Aggressione alla stazione ferroviaria di Seregno: riunione in Prefettura

Il Prefetto Patrizia Palmisani ha ritenuto opportuno dare alle Forze di polizia la direttiva di attuare un’immediata intensificazione dei servizi di controllo e vigilanza dei principali scali della provincia
Più controlli nelle stazioni ferroviarie della Brianza. In seguito al gravissimo episodio verificatosi a Seregno, dove un ragazzino è stato spinto contro un treno in movimento da alcuni coetanei, il Prefetto Patrizia Palmisani ha ritenuto opportuno dare alle Forze di polizia la direttiva di attuare un’immediata intensificazione dei servizi di controllo e vigilanza dei principali scali della provincia, in una prospettiva di prevenzione di condotte predatorie o violente.
Nella giornata di ieri il Prefetto ha tenuto un incontro con il Sindaco di Seregno e le Forze dell’Ordine con l’obiettivo di approfondire l’episodio verificatosi il 25 gennaio. Nel rispetto delle attività di polizia giudiziaria in corso di svolgimento, sono state condivise ed esaminate le informazioni a disposizione, riferite in particolare al contesto in cui è maturato il conflitto tra i giovani coinvolti, nonché alle dinamiche dei fatti violenti che in taluni casi si verificano all’interno delle stazioni ferroviarie.
CONTRASTO DISAGIO GIOVANILE
La Prefettura, molto sensibile e attenta al fenomeno del disagio giovanile, si è inoltre impegnata a dare nuovo impulso alle attività del tavolo per il suo contrasto, avviato nello scorso mese di ottobre.
“L’episodio di Seregno evidenzia la necessità di rivolgere la massima attenzione al controllo delle stazioni: la sicurezza degli utenti del servizio ferroviario deve essere tutelata anche dal pericolo di aggressioni che, vista la presenza dei convogli in movimento, potrebbero mettere in pericolo la stessa incolumità fisica delle vittime. Accanto a ciò, tuttavia, la giovane età dei ragazzi coinvolti chiama tutte le Istituzioni a non sottovalutare la dimensione sociale del fenomeno del disagio giovanile, che è necessario approcciare in una logica non soltanto securitaria, agendo anche sul piano dell’educazione e dell’affiancamento nel percorso di crescita” ha commentato il Prefetto Palmisani.