Da due a tre giorni apertura, pista ciclabile per viale Cavriga: novità al Parco di Monza e per la Villa Reale

Passare da due a tre giorni di apertura per ottenere la status di “museo”, consolidamento e messa in sicurezza dell’Ala Nord della Villa Reale, fino ad arrivare all’allestimento di un polo museale . Questi alcuni dei passaggi fondamentali nel rilancio dell’intero complesso della Villa Reale e del Parco di Monza. A disposizione ci sono ben 32 milioni da collocare che fanno parte dell’accordo di programma stipulato tra il Consorzio e gli enti proprietari del bene, tra i quali Regione Lombardia e comune di Monza.
Una risposta dell’amministrazione guidata dal sindaco, Paolo Pilotto, a chi, Marco Fumagalli, consigliere regionale (M5S), aveva criticato l’eccessiva privatizzazione e l’uso dello strumento delle concessioni a privati. “Ci vuole un uso intelligente ed equilibrato di questi strumenti – ha commentato il primo cittadino e adesso abbiamo 32 milioni di euro da allocare.”

Sotto la lente del progetto di riqualificazione anche il recupero del giardino all’Inglese, patrimonio naturalistico e botanico di raro prestigio. Niente, invece, torre panoramica nella zona di Porta Monza, mentre sì alla riqualificazione del Giardino a Nord del Serrone.
Finalmente si ragiona circa la realizzazione di una doppia pista ciclabile lungo viale Cavriga. Il progetto rientra nella prospettiva di un perfezionamento di un doppio tracciato per lo spostamento pedonale, a cavallo e col trenino.
Il Serrone detta oggi “Orangerie” potrebbe diventare un interessante “filtro” d’accesso per i visitatori provenienti dal parcheggio P1 e dalla futura fermata della MM5: per questo, piuttosto che prevedere una mera successione di pubblici esercizi, l’Amministrazione Comunale auspica di accogliere i visitatori in una “welcome wing” deputata al primo contatto con la realtà della Reggia, che includa anche un ampio spazio riservato a mostre temporanee di alto livello e che consenta il reperimento dei materiali utili alla visita dello stesso bene monumentale.

Ripristino dei poli ristorativi e riqualificazione delle cascine e degli edifici adibiti a servizi: La Cascina San Fedele si configura come un bene di elevato contenuto storico-architettonico, che l’Amministrazione Comunale ha chiesto, laddove possibile, di inserire negli interventi di fase 2 ai fini della sua migliore fruizione. Saranno necessari interventi molto accurati e votati al rilancio dell’edificio dal punto di vista storico al quale affiancare una fase di co-progettazione per scopi divulgativi, formativi, didattici e/o sociali. Lo stesso metodo potrebbe applicarsi alla Cascina del Sole, anche per servire un flusso pedonale e ciclistico solitamente abbondante di frequentatori che, senza entrare nei Giardini, passando per l’accesso delle Grazie Vecchie da Sud muove verso Viale Cavriga.
Quanto alla Torretta all’interno dei Giardini, anch’essa d’interesse storico-architettonico, si riconosce l’importanza di avere un punto di appoggio con servizi e possibilità di ristoro, che sarebbe però da affiancare ad attività di carattere culturale e divulgativo, sfruttando anche la panoramica offerta dall’edificio. Anche in questo caso, in vista degli interventi futuri o della fase 3, si ritiene opportuno un intervento di recupero che ripristini in maniera quanto più fedele gli interni originari.
Infine gli edifici alle quattro porte diventeranno degli infopoint turistici, dopo i necessari interventi di manutenzione straordinaria.