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Masterplan, così non va: comitati e associazioni monzesi sul piede di guerra

30 gennaio 2023 | 09:39
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Masterplan, così non va: comitati e associazioni monzesi sul piede di guerra

Non piace alle associazioni, tanto da ribattezzarlo “Monsterplan”: ecco le loro richieste e quello – che a detta loro – non sta funzionando.

Masterplan – questo sconosciuto – facciamo chiarezza. Così si può riassumere in estrema sintesi la richiesta pervenuta da un ricco parterre di associazioni e comitati cittadini che chiedono all’amministrazione comunale e agli enti competenti di conoscere lo stato di avanzamento dei lavori del Masterplan, il piano strategico che a lungo respiro deve scrivere il futuro del complesso monumentale della Villa e del Parco di Monza. Un piano ovviamente chiave per lo sviluppo della città, ma anche del territorio brianzolo e lombardo che vede coinvolta anche Regione Lombardia che a questo maxi progetto di valorizzazione e rilancio ha destinato un budget di 55 milioni di euro, divisi in due tranche.

Comitati e associazioni non ci girano intorno: a loro parere, il coinvolgimento è mancato, il progetto è tutt’oggi sconosciuto ai cittadini e le poche indiscrezioni che arrivano dalla stampa non fanne ben sperare. “Il 28 dicembre 2023, un mese fa – spiegano in una lunga nota stampa – abbiamo inviato una PEC al Sindaco di Monza, al Direttore del Consorzio, ad ARIA spa e agli incaricati allegando un documento sottoscritto da 17 tra Associazioni e Comitati di Monza che chiedevano la sollecita diffusione del Masterplan e l’apertura di un confronto pubblico prima che si effettuino scelte esiziali per il complesso monumentale. Ad oggi, nessuna risposta è pervenuta”.

“A partire da novembre 2022 – proseguono – si sono susseguiti articoli e indiscrezioni che alimentano solo forti dubbi e grandi incertezze sul destino della Villa e del Parco e su quello che sempre più si delinea come un Monsterplan: dal rafforzamento della frammentazione del Parco, non solo con la conferma di tutte le concessioni “sportive” esistenti (Autodromo, Golf, Tennis club) ma addirittura con la previsione di una “Cittadella dello sport”; con la destinazione commerciale non solo di molte cascine presenti nel Parco ma addirittura del Serrone; con il mantenimento dell’Anello dell’alta velocità, per il quale da anni è previso l’abbattimento, condizione sine qua non per il recupero di quell’unitarietà che sola consentirebbe al complesso monumentale Villa e Parco reale di ambire a essere inserita tra i beni del patrimonio dell’Unesco; con la sostanziale privatizzazione di tutto il possibile“.

Secondo i comitati a non essere rispettato non è solo lo spirito stesso del Masterplan, ma anche il percorso di coinvolgimento che nelle iniziali intenzioni doveva accompagnarne la stesura. “Nel sito del Masterplan troviamo: “La tua idea conta. La Reggia di tutti”, una sorta di sondaggio online che ha raccolto 116 risposte da monzesi, 17 da Milano e 17 da Lissone. Il sondaggio è terminato il 18 luglio 2021 e l’esito non è pubblicato in quel sito web. Dopo quella data, non ci risulta sia stato fatto più nulla di pubblico. Tutto si è svolte nelle segrete stanze. Aprire questo processo pubblico di discussione non è una gentile concessione, è un dovere nei confronti della cittadinanza. Per questo chiediamo ancora alle Istituzioni coinvolte la più completa e sollecita diffusione del documento e l’apertura di un confronto pubblico prima che si effettuino scelte esiziali per il complesso monumentale Villa Reale e Parco di Monza”.

I comitati hanno anche sottolineato come il sindaco Pilotto abbia già fatto rilevare alcune carenze contenute nel progetto e hanno aggiunto che potrebbe essere necessario che il Masterplan venga sottoposto a un procedimento di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) così come prevede la Direttiva europea, e poi i singoli progetti a una VIA (valutazione Ambientale Strategica), “come ci risulta accadrà per la fermata della M5 nel Parco Reale, essendo il Parco e la Villa Reale vincolati”.