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BrianzAcque: presentata la mappa interattiva per conoscere le aree con potenziale archeologico

11 gennaio 2023 | 13:19
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BrianzAcque: presentata la mappa interattiva per conoscere le aree con potenziale archeologico
BrianzAcque: presentata la mappa interattiva per conoscere le aree con potenziale archeologico
BrianzAcque: presentata la mappa interattiva per conoscere le aree con potenziale archeologico
BrianzAcque: presentata la mappa interattiva per conoscere le aree con potenziale archeologico

Digitale e interattiva sarà di particolare di utilità a quegli enti che progettano opere con scavi.

La Brianza è terra con centri ad alto potenziale archeologico? Da oggi rispondere a questa domanda sarà più semplice grazie alla Carta del Potenziale Archeologico della Provincia di Monza e Brianza. Si tratta di uno strumento nuovo, digitale presentato presso la sede della Provincia in via Grigna che indica se in una determinata area c’è la possibilità che esistano depositi di interesse archeologico. 

Da sottolineare come il documento è tra i primi in Italia ad essere realizzato su un’area così vasta ed frutto di una convenzione unica nel suo genere, siglata nel 2019 tra BrianzAcque, gestore unico del Servizio Unico Integrato di Monza e Brianza con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese. L’innovativo strumento di conoscenza predittiva sarà utile per conciliare le esigenze operative di chi deve programmare interventi di infrastrutturazione nel sottosuolo con la tutela dei beni  del “passato”.

LA MAPPA INTERATTIVA

carta potenziale archeologico brianzacque

Sotto la lente di ingrandimento sono passati tutti i comuni e la mappa interattiva che ne è derivata riporta le indicazioni del grado di potenziale archeologico di ogni singola area (nullo, improbabile, basso, indiziato da ritrovamenti materiali localizzati, certo). Le ricerche, condotte nei 55 comuni della Brianza per un’estensione di 405,4 kmq hanno confermato la presenza di centri ad alto potenziale archeologico. Se per città come Monza e Vimercate ci si aspettava già un elevato grado, sono emerse altre realtà che hanno raggiunto un potenziale intorno al 4-6 (la scala va da 0 a 10), come Aicurzio, Besana Brianza e Carate Brianza con la frazione di Agliate dove il grado di potenziale è nove per la frazione e 10 per la Basilica. Insomma la mappa mostra aree che presentano la possibilità di rinvenire depositi archeologici a macchia di leopardo in tutto il territorio provinciale. Allo stesso tempo è stato possibile indicare “zone” in cui il rischio di intercettare resti archeologici è minore.

Fra l’altro grazie a quanto stabilito nella convenzione, finanziata da BrianzAcque per un importo di 100 mila euro, l’accesso al portale è consentito anche ad altri enti territoriali pubblici quali Regione Lombardia, Provincia, Comuni.

“Questo documento è un esempio di gestione responsabile e sostenibile degli investimenti – ha affermato Enrico Boerci, Presidente e AD di BrianzAcque-  Anche in questo caso, un obbligo posto da una norma positiva è stato visto e interpretato come un’opportunità di sviluppo per il territorio brianzolo anziché come mero adempimento amministrativo e tecnico richiesto dal Codice degli Appalti. Ne è nato uno strumento informatizzato che semplifica di molto il processo progettuale, ne riduce i tempi e la possibilità di incappare in depositi archeologici nel corso dell’esecuzione dei lavori. Lo abbiamo pensato per noi e per la Soprintendenza, ma ci fa piacere condividerne la consultazione con altri enti pubblici con funzioni di indirizzo nel governo del territorio, con l’ambizione che possa diventare una case history per altri contesti nel panorama nazionale”.

Lo strumento si presenta già più utile che mai, sia in vista dell’atteso arrivo della metropolitana e della metrotranvia in Brianza, sia per i lavori che BrianzAcque si sta apprestando ad iniziare in questi primi mesi dell’anno grazie al finanziamento Pnrr di 50 milioni di euro che porterà a rinnovare l’acquedotto per ridurre le perdite idriche. I lavori di scavi coinvolgeranno ben 21 comuni e la Carta darà il suo contributo per cercare di evitare imprevisti.

Carta del potenziale archeologico brianzacque

Anche per la Soprintendenza la Carta è un importante strumento per consentire una migliore tutela del patrimonio culturale coniugandola con le complesse esigenze infrastrutturali che un territorio ad alta densità abitativa come quello della Provincia di Monza e della Brianza necessita.

Ricordiamo che questo risultato è stato raggiunto con un lungo lavoro di squadra a cura di archeologi, geologi, geoarcheologi e informatici, iniziato già nel 2019 e rallentato poi dalla Pandemia. In sinergia hanno lavorato hanno lavorato tutti gli enti già citati:  “Ringrazio il Presidente Enrico Boerci, il team di BrianzaAcque e tutti i partner per il grande lavoro svolto nel realizzare questa Carta. Un segno tangibile che dimostra come anche oggi è possibile pensare in grande e sviluppare collaborazioni proficue al servizio delle buone pratiche della pubblica amministrazione” – ha commentato  il presidente della Provincia di Monza e della Brianza, Luca Santambrogio.

 carta del potenziale archeologico mbLa presentazione della Carta del Potenziale Archeologico della Provincia di Monza e Brianza ai Sindaci, alla stampa e ai rappresentanti degli uffici tecnici provinciali, comunali e dei professionisti che operano nel comparto dell’archeologia

Oltre alla cartografia archeologica elaborata dalla Soprintendenza, alla bibliografia archeologica e storica, sono stati presi in considerazione i catasti storici, i dati geologici ricavabili dalle mappe geologiche regionali, i carotaggi effettuati da BrianzAcque e le informazioni derivanti dalle interpretazioni di riprese aeree e satellitari.  Né poteva mancare una ricognizione dei reperti conservati presso la Soprintendenza e nei musei del territorio per meglio verificare l’inquadramento cronologico dei diversi siti.

La carta, resa disponile in questi giorni e che trova pochi confronti a livello nazionale per ampiezza del territorio considerato contemporaneamente, sarà soggetta nel tempo a periodici aggiornamenti.