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La carica dei brugheresi alle regionali: se il sindaco Troiano si piazza, governerà la vice Borsotti

11 gennaio 2023 | 16:58
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La carica dei brugheresi alle regionali: se il sindaco Troiano si piazza, governerà la vice Borsotti
Marco Troiano e il vicesindaco Giovanna Borsotti

Troiano sostiene Majorino con Patto Civico e pesta i piedi al collega di consiglio Pietro Virtuani, uomo del Pd. Melina Martello corre con Moratti.

La carica dei brugheresi alle elezioni regionali lombarde fa scintille nel centrosinistra, a pochi mesi dalle amministrative cittadine. Quattro i volti noti che arrivano direttamente dal consiglio comunale di Brugherio: il sindaco Marco Troiano, il presidente del Consiglio Pietro Virtuani, il consigliere del Gruppo Misto Melina Martello che in passato ha fatto parte della squadra di Troiano, addirittura come presidente del Consiglio, il consigliere del Gruppo Misto Antonio Piserchia.
Se la candidatura di Virtuani nelle file del Pd è apparsa un fatto naturale, visto anche il suo ruolo di cocordinatore provinciale, quella del sindaco ha raggiunto il centrosinistra locale come un fulmine a ciel sereno. In grado di creare anche qualche mal di pancia. Secondo fonti ben informate interne al Pd, il partito sarebbe rimasto spiazzato dalla notizia e non positivamente. La popolarità di un sindaco che viene da due mandati, su un territorio circoscritto come quello di Brugherio, non ha troppa concorrenza, se si resta nella stessa area politica a pescare i consensi. Un ragionamento formulato immediatamente da chi puntava a trasformare Virtuani da politico locale con ambizioni sovracomunali a figura di rilievo a livello regionale.

LE DUE ANIME DI MAJORINO: TROIANO E VIRTUANI

pd candidato pietro virtuani mb

Va detto che i due candidati sostengono entrambi Majorino ma da liste diverse. Troiano è con Patto Civico, creatura civica che si ispira un po’ all’operato di Gori e Ambrosoli. Virtuani è invece uomo di partito, un partito che a Troiano, si dice nei corridoi dem, è sempre andato un po’ stretto. Sarà perché una volta che ti cimenti con la realtà complessa dell’azione amministrativa, gli ordini di scuderia diventano, appunto, stretti. O forse per un non allineamento ai fatti nazionali, considerato che Troiano ha rinunciato alla tessera di partito a partire dalla segreteria Renzi.

MELINA MARTELLO COL TERZO POLO

melina martello

Proprio il segretariato renziano ha spinto poi fuori dalla maggioranza di Troiano in consiglio Melina Martello, terza figura del centrosinistra a correre alle regionali. La Martello, allineata a Renzi, si era infatti affrancata dai democratici fuoriuscendo anche dal gruppo consiliare. Tra un mese correrà per Moratti con il Terzo Polo di Calenda e Renzi.

Quarto candidato dal consiglio comunale è Antonio Piserchia, per Unione Popolare.

Sebbene sulla carta l’elezione dei candidati non sia troppo probabile, i conti con lo scenario del piazzamento vanno fatti. Se Troiano venisse eletto in consiglio regionale, perderebbe la sua carica di sindaco. A quel punto a farne le veci, secondo quanto detto dallo stesso sindaco, sarebbe fino a fine mandato la vice, Giovanna Borsotti. Un’occasione per fare qualche mese di praticantato, se fossero vere le voci di corridoio che la vogliono possibile candidato del centrosinistra alle comunali 2023. Voci che, a onor del vero, non trovano al momento concrete conferme.
E, a proposito di amministrative 2023, sempre da sinistra arriva anche un quinto candidato alla sfida lombarda, l’ex consigliere comunale Emmanuele Scivoletto in lista con il PCI che sostiene Lamberto Lombardi. Proprio Scivoletto ha cercato negli ultimi mesi di riallacciare la coesione di quella parte della sinistra che non si riconosce nell’operato di Troiano.