Arcore

La recinzione privata intorno al Palaunimec e il girovagare delle ambulanze per soccorrere gli atleti

L'indirizzo ufficiale seguito dal 118 è su via Edison ma lì l'accesso non c'è più. Invece c'è una mare di fango in cui i mezzi privati si arenano.

Generico gennaio 2023

Ancora niente sul ricorso al tar della U.S. Casati contro il progetto per una rsa nel prato antistante il Palaunimec. Il tribunale amministrativo non si è ancora espresso, malgrado la procedura promossa dal Comune per anticipare i tempi della sentenza. Il responso, atteso per la fine dello scorso anno, non c’è ancora e così il progetto della Borgolecco Iniziative resta fermo al palo. Uno stallo che danneggi tutti. Il privato per ovvie ragioni, ma anche i detrattori, contrari alla collocazione di uno stabile imponente in un’area centrale e molto utilizzata da famiglie e sportivi della Casati (ancorchè privata). Danneggia anche loro perchè congela a tempo indeterminato il provvedimento con cui la Borgolecco, lo scorso anno, ha recintato l’area verde per vietarne l’utilizzo. Oggi quella rete, tagliata con un atto anonimo di disobbedienza e presto ripristinata, diventa un impiccio non irrilevante anche per le ambulanze.

L’ACCESSO PER LE AMBULANZE

I mezzi del 118 sono una presenza non rara in un palazzetto dello sport dove si pratica ginnastica artistica anche con gli attrezzi. Le ambulanze che seguono il navigatore approdano immancabilmente sul lato ormai chiuso dalla rete perchè l’indirizzo ufficiale del palazzetto è “via Edison – angolo via Sant’Apollinare”, “ci vuole sempre qualcuno che vada fuori per avvisare l’autista e indicargli il giro da fare”, spiega il gestore del bar, Battista Carminati. Per arrivare alla porta della palestra, le ambulanze devono tornare sul lato di via Gilera, entrare nel parcheggio a uso pubblico della Borgolecco e poi percorrere tutto il tratto pedonale che fronteggia l’ingresso del Palaunimec tornando sul lato che si affaccia sull’angolo via Edison – via Sant’Apollinare. “Abbiamo aperto noi il passaggio pedonale – racconta Carminati – perchè altrimenti i veicoli non potevano arrivare dal parcheggio alla palestra”. Tanto più che in estate quell’area fronte ingresso è occupata dai tavolini del dehor.

rete e fango palaunimec arcore

LE ALLENATRICI

“Se le ragazzine cadono male, vuole dire una frattura”, puntualizza una delle allenatrici, sottolineando l’importanza dell’intervento efficace dei mezzi di soccorso. La frequenza è variabile, possono capitare due casi alla settimana e poi niente per mesi. La responsabile delle allenatrici, Alessia Merlo, ammette che la recinzione, sigillando l’accesso da via Edison, è una scomodità. L’alternativa, per accedere da quel lato, è un percorso lasciato libero dalla recinzione che corre tutto intorno al palazzetto, “ma in questa stagione è fuori discussione – conferma Merlo – è completamente infangato e l’altro giorno abbiamo dovuto tirare fuori una delle nostre allenatrici che l’ha percorso in auto ed è rimasta impantanata”. Inimmaginabile che sia un’ambulanza a fare lo stesso tragitto.

alessia merlo arcore casati

PROSPETTIVE

In questo quadro di soluzioni empiriche, lo stallo della procedura al tar è appunto un fattore negativo. A inoltrare il ricorso era stata la Casati, sostenendo che l’ultima versione del progetto per la rsa mancasse dei requisiti necessari in termini di interesse pubblico. L’iter in Comune era pronto a partire, ma oggi, senza capire l’indicazione del tribunale, nessuno fa mezzo passo, né il privato, né il Comune, per evitare esborsi e interventi correttivi. L’area verde tuttavia resta recintata e non è escluso che, rsa o no, lo rimanga per sempre su decisione legittima della proprietà. A meno che, forse, l’accessibilità del palazzetto per i mezzi di soccorso non diventi un problema riconosciuto.

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