Il desiano Cauduro sul palco del teatro Lirico con “Anna, Diario figlio della Shoah”

L’attore desiano interpreta il padre di Anna Frank nello spettacolo che farà tappa anche al teatro Lirico di Milano martedì prossimo 31 gennaio.
L’attore desiano Daniele Cauduro è protagonista dello spettacolo “Anna, Diario figlio della Shoah”, proposto in occasione della Giornata della Memoria, che debutterà giovedì 26 gennaio e venerdì 27 al teatro Fumagalli di Cantù, farà tappa al Teatro Giacosa di Ivrea (To) il 28 gennaio e terminerà il suo mini tour nel prestigioso Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano martedì 31 gennaio.
Lo spettacolo, di danza e prosa, è ideato dal coreografo Tony Lofaro, che ne ha firmato la regia e la coreografia. La produzione è della Cooperativa sociale Coliseum. Il desiano Cauduro interpreta Otto Frank, il padre di Anna, unico superstite della famiglia ed unico ruolo di parola in scena. La storia della giovane Anna è raccontata e vissuta dagli occhi e dalle parole del padre. “Il personaggio di Otto porta il peso di tutte le sofferenze e il dolore di quella terribile pagina di storia – racconta Cauduro -Alla fine, però, lascia anche un messaggio di speranza”.

La messa in scena, in un atto unico, unisce musica, danza e prosa in un viaggio che accompagna lo spettatore partendo dai giorni di prigionia nel nascondiglio della famiglia Frank fino ai campi di sterminio nazisti. Si snoda così uno spettacolo suggestivo, emozionante, struggente, in un allestimento di forte impatto visivo ed emozionale, con una colonna sonora dal taglio cinematografico. Ad accompagnare i due protagonisti, ci sono otto danzatori solisti ed un ensemble di circa 20 elementi.

Uno spettacolo per tutti, in particolare per i più giovani. Lo scopo è infatti quello di sensibilizzare le nuove generazioni, con una rappresentazione attualizzata di uno dei nostri periodi storici più bui, “Rileggendo il diario – spiega Cauduro – ho riscoperto una Anna adolescente, come tanti altri suoi coetanei: mi sono stupito di quanto sia contemporanea. Lo spettacolo racconta anche la relazione tra padre e figlia. Si concentra sulla figlia che cresce e che trasmette sempre più coraggio al padre. Sono molto contento di lavorare a questo progetto: per me è molto importante”