Scandalo ritmica. La lettera aperta di un genitore: “Fare chiarezza, lo dobbiamo allo sport e a tutti noi”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di genitore che riflette sullo scandalo della ginnastica ritmica.
LETTERA APERTA DI UN GENITORE DI RAGAZZE SPORTIVE
Fare chiarezza, lo dobbiamo allo sport e a tutti noi.
Questo scandalo presunto o reale della Ginnastica Ritmica mi fa sorgere tanti dubbi, dubbi da uomo che vive la sua vita rivolta verso il benessere degli altri, da appassionato e professionista dello sport, ma soprattutto da genitore di ragazze che amano lo sport e praticano lo sport anche a livello agonistico.
Cerco di fare la fotografia della situazione provando a dare spunti di riflessione a tutti noi (datemi il beneficio di sbagliare qualche indicazione o citazione).
A seguito di alcune denunce di ex ginnaste, che dicono di aver ricevuto insulti e addirittura di essere state indotte a comportamenti che hanno messo a repentaglio la loro salute fisica e mentale, con atteggiamenti pericolosi per la loro esistenza legati all’alimentazione e non solo, nasce il “caso ritmica”.
Situazione che si è allargata a dismisura, tanto che oggi si parla di “sistema ginnastica”.
Per me è fondamentale fare chiarezza e oggi mi sembra tutto confuso, molto confuso, troppo confuso.
Confuso prima di tutto dalle notizie che arrivano sullo sport/dallo sport dove si dichiara di aver ricevuto oltre 200 denunce arrivate da altrettante atlete nella ginnastica.
Ecco qui dobbiamo fare la prima IMPORTANTE distinzione.
La Ginnastica si divide principalmente in Ginnastica RITMICA e Ginnastica ARTISTICA… e ce ne sono molte altre di specialità: aerobica, trampolino, acrobatica e altro ancora.
Le due discipline indicate in MAIUSOLO/NERETTO stanno una all’altra come la discesa libera allo sci di fondo, entrambe si fanno con due sci, entrambe sulla neve, ma non centrano nulla l’una con l’altra… allenatori diversi, atleti diversi, referenti diversi, campi gara completamente diversi, ritmi di gara diversissimi; le due discipline stanno come la bicicletta da corsa su strada sta alla Mountain Bike, sempre bici, sempre stessa federazione, sempre 2 ruote, ma nulla a che vedere una con l’altra sotto TUTTI i punti di vista.
Questa distinzione è fondamentale perché, nonostante la federazione sia unica, gli sport sono completamenti differenti eppure, si eppure si parla quasi solamente di Ginnastica Ritmica, qui il primo: perché?
Si, proprio così… ai TG vedete/vediamo immagini di Ginnastica Artistica, quando si parla di Ritmica…
per essere chiari: quella con la trave, le parallele, il cavallo/trampolino è ARTISTICA…
quella con cerchio, nastro, palla, clavette è la RITMICA…
Facile?
No, se non sei del settore, ma FONDAMENTALE, distinzione fondamentale… centri tecnici diversi, allenatrici diversi, atlete diversissime, CT diversi e tanto, ma proprio tanto altro… INSOMMA NON CENTRANO NULLA UNA CON L’ALTRA. Tutte discipline olimpiche.
Oggi si parla di 200 denunce in tutta la ginnastica.
Comprese quelle sentite in TV e sui social di Carlotta Ferlito e di Vanessa Ferrari, che fanno Ginnastica ARTISTICA… che sono alla pari di quelle di Anna Basta e Nina Corradini, che fanno Ginnastica RITMICA…
ripeto, peccato che siano di due discipline completamente diverse e qui il dubbio aumenta… perché in prima pagina sempre e solo la ritmica? Non me ne vogliano quelle dell’Artistica, ma la Ferlito io alle Iene l’ho sentita e vista e cosa è successo? Chi hanno indagato?
Perché mentre della Ritmica sappiamo tutto e più di una allenatrice e addirittura un’intera Accademia Internazionale è in prima pagina, per la Ginnastica Artistica nulla? Anzi, quando i TG parlano delle denunce dell’Artistica poi immediatamente parlano di Emanuela Maccarani (della Ritmica e dell’accademia Internazionale di Ritmica)… facendo oltre che una grande confusione nella notizia stessa, anche un grande caos nella mente di chi non è dell’ambiente (lo mettono a me figuriamoci a chi non ne sa dello sport) e dando quella che io definisco “Fake News”, perché si associano due cose all’apparenza correte, ma completamente sbagliate e forvianti nella stessa notizia.
Quindi 200 denunce nella ginnastica, facciamo metà e metà tra Ritmica e Artistica (ricordatevi la differenza), beh dell’Artistica tutto tace. Quindi 100 le buttiamo via, chissà perché…
Perché?
