
Presentato a Triuggio domenica 15 gennaio 2023, il libro raccoglie 16 storie di 16 sindacalisti di tutta la Lombardia.
“Alla fine le cose che ti restano più impresse sono le storie personali. E di quelle ciascuno di noi ne avrebbe mille da raccontare”. Il commento di Luca Mandreoli, sindacalista della Cgil Monza e Brianza, è quello che riassume meglio la genesi di “Di nostro pugno. La Cgil si racconta”, il libro edito da Cgil Lombardia nel 2022 che raccoglie le storie e i racconti di 16 sindacalisti della Cgil provenienti da tutta la regione.
L’evento
Presentato a Triuggio domenica 15 gennaio 2023, “Di nostro pugno” è “un’autobiografia collettiva” delle Camere del Lavoro lombarde e della Cgil regionale. “Funzionari, delegati e delegate, segretarie generali, operatori e operatrici dell’accoglienza e degli uffici vertenze hanno partecipato ad un percorso formativo dedicato alle tecniche di narrazione, organizzato dalla Cgil Lombardia” viene spiegato. “Si sono messi in gioco, e hanno messo nero su bianco sentimenti e vicissitudini, le frustrazioni, la rabbia, la solitudine, la forza, la responsabilità che il mestiere del sindacalista si porta appresso, tanto più in una fase complessa come quella dell’emergenza Covid. La raccolta e la pubblicazione di questi racconti nasce dal desiderio e dalla necessità di dare voce alle storie di vita sindacale e tutela delle persone nei luoghi di lavoro. Storie in cui ogni sindacalista potrà riconoscersi, ma che di rado si conoscono al di fuori di noi“.
Perché un libro
Ma perché i sindacalisti dovrebbero mettere per iscritto delle storie? È la domanda provocatoria che ha lanciato anche Giorgio Garofalo, responsabile dell’ufficio stampa della Cgil di Monza e Brianza, in apertura della serata del 15 gennaio, dal palco improvvisato del Go Go Bar di Triuggio, affollato di lavoratori e simpatizzanti della Cgil di Monza (e non solo). “In fondo” azzarda come risposta “anche i sindacalisti hanno un cuore: non siamo semplici burocrati, ma seguiamo da vicino i lavoratori, con cui instauriamo un legame. Il libro era il mezzo migliore per esprimere tutto questo”.
“Questo libro per noi è un modo diverso per provare a esprimere le nostre ragioni” sottolinea Simone Pulici, di Cgil Lombardia. “Di solito lo facciamo con i comunicati sindacali, ma quel mezzo, per forza di cose, non può trasmettere il lato più emozionale e personale, che pure ha una parte importantissima”.
Pulici, insieme a Clemente Elia (Cgil Lombardia) e Fausto Longoni (Cgil Monza e Brianza), ha letto alcuni brani del libro, e discusso con i suoi colleghi di alcuni dei temi trattati nei vari racconti, tutti molto diversi tra loro non solo per stile e lunghezza (alcuni sono appunti che si chiudono in una mezza pagina, altri si sviluppano come veri e proprio racconti brevi), ma soprattutto per i soggetti trattati. Dai muratori ai migranti, dai lavoratori delle banche a quelli “di serie A e serie B”, ma sempre con un punto fermo: quando si vince una causa, lo si fa per tutti.
La Cgil, oggi
“Oggi la posizione di molti sta diventando sempre più precaria” afferma Elia. “Quando parliamo di tutela lo facciamo non solo per il lavoratore, ma anche per il cittadino”. “Ci si iscrive al sindacato perché le pressioni commerciali sono sempre più violente. Ma quando ci si iscrive alla Cgil a mio parere non lo si deve fare tanto per i suoi 130 anni di storia” gli fa eco Pulici, “ma perché l’adesione al sindacato è qualcosa che si capisce sempre di più giorno dopo giorno“.
“Di nostro pugno” è disponibile gratuitamente presso la Camera del Lavoro di Monza e della Brianza.