Cronaca

Droga online, anziani narcotizzati e rapinati, trapper in manette: le operazioni dei Carabinieri di Vimercate

Un anno intenso per i Carabinieri di Vimercate, guidati dal Maggiore Mario Amengoni, che nel corso del 2022 hanno messo a segno alcuni importanti colpi alla criminalità.

Carabinieri di Vimercate

Un anno intenso per i Carabinieri di Vimercate, guidati dal Maggiore Mario Amengoni, che nel corso del 2022 hanno messo a segno alcuni importanti colpi alla criminalità. Un anno costellato da importanti operazioni, volte al contrasto dello spaccio di droga, delle truffe e ad efferati omicidi.

DROGA, UOMO MORTO PER OVERDOSE: ARRESTATI SODALIZIO DI SPACCIATORI MAGREBINI

Le indagini seguite al decesso avvenuto nel maggio 2021 hanno portato a individuare un gruppo di spacciatori di origine marocchina attivo nelle provincie di Monza e di Milano, nei comuni di Busnago, Cornate d’Adda e Trezzo sull’Adda.

Il 10 febbraio 2022, i militari del Comando Provinciale di Monza Brianza, col supporto di quelli dei Reparti territorialmente competenti, alle prime luci dell’alba, hanno dato attuazione all’ordine di esecuzione di misura cautelare in carcere – emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza – nei confronti di 4 soggetti magrebini ritenuti a vario titolo responsabili di detenzione e spaccio di sostanza stupefacenti del tipo cocaina. 40 i militari impiegati. Le indagini della Procura di Monza sono partite quando un uomo di 53 anni, tra la notte tra il 27 e il 28 maggio 2021, giunto presso l’ospedale San Gerardo di Monza, era deceduto per una overdose provocata da una massiccia assunzione di cocaina. Attraverso le prime attività di indagine condotta dai militari della Compagnia di Vimercate, è emerso che la vittima, originaria di Cavenago di Brianza, nel corso della nottata, aveva comprato diverse dosi di cocaina – tra i comuni di Busnago e Trezzo sull’Adda – per poi farne uso unitamente ad un amico busnaghese presso l’abitazione di quest’ultimo.

L’attività investigativa, avviata con l’analisi degli ultimi contatti e frequentazioni della vittima, ha consentito di individuare quattro uomini che gestivano “un giro di numerosi clienti” dediti all’acquisto e al consumo di cocaina, avendo le loro “piazze” di spaccio nei comuni di Busnago, Cornate d’Adda e Trezzo sull’Adda, in particolare presso alcuni parcheggi pubblici anche in pieno centro abitato dove i “pusher” attendevano i clienti che coscientemente si avvicinavano a bordo delle proprie macchine per acquistare lo stupefacente e allontanarsi subito, attività condotta costantemente dal mattino sino a notte inoltrata.

Dopo la notifica dei provvedimenti restrittivi, durante le fasi di fotosegnalamento, uno dei soggetti, trovato presso un albergo è risultato destinatario anche di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Milano dovendo espiare una pena di reclusione pari a due anni e oltre tre mesi per condanne per reati in materia di stupefacenti ed immigrazione clandestina.

SEDATIVO NELLA BIBITA PER DERUBARE ANZIANI: ARRESTATA LA MANTIDE DELLA BRIANZA

Carpiva la fiducia delle proprie vittime per poi somministrare loro potenti sedativi e derubarli. I carabinieri di Bellusco hanno arrestato, il 30 luglio 2022, una donna, 47 anni, italiana, originaria del vimercatese, nullafacente, già nota alle Forze dell’Ordine per precedenti specifici tra cui furto e circonvenzione di incapaci, ritenuta responsabile di almeno 6 casi di rapina e furti a danno di persone ultrasettantenni e non solo.

La rapinatrice prima studiava la possibile vittima, si guadagnava la fiducia attraverso affabili conversioni sui social network o spacciandosi per benefattrice in cerca di qualche donazione da devolvere ai bambini poveri e, una volta guadagnato l’accesso alla sua abitazione, la distraeva per somministrarle, in una bevanda, una forte dose di benzodiazepine, che la rendevano inerte. A quel punto la derubava di soldi, gioielli, o tessere bancomat, utilizzate per prelievi fraudolenti o acquisti non autorizzati. A cadere nella rete della donna sarebbero stati 6 uomini, di 83, 84, 67, 51 e 28 e 71 anni.

Il modus operandi era sempre lo stesso e ben collaudato: poco importava l’età del malcapitato, tutti, o quasi, si sono ritrovati nel lettino di un pronto soccorso “alleggeriti” dei propri beni e positivi al test che rileva la presenza dello psicofarmaco.

Vogliamo ammazzarti perché sei nero”. Prima avrebbero cercato di rubargli la bicicletta, poi lo avrebbero minacciano di morte per il colore della sua pelle. Follia alla stazione di Carnate: i Carabinieri arrestano due noti trapper. Il fatto risale allo scorso 16 agosto.  Un operaio 41enne, di origine nigeriana, appena sceso dal treno dopo una giornata di lavoro, giunto nel sottopasso spingendo la sua bicicletta, ha notato due ragazzi a petto nudo andargli incontro cin due coltelli.

L’uomo terrorizzato ha così abbandonato la bicicletta e il suo zaino allontanandosi dal sottopasso in direzione di via Roma. Ad inseguirlo  i due ragazzi che, sempre brandendo i loro coltelli, gli avrebbero gridato di fermarsi minacciandolo di morte. L’operaio ha potuto tirare un sospiro di sollievo solo in via Libertà quando, voltandosi, ha notato i due tornare indietro, scendere nuovamente nel sottopasso, e recuperare la sua bicicletta o lo zaino per poi dirigersi verso i binari.

Disperato, il 41enne avrebbe cercato invano di farsi restituire i suoi beni: mentre uno dei due gettava la refurtiva tra i binari per poi avventarsi con il coltello sui copertoni della bici lacerandoli, l’altro lo filmava con il proprio cellulare. L’uomo rassegnato, è sempre rimasto a distanza fino a quando i suoi presunti aggressori sono saliti sul treno in transito direzione Monza facendo perdere le loro tracce. Capitolo chiuso se non fosse che, pochi istanti prima, era riuscito a scattargli alcune fotografie poi risultate fondamentali. A quel punto ha chiamato il Numero Unico di Emergenza 112, richiedendo alla Centrale Operativa della Compagnia di Monza l’intervento dei Carabinieri, al quale ha fornito un’accurata descrizione dei due ragazzi.

Carabinieri hanno così proceduto d’iniziativa al fermo di indiziato di delitto per i reati di rapina in concorso aggravata dall’uso di armi e dalla discriminazione razziale, porto di oggetti atti ad offendere, dandone comunicazione al Sostituto Procuratore di turno presso la Procura di Monza.
Terminata la stesura degli atti i due trapper sono stati portati nella casa circondariale di Monza e l’indomani, presentatisi dinnanzi l’A.G. del capoluogo brianzolo, al termine dell’udienza, conclusasi con la convalida del fermo operato dai Carabinieri, per entrambi è stata disposta la misura cautelare in carcere.

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