Voi la domanda non ve la ponete? Io si…
Ma vado avanti… perché in tutto questo c’è Emanuela Maccarani sotto accusa.
Sappiate che la squadra di Maccarani è composta da 5 + 5 riserve + 1… quindi circa 10/11 ragazze, non tutto il movimento della Ritmica, di cui la maggior parte sono individualiste e non centrano nulla con le “Farfalle” che, ripeto, sono le 5 + 5 riserve + 1 dentro al “Accademia Internazionale di Desio”, di queste 2 denunciano e le restanti 198 dove sono? Di chi sono?
ALTRA GRANDE DISTINZIONE
Individualiste e Squadra
Proprio così lo sapevate?
Le individualiste sono quelle che entrano in pedana da sole. La squadra sono quelle che entrano in 5.
In tutta Italia di individualiste ce ne sono migliaia nella squadra della Maccarani solo 5 + 5 + 1 e sono le “grandi” – poi ci sono quelle più piccole/giovani che sono della “squadretta” e sono 5 Junior (le Junior NON le allena la Maccarani ma altra allenatrice) – questo sempre per chiarezza.
LO SAPEVATE QUESTO?
Ricordatevi che la Maccarani segue le 11, le altre non la vedono neanche dipinta (così si dice), si la vedevano, ma dagli spalti… Da dove TUTTI la applaudivano esaltando i risultati e i tanti successi avuti e mai visti in Italia.
La vedono ogni tanto le individualiste del Team Italia quando si allenano tutte insieme qualche volta durante l’anno per delle verifiche tecniche.
Le altre del mondo della ritmica non la vedevano certo dentro all’Accademia, di quel luogo si “sente solo parlare”, o la vedevano alle esibizioni definite “porte aperte”.
Per questo è diventato ambitissimo entrare in squadra per tutte, ma pochissime, una elite entra li… le altre sognano/sognavano eppure parlano in molte e alcune le conosco personalmente e mi chiedo perché lo fanno.
Ragazze non chiamate (perché non avevano le attitudini), non scelte e adesso parlano come se avessero vissuto li dentro, nell’Accademia Internazionale, la loro intera carriera, sotto la Maccarani. Come se conoscessero Maccarani e i suoi sistemi alla perfezione, ma senza mai averli testati realmente nel lungo periodo.
Quindi, nuovamente qualcuno mi spieghi… ci sono 200 denunce, 2 relative ad un centro di allenamento (peraltro di anni fa) e li si procede giuridicamente e mediaticamente tutto porta li, alla Ritmica, a Desio, all’Accademia Internazionale (attenti alle distinzioni perché a Desio c’è anche un altro Centro Tecnico per individualiste che non ha nulla a che vedere con Maccarani)…
Che caos vero?
Insomma ci sono altre 198 denunce, di cui di queste 2 sono famose atlete della Ginnastica ARTISTICA, ma nessuno nell’artistica è come la Maccarani… Mah?
Ma i dubbi aumentano su questo “caso ritmica” perché intorno a me e alla mia famiglia, avendo mia figlia nell’ambiente da 10 anni, ruotano tante ginnaste di alto livello (olimpiche e Farfalle o ex Farfalle) e nessuna ha mai parlato di abusi, di situazioni difficili NESSUNA, anzi tutte con il sorriso e felici.
Tutte pazze?
No dai, non posso crederlo, oggi molte “ex” sono donne, mamme e libere di dire quello che vogliono e parlano solo bene di quei ricordi nelle “Farfalle”… si perché le Farfalle sono SOLO quelle che hanno fatto parte della squadra non tutte quelle della ritmica.
LE FARFALLE SONO LE RAGAZZE DELLA SQUADRA!
Lo sapevate?
Quindi?
Quanti dubbi… ma perché tutto questo e soprattutto perché solo ed esclusivamente Maccarani su questo “patibolo”? Patibolo costruito da chi e perché?
Sapete quando i dubbi sono tanti, troppi io divento complottista e analizzo, cerco di capire, magari sbagliando, magari prendendo un abbaglio, magari cercando qualche cosa che non esiste, ma questo è il mio carattere, e parto dall’associazione che è in prima linea in questa “caccia alle streghe” (non me ne vogliano le donne, qui è pericoloso usare certi termini, ma per me le streghe erano donne meravigliose, consapevoli, tutt’altro che brutte e che non viaggiavano su una scopa, erano donne che avevano la “verità” dentro, una verità scomoda a molti e che nel loro saper leggere le bruttezze negli altri sono state “cacciate” e uccise perché davano fastidio… facendole passare per “brutte e cattive” 😉):
Donne che accusano il sistema e in certi social una si definisce “responsabile coordinamento genitori ginnastica ”, di cui ne io, ne mia moglie e neanche tutte le mamme e papà che conosco sanno nulla… ma come, mia figlia è una ginnasta da quasi 10 anni e io non so nulla. Ma come è possibile? Che associazione è? Parla a nome di chi?
