Il caso

L’ex sindaco di Arcore: “brutale intervento dell’amministrazione, sigillare i parchimetri di un privato”

Secondo Rosalba Colombo si tratterebbe al massimo di una svista nell'iter burocratico. Che comunque fu gestito da funzionari e segretario generale.

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Rosalba Colombo, ex sindaco di Arcore

Un intervento brutale che mette il privato nella luce di un approfittatore, contro ogni realtà, senza alcuna giustificazione. Così l’ex sindaco Rosalba Colombo bolla il provvedimento con cui l’Amministrazione Bono ha messo i sigilli ai parchimetri del posteggio privato (a uso pubblico) Borgolecco. L’operazione è stata compiuta il 2 gennaio da Polizia locale e operai comunali: mancherebbe agli atti del Comune un documento che giustifichi l’incasso da parte del privato dei proventi delle tariffe di sosta. Negli uffici di Largo Vela, quanto meno, non ne hanno trovato traccia. Da qui la decisione di incappucciare i parchimetri e rendere libera la sosta su quello che in realtà è un parcheggio privato.

ROSALBA COLOMBO

“Sono basita dai modi in cui il sindaco Bono sta gestendo questa vicenda – ha commentato la Colombo – che avrebbe dovuto affrontare con un approccio banalmente amministrativo. Ci sono delibere di consiglio comunale che sanciscono la sosta a pagamento, se c’è stata qualche svista è da dimostrare e comunque ricordo che su tutti gli ietr di questo genere hanno sempre lavorato gli uffici con le competenze di un segretario comunale. Insomma, questo provvedimento draconiano di sigillare i parchimetri di un privato è incredibile”. Un privato che, sottolinea l’ex primo cittadino, con il suo intervento ha in passato risolto un problema molto sentito nel quartiere. “Ricordo una spesa di almeno 100mila euro che fece quando io ero sindaco per sistemare tutta l’area, riqualificarla, metterla in sicurezza, illuminarla. Prima era un luogo abbandonato, sporco, meta di vandali, magazzino di veicoli abbandonati e camper scassati, e poi furti e spaccio. La sinergia del Comune con il privato in quel caso ha portato un grosso beneficio pubblico: dal quartiere mi arrivavano da tempo diverse richieste di intervento”.

LA QUESTIONE TECNICA

Sul dettaglio tecnico della questione, ovvero la presunta mancanza di un atto formale che giustifichi l’incameramento delle tariffe da parte di Borgolecco Iniziative per 90 anni, Colombo dice di non essere in grado di ricordare ogni particolare, “ma sono certa dell’intenzione che ci mosse allora. Non può che trattarsi, se venisse confermato, di una svista burocratica. Certo, nulla vieta di rivalutare i termini e il quadro se le parti si mettono a un tavolo, ma non facciamo passare il privato per un approfittatore, perché senza la sua collaborazione (a costo zero per il Comune), oggi il problema sarebbe ancora lì”.

LO STATO DEI FATTI

A dire il vero la rivalutazione delle condizioni (incassi delle tariffe al privato per 90 anni) è una questione decisamente meno leggera. Nessun imprenditore accetterebbe di rinunciare senza motivo a un guadagno che fosse frutto di un diritto acquisito. E se l’Amministrazione sostenesse invece che il motivo c’è, eccome, questo innescherebbe una piccola guerra legale. Al momento si attende che il Comune riceva dal privato i dati sugli introiti dei parchimetri di questi anni di attività perchè poi le parti possano mettersi a un tavolo e confrontarsi sui possibili sviluppi.

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