
Botte e violenze sessuali, minacce e abusi, fino ad essere costretta a prostituirsi.
Picchiata, stuprata e costretta a vendere il proprio corpo sulla SS36. Una vicenda agghiacciante quella vissuta da una giovane ragazza, giunta dalla Romania e finita nella mani del suo aguzzino, un connazionale di 40 anni. L’uomo è stato arrestato a Trieste, con l’accusa di sfruttamento della prostituzione, sequestro di persona e violenza sessuale aggravata. A denunciare gli orrori sarebbe stata proprio lei, triste vittima in questa oscura vicenda.
Giunta in Italia con il desiderio di fare la badante, la giovane ha vissuto un incubo che sembrava non avesse fine. Botte e violenze sessuali, minacce e abusi, fino ad essere costretta a prostituirsi sulle strade di Lecco. E se i soldi che procurava non erano abbastanza, la furia dell’uomo si abbatteva sui di lei con maggiore ferocia. Sulla schiena ancora i segni delle sevizie perpetrate con un fondo di bicchiere incandescente. Lei, dopo un anno, ha trovato la forza di denunciare.
Il suo aguzzino però è scomparso prima che gli venisse inflitta la condanna di un anno e otto mesi. Le indagini condotte dai Carabinieri e dalla Procura di Monza si sono concluse con l’arresto dell’uomo, rintracciato a Trieste. Ora l’aguzzino si trova in carcere.