Mimmo l’Egiziano fa arrestare un altro ladro: è il 37esimo a Monza

Mimmo l’Egiziano, all’anagrafe Mohamed Salah, a Monza lo conoscono tutti. E’ il portinaio buono di un condominio in zona Musicisti, che ama il suo quartiere e che viene ricambiato dai residenti con tanto affetto. Mimmo è una vera istituzione: grazie al suo prezioso aiuto ha fatto mettere a segno ben 37 arresti. Si perché Mimmo da anni ormai vigila tra le vie della città, solo per senso civico, e consegnare alla giustizia ladri e malviventi. L’ultimo episodio risale a ieri sera.

“L’altra sera stavo facendo come al solito il giro del quartiere quando un signore mi ferma e mi dice che il figlio aveva appena visto una persona sospetta entrare nei box. Quando sono arrivato alcuni box erano aperti e con la luce accesa. Da lontano, poi, ho sentito una saracinesca aprirsi e chiudersi e ho visto un ragazzo che cercava di nascondersi. Mi sono avvicinato a lui e gli ho chiesto cosa volesse. Lui mi ha risposto che stava aspettando un amico” ci racconta.

Ma Mimmo è furbo e ormai di queste scene ne ha viste parecchie. Il suo istinto non sbaglia: “Gli ho domandato perché avesse aperto il box e lui ha cominciato ad urlare spingendomi contro la claire. Allora sono riuscito a bloccarlo e ho chiamato subito i Carabinieri che sono intervenuti immediatamente”. Il ragazzo è stato trovato con della refurtiva risultata poi essere del proprietario del garage.

Un passato da sollevatore di pesi, Mimmo è arrivato in Italia più di trent’anni fa, vivendo prima a Sesto San Giovanni, e poi stabilendosi a Monza dove fa il custode in un palazzo.

“Tutto il quartiere ha il mio numero di telefono – spiega il portinaio “sceriffo” – Quando c’è qualcosa che non quadra, o c’è qualche persona sospetta, allora mi chiamano e io intervengo subito sia per sventare un furto sia per aiutare concretamente le persone in difficoltà. Prima di intervenire  chiamo subito la Polizia o i Carabinieri. Poi agisco bloccando i ladri o inseguendoli in modo da aiutare le Forze dell’ordine. Non sopporto la criminalità, è più forte di me”.