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Quattro nuove dottoresse ad Arcore: dall’1 febbraio scatta la corsa per accaparrarsele

19 gennaio 2023 | 16:12
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Quattro nuove dottoresse ad Arcore: dall’1 febbraio scatta la corsa per accaparrarsele
Da sinistra: Magni, Vella, il sindaco Bono, Sangalli, Villa

Sono quattro professioniste; riceveranno nello stesso ambulatorio in via Casati e potranno assistere 4mila pazienti. Per gli altri “orfani” di dottore, resta la guardia medica.

Quattro nuovi medici di medicina generale prenderanno servizio ad Arcore dal giorno 1 febbraio. Manna dal cielo in un Comune che conta al momento conta quasi 6mila mutuati privi del dottore di famiglia. Sono quattro specializzande e le ha presentate alla stampa, oggi, 19 gennaio, il sindaco Maurizio Bono che ha dedicato al problema della carenza di medici significative iniziative. Le professioniste, già abilitate ad esercitare sono ancora impegnate nel Corso di Formazione Specifica in medicina generale. Per questo potranno accogliere 1000 pazienti ciascuna, assorbendo così una parte del bacino d’utenza scoperto. I rimanenti 2mila che non faranno in tempo ad accaparrarsi il dottore dovranno continuare a utilizzare i due ambulatori medici temporanei messi a disposizione da Comune e Ats a Cascina del Bruno e a Bernate.

Generico gennaio 2023

I NOMI

I quattro nuovi medici sono Martina Villa, Valentina Vella, Anna Magni e Fabiola Sangalli. Quando avranno terminato il loro corso triennale di specializzazione (ognina in un periodo differente) potranno innalzare il tetto massimo di pazienti fino a 1500-1800 persone.

DA SAPERE

Prima informazione da tenere presente per chi necessita del medico: non ci sono passaggi automatici, ma occorre fare domanda per la scelta di una delle dottoresse. Lo si può fare attraverso il sito Ats Monza e Brianza nella sezione “Scelta e revoca” oppure recandosi in farmacia. Non prima del primo giorno di febbraio. Prevedibile un “assalto” alle domande per non restare in quei 2mila costretti a ricorrere alla guardia medica.

L’ORGANIZZAZIONE

Secondo fattore da considerare: le nuove professioniste non hanno accesso ai dossier degli assititi con il profilo del paziente. “Si riparte da zero -hanno spiegato- le persone verranno in ambulatorio e ci forniranno direttamente le informazioni sulla loro salute, portandoci eventuale documentazione. Questo ci richiederà un lavoro impegnativo e molto importante che chiaramente richiede tempo. Chiediamo a tutti di avere pazienza”. Appello accorato, sottolineato anche dal sindaco Bono: dopo avere scelto il medico, nel primo periodo, si chiede che chi non ha necessità si astenga dal prendere appuntamenti per lasciare tempo ai medici di conoscere e accogliere prima le persone con particolari situazioni di salute. “Raccomandiamo inoltre di non venire in ambulatorio senza appuntamento” ha detto Sangalli, perché il metodo di organizzazione sarà appunto quello delle prenotazioni.

DOVE E QUANDO

La buona notizia è che le dottoresse hanno annunciato di voler stabilire fasce orarie abbastanza ampie nelle quali telefonare per prendere appuntamento. Saranno rese note insieme ai recapiti e all’indirizzo e-mail nei prossimi giorni. Le quattro professioniste hanno come obiettivo quello di organizzarsi secondo i criteri della medicina di gruppo, nello stesso ambulatorio (sopra la farmacia Centrale di via Casati) ognuna con i suoi pazienti, ma con la possibilità, nei casi di assenza, di darsi il cambio. L’ambulatorio sarà aperto tutti i giorni e il sabato mattina per le urgenze. A gestire la parte amministrativa sarà una figura specifica in via di selezione.

IL SINDACO

“Considerata la mobilità della situazione dei medici di base -ha detto il sindaco – e considerato il numero di cittadini che non potranno essere assorbiti con queste quattro nuove figure, restano aperti gli ambulatori temporanei di Bernate e del Bruno. Ho già comunicato al sindaco di Villasanta la possibilità che, in caso di problemi analoghi ai nostri, i cittadini del Comune vicino si appoggino al nostro ambulatorio di Cascina del Bruno. Ma su questo fronte è Ats poi a prendere le decisioni”. Proprio il primo cittadino ha annunciato di voler valutare modalità di supporto soprattutto agli anziani, nelle procedure di domanda on line. Un aiuto volontario potrebbe arrivare dai comitati di frazione e all’orizzonte c’è un confronto anche con i farmacisti.  Non appena le vie saranno definite, il Comune utilizzerà tutti i canali istituzionali di comunicazione, a partire dai social.

“VOGLIAMO RESTARE”

La parola chiave, in calce al nuovo quadro della situazione della medicina di base in città, è “calma“. Mettere a regime l’organizzazione non sarà semplice, le attese probabilmente non mancheranno, soprattutto nei primi tempi, “vi chiediamo di avere pazienza e di aiutarci – ha detto Vella – cercate di capire che noi vogliamo restare”.

Forse casuale, forse no il riferimento al caso della dottoressa che, qualche mese fa, ha mollato il colpo dopo una settimana di servizio, presa d’assalto dai pazienti, esasperati dai mesi di difficoltà e dalla fatica nel prendere appuntamento.