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Seregno sconvolta dopo la violenza, il Sindaco: “Spero di incontrare il ragazzino spinto contro il treno”

30 gennaio 2023 | 07:55
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Seregno sconvolta dopo la violenza, il Sindaco: “Spero di incontrare il ragazzino spinto contro il treno”
Aggressione in stazione a Seregno

Seregno, come il resto d’Italia, è ancora sconvolta per la terribile vicenda avvenuta in stazione, dove un ragazzo di appena 15 anni è stato gettato contro un treno in transito da alcuni bulli coetanei.

Seregno, come il resto d’Italia, è ancora sconvolta per la terribile vicenda avvenuta in stazione, dove un ragazzo di appena 15 anni è stato gettato contro un treno in transito da alcuni bulli coetanei. Oltre alla violenza, quello che fa rabbrividire e al tempo stesso riflettere, è la giovanissima età dei protagonisti. Così come la motivazione: la vittima ha rischiato di morire per qualche messaggino inviato ad una adolescente contesa. Tre vite sconvolte: quella del ragazzo vivo per miracolo, che solo con un aiuto mirato e la sua famiglia accanto riuscirà a superare quanto accaduto; quella dei due minorenni, che ora sono detenuti con l’accusa di tentato omicidio.
alberto rossi sindaco seregno

ROSSI: “SERVE UN PRESIDIO POLFER NELLA NOSTRA STAZIONE”

“So bene quanto siamo tutti scossi dalla notizia del ragazzo spinto sui binari della stazione di Seregno mentre stava arrivando il treno. Con l’Assessore William Viganò ho incontrato il Prefetto di Monza e Brianza, Patrizia Palmisani, insieme al Questore Marco Odorisio e ai principali rappresentanti provinciali delle Forza dell’Ordine. Abbiamo discusso del potenziamento dei servizi mirati congiunti nella nostra stazione, che partirà già nei prossimi giorni. Ci siamo intesi sul rilanciare, insieme al Ministero, una richiesta che faccio da più di quattro anni, ovvero l’apertura di un presidio Polfer nella nostra stazione”  spiega il sindaco, Alberto Rossi.

“SPERO DI INCONTRARE IL RAGAZZO E LA SUA FAMIGLIA”

“Questo episodio ripresenta il tema del disagio giovanile, e ancor di più dell’emergenza educativa, in tutta la sua gravità. Un problema gigantesco, che va ben oltre il tema sicurezza, e che coinvolge tutta la società: famiglie e genitori assolutamente in primis, ma anche istituzioni, scuole, agenzie educative, parrocchie, società sportive, terzo settore. E solo con una rete forte di sostegno tra tutti questi attori, a tutti i livelli, qualcosa potrà smuoversi. Spero di avere l’opportunità d’incontrare il ragazzo che si è miracolosamente salvato, e la sua famiglia, per dar loro l’abbraccio di tutta la nostra comunità. Mi sembrerebbe al momento una delle cose più belle e importanti da fare. Voglio anche rivolgere un pensiero alle famiglie dei ragazzi fermati, perché sono sicuro che anche loro stiano vivendo un momento difficile e doloroso” ha concluso Rossi.