Confartigianato Imprese, nel 2022 numeri in crescita: via alla campagna tesseramenti 2023

20 gennaio 2023 | 08:40
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Confartigianato Imprese, nel 2022 numeri in crescita: via alla campagna tesseramenti 2023

L’associazione, che rappresenta le aziende di un settore strategico per il nostro territorio, guarda all’anno appena iniziato con impegno e fiducia. Molti i servizi e le opportunità per chi fa parte di questa realtà.

Il nuovo anno ha emesso da poco i suoi primi vagiti. Le attese, le speranze e le preoccupazioni sono tante. Ma, come tutti i neonati, è presto per sapere con certezza quale sarà il suo futuro. Le potenzialità sono ancora da esprimere. Ed allora, fuor di metafora, la cosa più ragionevole da fare al momento è, probabilmente, ripartire con energia da quanto accaduto, soprattutto di positivo, nell’anno che ci ha appena lasciato, per costruire un percorso valido ed interessante.

È quello che ha intenzione di fare nel 2023 APA Confartigianato Imprese Milano, Monza e Brianza, l’associazione che da oltre 75 anni rappresenta gli interessi e sostiene il mondo artigiano e la micro-piccola impresa di un settore che è centrale nell’economia del nostro territorio. In questa direzione va anche la nuova campagna di tesseramento.

“Chiudiamo il 2022 con un segno positivo rispetto al 2021 – spiega il segretario generale di Apa Confartigianato Enrico Brambilla – adesso iniziamo questo 2023 con grinta, convinti che le nostre imprese ci confermeranno la fiducia che in questi anni non ci hanno fatto mancare”.

enrico-brambilla1-7-ott-2022-mbEnrico Brambilla

IL TESSERAMENTO

“Si tratta di un momento per noi importante, sia nei confronti degli associati a cui chiediamo di rinnovarci la loro fiducia sia nei confronti di chi entrerà per la prima volta a far parte della nostra squadra” aggiunge Brambilla.

“Le quote di tesseramento servono a sostenere le molteplici attività che svolgiamo quotidianamente insieme e a sostegno dei nostri associati – continua – ma sono anche la testimonianza che Apa Confartigianato Imprese è un luogo di relazione in cui ci si riconosce, si cresce insieme e si difendono le peculiarità delle micro e piccole imprese artigiane, non sempre adeguatamente considerate dal legislatore”.

In questo senso l’ultima Legge di Bilancio, la prima del Governo guidato da Giorgia Meloni, approvata alla fine di dicembre, tra caro energia e inflazione, bonus in edilizia e cuneo fiscale, è stato un banco di prova anche per Apa Confartigianato Imprese. Che ha fatto sentire la propria voce sui tavoli dove sono state prese le decisioni che contano.

“Faremo il punto proprio sulla Legge di Bilancio in un apposito webinar che abbiamo organizzato in collaborazione con A.P.I, Confartigianato Alto Milanese e Confartigianato Lodi per il prossimo 24 gennaio alle ore 18 – annuncia il segretario di APA Confartigianato Imprese Milano, Monza e Brianza – sarà l’occasione per chiarire novità, opportunità e i punti critici contenuti nella manovra finanziaria per le micro, piccole e medie imprese e gli artigiani e rispondere alle domande degli imprenditori”.

I SERVIZI

Il tesseramento ad Apa Confartigianato, che è possibile con il versamento di un importo annuale esiguo, apre alle piccole e medie imprese associate le porte di una serie di convenzioni e servizi in buona parte gratuiti. Dall’accompagnamento al mercato alla digitalizzazione, dai check-up sui consumi energetici fino alla possibilità di costruire fruttuose reti e relazioni.

“In questo inizio anno ci dedicheremo molto allo sviluppo del servizio “Avvio di impresa”, che consiste nell’aiutare start-up ed aspiranti imprenditori nel costituire la loro attività artigiana”
annuncia Brambilla.

IL CARO BENZINA

Uno dei temi che sin da questi primi giorni del 2023 sta preoccupando anche il comparto artigiano è sicuramente l’aumento del costo dei carburanti frutto del venir meno del taglio delle accise deciso a partire dall’1 gennaio dal Governo Meloni. Una questione spinosa, che ha anche provocato l’annunciato sciopero dei benzinai in programma per il 25 e il 26 gennaio. E si aggiunge al caro energia e al caro bollette di cui già si discute da mesi.

“L’aumento dei costi si trasferisce poi sui prezzi dei servizi, sulle merci, sui conti delle nostre imprese – afferma il segretario di Apa Confartigianato Imprese Milano, Monza e Brianza – auspichiamo un ripensamento del Governo sulle scelte adottate in particolar modo sul fatto che sia venuto meno il taglio delle accise”.

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Le origini dell’attuale situazione di tensione sul costo della benzina sono, per la maggior parte, datate. “Il guadagno dell’operatore finale sulla benzina che vende è una componente limitatissima del prezzo – continua Brambilla – ci sono delle componenti strutturali che vanno invece affrontate, a partire da quella fiscale e da come è organizzato il nostro sistema di raffinazione e di distribuzione, fino alle conseguenze dei rivolgimenti internazionali come il calo delle forniture, soprattutto dal punto di vista del gasolio”.

“È auspicabile – conclude – che si intervenga fondamentalmente su questi aspetti per cercare di riportare il prezzo finale alla pompa entro dei limiti che siano compatibili con le risorse e con gli stipendi degli italiani”.