Si riportano sui social interviste di alcune ragazze che non hanno mai fatto parte della squadra a nessun titolo, e si lascia “intendere” ascoltandole come fossero state atlete che hanno fatto parte della Accademia Internazionale…
E ancora di più mi chiedo perché?
Se il caso è così grave che ce ne sono altre 198 … dove sono?
Qui bisogna sperare nella giustizia ordinaria, ma a questa giustizia ordinaria a cui ci affidiamo tutti dobbiamo chiedere chiarezza a questo punto a 360°… perché se è solo una “caccia alle streghe” che sta condizionando tutti noi genitori e atlete qualcuno dovrà dare delle spiegazioni.
Certo, va detto, altrimenti molti potrebbero anche avere da dire: PRIMA DI TUTTO LA SALUTE DELLE RAGAZZE/I, SEMPRE, ma la ricerca della chiarezza, della verità non deve distruggere tutto e tutti.
Sono certo che creare delle paure ai ragazzi fa più danni delle paure stesse.
Creare paure ai genitori fa aizzare le folle, magari anche contro dei “mulini a vento”.
“Guai a chi fa male a mia figlia, potrei agire anche con violenza”… lo direbbe qualunque genitore.
Bisogna però stare attenti, perché magari non c’è nessuno da mettere sul patibolo e solamente qualche ragazza ha raccontato qualche cosa di non propriamente vero… questo è pericolosissimo.
Lo vediamo molto spesso tra gli studenti, nelle scuole, dove genitori attaccano i professori per poi scoprire che veramente il figlio/a ha fatto una cavolata e per coprirla, in accordo con altri amici di classe, ha accusato la scuola stessa… e i genitori credendo ai figli hanno litigato con la scuola o i professori… O magari qualche cosa di vero c’è e andava verificato, ma non URLATO ai 4 venti, perché magari qualche cosa è vero, ma non poi così grave da mettere a soqquadro una scuola intera.
Ora sappiamo tutti, ma proprio tutti che spesso sono usciti casi di questo genere, poi finiti nel nulla, ma se veramente io fossi a capo di un’associazione contro le violenze, mi guarderei ovunque, perché se è un abbaglio sono io che sto commettendo violenza, la stessa violenza che c’è nel cyberbullismo, dove da una notizia vera o presunta si monta un castello mediatico che porta alcuni ad atti gravi e controproducenti per la tutta la società. Prima di sbattere il mostro in prima pagina io ci penserei bene, perché se il mio scopo è il bene del prossimo, non posso trovarlo a discapito di un altro.
Andiamo oltre e facciamo esempi chiari:
Nella danza classica quante volte si è parlato di anoressia per le ballerine… certo che non ho mai visto una “Carla Fracci” obesa o sovrappeso di qualche grammo, anzi direi piuttosto “magrina” se non al limite e non fosse stata la prima ballerina un giro in ospedale per controlli forse lo avrei fatto, voi? Ma qui parliamo di elite.
Quindi se non hai certe forme fisiche non diventerai MAI una prima ballerina… guardate anche tutte le altre prima e dopo la Fracci. Bello Bolle ma non so se riuscirebbe ad alzare una di 10/15 kg sovrappeso, o se una ballerina dovesse essere sovrappeso nel momento in cui atterra da un salto sulle scarpine, cosa potrebbe accadere alle sue articolazioni… quindi: o sei così, con quelle caratteristiche o vai a casa, questa è la vita.
Dura?
Questo è!
Purtroppo bisogna vedere quanti genitori credono di avere “una Fracci” che mangia come se non ci fosse un domani e poi accusano le allenatrici di non saperle allenare bene, o quando le “buttano fuori” detta brutalmente o le accompagnano alla porta, detta in modo più politically correct, cosa dicono: tutte hanno il diritto di provarci nella vita!
Si vero, ma non tutte possono farcela se non hai certe caratteristiche.
Per questo va fatta una netta distinzione tra
SPORT AGONISTICO e SPORT AMATORIALE
E chi è nello sport lo sa molto bene, nel mondo agonistico poi non ne parliamo… qualunque esso sia: ginnastica, calcio, tennis, basket o pallavolo. Tutti lo sanno.
Tutte possono provarci, ma quelle che vanno avanti devono avere e restare in certi canoni e se non sono capaci di restarci chi deve tenerle in questi canoni?
