Assegno unico e variazioni anagrafiche: nelle sedi del patronato Inas Cisl il supporto per le domande

Tutto quello che occorre sapere (e fare) per ottenere l’assegno unico per i figli.
Il servizio di patronato della Cisl è attivo nelle sedi di Seregno, Cesano, Carate, Monza, Vimercate e Arcore. Si tratta di un supporto prezioso per una serie di pratiche tra le quali la domanda per l’Assegno unico. Chi non lo ha chiesto nel 2022 e intende farlo nel 2023 o chi deve comunicare variazioni anagrafiche nel nucleo familiare, può recarsi negli uffici Inas Cisl o scrivere a monza@inas.it, vimercate@inas.it, cesanomaderno@inas.it e così via. Chi invece ha chiesto l’assegno unico nel 2022 e intende continuare a percepirlo deve rifare l’Isee. Anche in questo caso è possibile farlo presso le sedi Cisl del territorio o chiamando il numero verde Chiamando il numero verde
800.800.730. Queste in sintesi le informazioni chiave della comunicazione che il patronato sta diffondendo in questi giorni. Di seguito il comunicato stampa:
A partire dal 01/03/2023 coloro che nel corso del periodo gennaio 2022 – febbraio 2023 hanno presentato una domanda di assegno unico e universale per figli a carico non dovranno presentare all’INPS una nuova domanda. La prestazione sarà erogata in modo automatico. Resta l’obbligo di presentare il modello ISEE per il 2023 per poter beneficiare dell’importo corretto rispetto alla propria condizione reddituale. Come già accaduto nel 2022, i cittadini/e avranno tempo fino al 30/06/2023 per ricevere gli importi arretrati e adeguati al valore del proprio modello ISEE. Diversamente, l’importo riconosciuto sarà quello determinato secondo gli importi minimi previsti dalla normativa.
Per i soli mesi di gennaio e febbraio 2023, l’importo dell’AUU sarà erogato sulla base dell’ISEE in corso di validità al 31/12/2022.
La domanda di AU all’INPS deve essere aggiornata nel caso in cui siano intervenute delle variazioni, quali: la nascita di figli; la variazione o l’inserimento della disabilità del figlio o della dichiarazione di frequenza scolastica/corso di formazione (obbligatoria per i figli tra i 18 e i21 anni); modifiche su separazione/coniugio dei genitori; il mutamento della ripartizione dell’assegno in base ad un apposito provvedimento del Giudice o in base ad un nuovo accordo dei genitori; la variazione della modalità di pagamento prescelta.
Potranno invece presentare la domanda coloro che non hanno mai fruito dell’Assegno unico e quanti avevano trasmesso una domanda che non è stata accolta o che non è più attiva. Per le domande presentate entro il 30 giugno 2023, l’Assegno unico è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo del medesimo anno.
NOVITA’ E CONGUAGLI
La Legge di bilancio ha stabilito un aumento del 50% dell’importo dell’Assegno unico per ciascun figlio di età inferiore ad un anno, oppure di età inferiore a tre anni nel caso in cui l‘Isee del nucleo familiare sia inferiore o pari a 40.000 euro e vi siano almeno tre figli. Anche la maggiorazione per i nuclei con quattro o più figli viene incrementata del cinquanta per cento e sale a 150 euro. Questi aumenti saranno riconosciuti a partire dalla mensilità pagata a febbraio, con cui verrà corrisposto anche l’arretrato di gennaio.
CONSIDERATI ANCHE I RINCARI
Nel 2023 sia gli importi pagati alle famiglie che le soglie Isee terranno conto anche della rivalutazione legata all’aumento del costo della vita. Il valore di tale adeguamento sarà ufficializzato con un apposito decreto atteso a giorni.