Crisi Fratelli d’Italia a Lissone: l’assessore licenziato, Ruggero Sala, convocherà una conferenza stampa

Da chiarire le posizioni dei consiglieri lissonesi di Fratelli d’Italia: fedeli alla corrente di Camarda o a quella di Sala?
“Il Leone è ferito, ma non è morto….. gazzella, comincia a correre”. Questo il tenore dei post sul profilo Facebook di Ruggero Sala, ex vicesindaco “fatto fuori” dal sindaco Laura Borella (in quota Lega) con il benestare del resto della giunta. Compreso il collega di partito Giovanni Camarda che è rimasto nell’esecutivo, assumendo il ruolo di vice primo cittadino.
Il breve testo, con gli auguri di buon 2023, è comparso sul profilo di Sala il primo giorno dell’anno, dopo una serie di altri brevi interventi che hanno tradito l’amarezza, ma anche la rabbia, del politico. Tra i tanti: Non sanno cosa hanno fatto, lo capiranno a breve, ho cercato di spiegare, ma all’asilo si sta bene e s’imparan tante cose”. Sempre sul profilo dell’assessore diversi attestati di solidarietà, come quello di Vivi Lissone: “il vero sindaco è stato cacciato e il 2023 inizierà nella totale incertezza”. La conferenza stampa che Sala aveva annunciato per i giorni successivi al siluramento, plausibilmente a ridosso dell’Epifania, non è stata ancora convocata, ma la partita in effetti è in pieno svolgimento e non solo sullo scacchiere locale.
IL TEMA CENTRALE
Da definire c’è la possibilità per il sindaco di nominare un nuovo assessore per tornare a quota sei (più il primo cittadino). Una possibilità non ancora scontata. Per il momento le deleghe sono accentrate per lo più nelle sue mani ed è chiaro per tutti che la scelta di un nuovo nome costituirebbe una partita infuocata tutta da giocare. Tanto a Lissone, quanto ai piani provinciali di Fratelli d’Italia, si valutano le mosse da fare. I vertici provinciali del partito chiederanno che sia uno dei loro a sostituire Sala, ma non prima di un chiarimento perché sia assodato che, prima di un “licenziamento”, in una coalizione che porta simboli di partito, il partito va informato. Su questo fronte il provinciale guidato fino a poco fa da Rosario Mancino (oggi fuori ruolo per la partecipazione alle regionali) sembra intenzionato ad esprimere dall’alto la sua proposta. I tempi tuttavia non sono ancora maturi. Occorre prima chiarire le intenzioni del sindaco sul posto vacante e le posizioni dei consiglieri lissonesi di Fratelli d’Italia: più fedeli alla corrente del nuovo vicesindaco o a quella di Sala?
CONFRONTI
Le differenze tra le due diverse anime del partito sembrano avere una parte importante nella crisi in corso. Specchio anche della varietà di posizioni ai livelli superiori dove non sono mancate le condanne rispetto al ritiro dlele deleghe a Sala. Tra i più netti contestatori, Federico Romani, consigliere regionale FdI che ha criticato, il giorno stesso della notizia, contenuti e modi della manovra. Sebbene a salutarla come necessaria sia stato anche un uomo del partito, l’assessore Camarda. Non resta che attendere l’Epifania perché, a tema con la ricorrenza, arrivi anche un’altra “manifestazione”: il piano d’azione di Fratelli d’Italia.