Pizzaut, Nico Acampora e la “paura di non farcela”. Il web lo sostiene: “Sei speciale!”
6 gennaio 2023 | 09:24

Nico Acampora, patron di Pizzaut
Nico è anche, e soprattutto, il padre di Leo al quale ha voluto dedicare un lungo post ieri notte su Facebook.
E’ una vera forza della natura. Ha creato, e fondato, un progetto unico in Europa, Nico Acampora, patron di Pizzaut, ha realizzato la prima pizzeria completamente gestita da ragazzi autistici. Una speranza per suo figlio Leo, anche lui nello spettro, ma soprattutto per le tante famiglie che oggi vedono in lui, e nel suo progetto, un faro di speranza.
Nico Acampora è un vero uragano, non si ferma mai. Lui, dell’inclusione e dell’indipendenza lavorativa dei suoi ragazzi, ne ha fatto una ragione di vita. Ma Nico è anche, e soprattutto, il padre di Leo al quale ha voluto dedicare un lungo post ieri notte su Facebook.
“È notte fonda e non riesco a dormire. A volte mi sento male, sento così tanta responsabilità da averne paura. Mi capita in giornate come quella di oggi. Perchè oggi fra pranzo e cena sono venute a mangiare da PizzAut famiglie da Barcellona, dalla Sardegna, dal Piemonte, dalla Svizzera, dal Veneto e dal Molise.
Molti di loro con entusiasmo mi chiedono di aprire PizzAut anche nel loro paese, perchè le persone autistiche sono dimenticate, perchè non c’è futuro per i loro figlio…ma io ho paura di non farcela.
Adesso stiamo aprendo un secondo ristorante PizzAut a Monza con grandissimi sacrifici e fatiche...con grande entusiasmo e tanto amore ma ripeto con grandi fatiche.
Certi giorni ho paura di non farcela, di non essere all’altezza…di non avere le capacità o la forza. Io non sono un’imprenditore, io sono solo un papà che sta pensando al futuro di suo figlio e al presente di tanti ragazzi Aut…ma a volte ho molta paura di non farcela.
Mi manca mio figlio Leo, ho creato PizzAut per lui e adesso non lo vedo quasi più perchè il tempo e le energie vanno tutte per seguire questo progetto così travolgente. Certi giorni mi sento in colpa ed ho paura.
Scusatemi se lo scrivo ma ho sempre condiviso le cose belle e oggi perdonatemi se condivido un momento di debolezza”.
Le parole d’amore per il figlio, e i timori dell’essere umano sensibile, hanno messo in moto la macchina della vicinanza. Tantissimi i messaggi di supporto che invitano papà Nico a non mollare, a non sentirsi solo.
“Nico stai facendo una cosa che nessuno avrebbe mai immaginato, dare un futuro ai ragazzi Aut. Ma tu lo hai immaginato e, cosa ancora più grandiosa, lo hai realizzato. I momenti di debolezza e solitudine arrivano a tutti, imprenditori e genitori: perché fare il genitore, quello vero, è fare l’imprenditore del progetto Famiglia. Ma tu non sei solo, sei circondato da persone che ti vogliono un bene immenso per ciò che fai e, anche se non lo vedi spesso, sono certo che Leo te ne voglia tantissimo e a modo suo comprenda quello che stai facendo per lui e tutti gli altri ragazzi. Forza Forza Forza”.
“Lei è un grande uomo. Un grande uomo è colui che grazie al suo carisma, alla sua saggezza e alla sua intelligenza lascia un’impronta. Io aggiungerei anche grazie alle sue paure e alle sue debolezze che lo rendono vero ed umano. Non mollare. Sei un esempio per tutti noi”.
“Lei è proprio una bella persona proprio perché mostra le sue paure e quelle che lei chiama debolezze, sono e saranno la sua forza per continuare e realizzare questi magnifici progetti. Vorrei poterla abbracciare ed abbracciare i suoi figli e sua moglie. Grazie grazie”.
Questi sono alcuni dei centinaia di messaggi arrivati per papà Nico.