I servizi sociali sono troppo duri, chiede di tornare in carcere perché si fatica meno

Era stato affidato ai servizi sociali per scontare la sua pena di 6 mesi.
Era stato affidato ai servizi sociali per scontare la sua pena di 6 mesi. La comunità brianzola che lo aveva accolto però, a suo dire, era troppo impegnativa, e ha chiesto di tornare in cella per faticare meno. Protagonista della vicenda un un 48enne brianzolo, originario di Mariano Comense, pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio e, in particolare, per numerose truffe online commesse in tutto il nord Italia (province di Biella, Bologna, Ferrara, Gorizia, , Milano, Monza e della Brianza Pordenone, Ravenna, Trento, Treviso, Verona, Vicenza), il quale, dallo scorso 10 dicembre 2022, si trovava in una comunità di zona per espiare la condanna per guida in stato d’ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti.
Il 48enne, già noto ai militari dell’Arma perché più volte denunciato per svariati reati commessi sul territorio, dopo aver trascorso meno di un mese nella struttura riabilitativa ha chiesto di tornare in carcere. Le varie attività quotidiane (in cucina, di minuto mantenimento, agricoli, etc.), però non facevano per lui. “In carcere si fatica meno”.
Così, nella giornata di ieri è stato arrestato dai militari dell’Arma e accompagnato in carcere dove sconterà i mesi rimanenti. I carabinieri della Stazione di Besana in Brianza hanno eseguito la misura della sospensione dell’affidamento in prova ai servizi sociali e il contestuale arresto.