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Rolex e mazzette, spaccio stile narcos e furti d’auto: le operazioni dei Carabinieri di Desio

4 gennaio 2023 | 12:08
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Rolex e mazzette, spaccio stile narcos e furti d’auto: le operazioni dei Carabinieri di Desio
I Carabinieri di Desio

Usura, estorsioni e droga: sono solo alcuni degli affari illeciti smantellati dai militari dell’Arma guidati dal Maggiore Luigi Perrone. 

Un anno intenso per i Carabinieri di Desio che nel corso del 2022 hanno messo a segno alcuni importanti colpi alla criminalità. Usura, estorsioni e droga: sono solo alcuni degli affari illeciti smantellati dai militari dell’Arma guidati dal Maggiore Luigi Perrone.

ROLEX, ORO E MAZZETTE: MAXI GIRO DI USURA ED ESTORSIONE SMANTELLATO DAI CARABINIERI

Una spirale di soldi a strozzo tra minacce, violenza fisica e pestaggi nei confronti delle proprie vittime. “Se a fine mese non sei pronto vedi te come ti cucino quella bella faccia da porco che hai”: queste una delle tante frasi pronunciate per convincerle a pagare. In manette che la pesante accusa di usura ed estorsione, cinque persone. Almeno 10 i malcapitati costretti a pagare cifre esorbitanti per sanare il debito contratto con i propri aguzzini.

Le indagini dei Carabinieri hanno preso avvio nel 2019 per poi concludersi il 17 ottobre 2022. E’ un quadro inquietante quello sul quale hanno alzato il velo i militari brianzoli. Le vittime non riuscendo a pagare il primo costosissimo debito venivano costrette a rivolgersi agli altri componenti del sodalizio criminale al fine di reperire il denaro per potersene liberare. Un vero e proprio “consorzio” di soldi a strozzo con interessi anche del 200%. Minacce di morte e botte se non soddisfavano le richieste avanzate.

A far scattare l’inchiesta della Stazione di Limbiate coordinata dalla Procura di Milano, fu una perquisizione in alcune abitazioni, occupate da famiglie di origini libiche, collegate con pregiudicati italiani. All’arrivo dei militari iniziarono a volare dai balconi pacchetti con Rolex d’oro e mazzette di soldi, nel maldestro tentativo di disfarsi della refurtiva. All’esito della perquisizione, erano stati trovati 50.000 euro, assegni bancari post datati per circa 5.000 euro, orologi Rolex – Tag Heur – Janvier per un valore di circa 30.000 euro e monili in oro.

Generico gennaio 2023

PISTOLE E MACHETE IN STILE NARCOS: SGOMINATA BANDA DI PUSHER NEL PARCO DELLE GROANE

Accampamenti dello spaccio, pistole e machete in stile narcos: sgominata banda di pusher nel Parco delle Groane. Dalle prime ore di martedì 20 dicembre 2022, nelle province di Monza e della Brianza, Varese, Milano, Palermo e Alessandria, i militari della Compagnia Carabinieri di Desio, con il supporto di quelli dei reparti territorialmente competenti, hanno dato esecuzione a due ordinanze applicative della custodia cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Milano e di Monza, a seguito delle richieste avanzate rispettivamente dalla Procura Distrettuale di Milano e dalla Procura Ordinaria di Monza. 24 in tutto gli arresti.

Eroina, cocaina e hashish come in un mercato take-away 24 ore su 24, dove ogni elemento dell’organizzazione criminale ha svolto un ruolo ben preciso (capi/organizzatori, addetti alla vigilanza, autisti e fornitori specifici per tipologia di stupefacente, in grado di procurare anche un kg di droga per volta) e che non ha trovato una battuta d’arresto neppure nel periodo della “zona rossa”, in piena emergenza Covid, e durante l’abbondante nevicata dello scorso inverno. I pusher, in diversi orari del giorno e della notte, erano appostati tra gli alberi, pronti a vendere dosi a folti gruppi di acquirenti che in particolare, giungevano da diverse località, attraverso le tratte ferroviarie confluenti alle vicine Stazioni Ferroviarie.

Le indagini hanno consentito di monitorate un migliaio di cessioni di droga, con il deferimento di ulteriori 11 persone, che, non facendo parte dell’associazione, sono state ritenute responsabili, a titolo individuale, di attività di spaccio e, in ultimo, l’identificazione di 113 assuntori.

Generico gennaio 2023
98 furti, tutti commessi tra le 5 e le 7 del mattino. Dall’alta tecnologia ai mezzi più tradizionali: per bypassare l’antifurto satellitare delle auto da razziare, il gruppo utilizzava un disturbatore di frequenza simile a quelli in uso ai corpi militari, jammer, affidandosi all’occorrenza alla tradizionale tecnica della spinta. Dai furti di auto al commercio on-line dei pezzi di ricambio: smantellata rete criminale nel cuore della Brianza. A capo del gruppo di ladri un 67enne.
Lo scorso 3 febbraio 2022, i Carabinieri della Compagnia di Desio, hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di 9 persone, ritenute responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata ai furti di auto e al riciclaggio dei pezzimediante la successiva rivendita in tutta Italia delle parti meccaniche e di carrozzeria.
L’indagine è stata avviata dopo l’arresto in flagranza di reato di uno dei membri della banda, che durante le prime ore del mattino era stato fermato dalla Radiomobile dei Carabinieri di Desio, mentre era alla guida di un auto rubata pochi minuti prima. Per quell’evento l’uomo, 40enne residente in provincia di Varese, era stato condannato in via definitiva ad un anno e quattro mesi. L’attività investigativa è comunque proseguita perchè era subito parso evidente che, al di là del furto di quell’autovettura, vi fosse in realtà un’autentica struttura stabilmente organizzata.
L’indagine è tuttavia risalita al livello superiore, ovvero a chi commissionava i furti dei veicoli, un 54enne residente in Brianza, il quale avvalendosi della schermatura di una società intestata alla compagna, anch’essa colpita dalla misura cautelare, ha organizzato e gestito una solida realtà imprenditoriale vendendo sia on-line attraverso le più note piattaforme internet, che attraverso un proprio negozio sul territorio, i pezzi meccanici e di carrozzeria delle varie auto rubate dal terzetto. Sequestrati anche 3 capannoni industriali dove all’interno sono stati ritrovati migliaia di pezzi di auto,destinati al commercio, un terreno agricolo dove era stato abusivamente edificata una struttura edile per smontare le auto, lontani da occhi indiscreti, nonché l’abitazione della coppia a capo del commercio on-line di pezzi rubati. Oltre 600mila Euro il valore complessivo degli immobili.
Colpiti dalla misura cautelare anche i diretti collaboratori del “commerciante”, addetti allo smontaggio delle auto rubate, e ritenuti pienamente consapevoli dell’origine illecita delle auto.