Lega Brugherio: a sinistra cambiano partito come mutande

Quattro candidati alle regionali (per tre aree diverse) arrivano dalla squadra di Marco Troiano. Compreso il sindaco stesso.
Nel centrosinistra di Brugherio cambiano partito come fossero mutande. Soliti toni coloriti per il leghista Maurizio Ronchi che, insieme ai consiglieri di Lega e Lista X Brugherio, ha indetto una conferenza stampa sul caso dei quattro consiglieri comunali di centrosinistra candidati alle regionali (per tre coalizioni diverse). Il caso è noto: il sindaco Marco Troiano corre con Majorino nella lista Patto Civico. Il collega di schieramento in consiglio comunale, Pietro Virtuani, è nella lista del Partito Democratico. Poi c’è Melina Martello, renziana confluita nel Gruppo Misto ma eletta nella squadra di Troiano alle amministrative di 5 anni fa, oggi in lista con la Moratti. Fuoriuscito come lei anche Antonio Piserchia, Gruppo Misto, che fa parte della lista di Unione Popolare.

LE CRITICHE
Sconcertante, sostengono i leghisti, che nel centrosinistra comunale ci siano quattro persone che stanno facendo campagna elettorale per tre candidati differenti e avversari tra loro. “Chiederemo in consiglio comunale che mettano sul banco una targa per scrivere di quale partito siano”, è la provocazione annunciata da Massimiliano Balconi. Sarebbe una questione di trasparenza, ritengono Ronchi, Balconi e il leghista Angelo Bosisio, perché farsi eleggere con una casacca e poi cambiarla “è mancanza di rispetto”. Per questo i due gruppi di centrodestra annunciano di voler raccogliere firme nei giorni di mercato destinate a mandare a casa Troiano, “avrebbe dovuto dimettersi prima di candidarsi”. Questione di stile e di onestà intellettuale, sostiene la Lega, perché invece, stando alla legge, la posizione di Troiano è legittima.

CHI AMMINISTRA?
Ma c’è un altro fattore nella critica che il Carroccio locale muove al sindaco: il fatto che sia in piena campagna elettorale per il Pirellone (e con lui anche i presidente del consiglio Virtuani) condannerebbe Brugherio all’immobilismo: “Chi amministra fino alle comunali? La città così chiude i battenti, non lo possiamo accettare – è la posizione della Lega – senza contare il vantaggio di Troiano nel fare campagna elettorale per la Regione da una posizione di visibilità e piena zeppa di relazioni”. La Lega mette infine il dito nella piaga (indugiando pure qualche minuto in più) sul presunto sgarro che Troiano, candidandosi a sorpresa, avrebbe fatto a Virtuani, già designato da mesi. Attingendo di fatto allo stesso bacino di voti.
COMUNALI ALLE PORTE
La mossa in effetti è andata di traverso ai livelli provinciali del partito. E, ai livelli provinciali, chi siede sulla poltrona del coordinatore è proprio Virtuani. Tutto questo avviene a pochi mesi dalle comunali. L‘impressione è che il centrosinistra si trovi in una situazione di difficoltà sia nel trovare una coesione sia nel mettere a fuoco un candidato. Il dopo-Troiano è un guado difficile. A quanto pare per ora si resta fermi, per non affondare. E si attendono le regionali per capire quale direzione prendere per riemergere.