Ecco dove il filo è sottile…
Quanti i casi dove professori a scuola spronano quelli bravi a non fermarsi, a spingere, a provare scuole impegnative, ancora più performanti, a prendere borse di studio… e quando i genitori vengono chiamati e sentono “suo figlio potrebbe avere delle qualità… provi a mandarlo li e avrà un gran futuro”… ecco, avete chiesto ai ragazzi se lo vogliono?
Sapete cosa comporta?
Sapete che se vanno in certe scuole vedendo i sacrifici delle proprie famiglie, anche economici, sapete se poi hanno il coraggio ad un certo punto di dire basta?
E se dicono basta i genitori lo prendono come un atto di debolezza o di forza?
Vi chiedete quanti danni si fanno a questi giovani spingendoli dove non vogliono?
Vale per la scuola, lo sport e anche il mondo del lavoro.
Poi alcuni si buttano dalle finestre, oltre che al cimitero bisogna andare nei reparti di terapia intensiva o in psichiatria e chiedete i numeri… fanno paura!
Quindi torno alla ginnastica…
Abbiamo 2 ragazze che hanno denunciato, perché dicono di aver subito vessazioni e insulti…
Nessun tribunale non ha emesso nessuna dichiarazione, nessuno ha ancora verificato fino in fondo queste denunce, abbiamo SOLO le parole delle ragazze … contro le quali ci sono le dichiarazioni di tutte le altre ginnaste attuali ed ex dell’Accademia Internazionale che dicono il contrario.
Lo sport che è un’arma meravigliosa secondo me non deve denunciare ma: EDUCARE.
Aiutate sia le ragazze/i che i docenti/allenatori, perché solo così creeremo dei ragazzi/e forti e giusti, che potranno difendersi sui posti di lavoro, nella politica, nel mondo quando saranno adulti, riconoscendo gli abusi e lottando per i propri diritti o di chi amano.
Lo sport deve essere formativo NON PUNITIVO a tutti i livelli!
La Maccarani io non la conosco, ma conosco bene, molto bene, tante ragazze che lei ha allenato e alcune sono amiche personali, e oggi mia figlia è li vicino e sento cosa mi dice, come ho sempre ascoltato quello che mi diceva e quando ho dovuto sono intervenuto… perché al primo posto c’è la sua salute … e anche per noi genitori non è facile stare nel mezzo del “meglio per loro”, si sbaglia… eccome se si sbaglia, l’importante è dialogare e riconoscere la nostra vulnerabilità.
Ora a chi veramente ha a cuore la salute di TUTTI e per me tutti sono tutti… non uno a discapito di un altro… perché far passare una donna sotto la “forca mediatica”, per poi magari rendersi conto di aver sbagliato, non è tanto diverso di dare dell’ippopotamo ad una ragazza: sempre violenza è!
Che insegnamento diamo, che messaggio lanciamo?
Quindi lancio io una PROPOSTA VERA E CONCRETA
Un tavolo di confronto per crescere tutti… genitori, allenatori e figli… senza che nessuno debba ergersi a paladino… a MAESTRO DI VITA.
Credo che nessuno abbia la verità dentro di sé, ma credo che lo scopo vero e puro di qualcuno di noi dovrebbe essere quello del confronto aperto… non dell’arroccarsi sulle proprie certezze.
Ecco chiedo questa purezza che oggi io NON vedo e anzi da genitore di atlete a me vengono dubbi, nessun supporto di nessun tipo da nessuno, nessuno è al mio fianco a comprendere in questo momento… perché i troppi dubbi mi fermano.
Nella vita ho compreso che il “demone” ha due armi fortissime per non farti evolvere: la paura e la tentazione.
Qui si rischia di demonizzare un sistema… se ci sono stati degli errori PER AMORE DELLO SPORT sediamoci ad un tavolo, non nelle procure, non nelle aule di tribunale… ma in un luogo dove ognuno di noi sia libero di esprimersi SENZA GIUDIZIO… e poi ognuno scelga la sua strada sapendo CHIARAMENTE a cosa si va incontro.
Amo e seguo tutti gli sportivi, anche coloro che pur di arrivare mettono a repentaglio la propria vita, la propria salute. Sportivi estremi che in ogni loro piccolo gesto hanno rischiato la propria vita e molti l’hanno persa, ma erano liberi di farlo… LIBERI, rendiamo gli uomini e le donne liberi di scegliere e questo la faremo non imprigionando i mostri, ma insegnando a tutti ad affrontarli.
E quello che amo dello sport e della vita vissuta ogni giorno come un evento sportivo è: che lo sport ti mette in gioco sempre, non solo quando sei in “partita” o sulla “pedana”, ma soprattutto i giorni prima e dopo l’evento.
Riccardo Tagliabue