Stalking, droga prescritta dal dottore, e baby gang: le operazioni dei Carabinieri di Monza

4 gennaio 2023 | 13:58
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Stalking, droga prescritta dal dottore, e baby gang: le operazioni dei Carabinieri di Monza
I Carabinieri di Monza

La pallovolista vittima di stalking, le baby gang violente, il medico di famiglia che prescriveva la droga del combattente. Un anno intenso per i Carabinieri di Monza 

La pallovolista vittima di stalking, le baby gang violente, il medico di famiglia che prescriveva la droga del combattente. Un anno intenso per i Carabinieri di Monza che, nel corso del 2022, hanno messo a segno alcuni importanti colpi alla criminalità. Tra le operazioni che portano la firma della Compagnia del capoluogo brianzolo, guidata dal Maggiore Emanuele D’Onofri, anche il caso della giovane stella del Vero Volley, Alessia Orro.

Incubo per la pallavolista di Serie A, messaggi e appostamenti continui: arrestato 55enne

Era ossessionato da lei. La perseguitava con continui appostamenti e messaggi sui social network. Un incubo quello vissuto dall pallavolista di serie A e della Nazionale Italiana, Alessia Orro, terminato solo grazie ai Carabinieri di Monza, lo scorso 29 giugno 2022. In carcere, con l’accusa di atti persecutori, un 55enne del Novarese.

L’uomo, già finito in carcere nel 2019 sempre per lo stesso reato nei confronti dell’atleta, è stato sorpreso dai militari proprio fuori dall’Arena di Monza mentre l’aspettava per un allenamento. Il 55enne è stato intercettato dai Carabinieri grazie ai sistemi di lettura delle targhe del Comune a Villasanta e bloccato proprio fuori dal palazzetto “Arena di Monza”. Bloccato, non ha opposto resistenza.

Generico gennaio 2023
Immettevano dei farmaci a base di oppiacei nel mercato degli stupefacenti: il tutto con il “favore” di un medico italiano che compilava le prescrizioni. Nei guai un sodalizio, formato quasi interamente da persone di origine egiziana. Le prescrizioni, fatte in favore di pazienti realmente malati ma ignari, permetteva al gruppo di acquisire le sostanze a costo zero, venendo le stesse rimborsate dal Sistema Sanitario Nazionale. Un modus operandi rodato che è costato oltre 2.500.000 euro di danni in quattro anni.Al medico 600 euro ogni blocco di ricette (fino a 200 per volta) rilasciate.

Alle prime luci dell’alba del 20 settembre 2022, nei Comuni di Trivolzio (PV), Pero (MI), Cornaredo (MI), Corsico (MI), Rho (MI) e Milano, i militari della Compagnia Carabinieri di Monza, coadiuvati in fase esecutiva da personale del Comando Provinciale di Monza e della Brianza, di Milano e Pavia, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Monza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 12 individui, un medico di nazionalità italiana, già sottoposto agli arresti domiciliari per fatti analoghi, e 11 egiziani (di cui 4 irreperibili), indagati a vario titolo per i reati di spaccio di sostanze stupefacenti, prescrizioni abusive, associazione per delinquere, truffa ai danni dello Stato o della Pubblica Amministrazione, nello specifico al SSN, falsità ideologica in certificati commessa da persona esercente servizio di pubblica necessità, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, esercizio abusivo di una professione e commercio o somministrazione di medicinali guasti o imperfetti.

L’indagine, coordinata dal Sost. Procuratore Dott. Marco Giovanni Santini ed eseguita dai militari del NOR della Compagnia di Monza nel biennio 2019-2021, prende spunto dal fermo nei confronti di un cittadino egiziano, bloccato in una farmacia monzese dove aveva acquistato un quantitativo spropositato di ossicodone, utilizzando ricette rubate da uno studio medico. Nella circostanza era stato il titolare della farmacia che, sospettando della genuinità delle prescrizioni, aveva allertato il 112.

Dai successivi approfondimenti condotti presso ARI, relativamente ad un primo periodo preso in esame, risultava come su un totole di 6.959 ricette di ossicodone rilasciate in Lombardia, circa il 30% fossero state rilasciate in favore di individui di origine egiziana, e che 940 fossero state emesse da un singolo medico di Milano.

Gli esiti delle indagini, condotte con l’ausilio delle intercettazione telefoniche e ambientali supportate da servizi di OCP e riscontri, corroborate inoltre dall’arresto in flagranza di reato nei confronti di uno dei sodali sorpreso in possesso di 12.000 pastiglie di oppiacei e più di 40.000 euro in contanti,confermavano il quadro indiziario iniziale, ovvero l’esistenza di una struttura associativa a carattere stabile e continuativa, organizzata su una rigida ripartizione dei ruoli, composta quasi interamente da egiziani ed attiva su tutto il territorio lombardo.

Generico gennaio 2023

Monza, le notti della baby gang tra risse e rapine per un drink o una sigaretta

Monza. Rapine, risse, brutali aggressioni: questo faceva la baby gang, di notte, prendendo di mira il malcapitato di turno. A scatenare la furia del branco poteva essere il rifiuto di offrire un drink, una sigaretta, o un semplice sguardo di troppo. Talvolta armati di tirapugni e bottiglie di vetro, si scagliavano contro la vittima, circondandola e colpendola ripetutamente. 13 indagati: 10 sono minorenni.

I militari della Compagnia dei Carabinieri di Monza hanno notificato, il 1° aprile 2022, un avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dalla Procura della Repubblica di Monza a carico di tre persone nonché informazione di garanzia e sul diritto di difesa, emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni dei Milano a carico di dieci minori (8 di Monza, 1 di Desio e 1 di Lissone), tutti liberi, indagati a vario titolo per rapina, percosse e lesioni gravi.  Le indagini, condotte dai carabinieri della Sezione Operativa e coordinate dalle Procura di Monza e Procura dei Minorenni di Milano, sono state avviate a seguito di una serie di aggressioni, rapine e pestaggi, occorsi secondo le modalità del branco, nei mesi di agosto e settembre 2021, nel centro storico di Monza, area di movida del fine settimana.

Vari episodi di violenze e pestaggi in cui gli indagati, di età compresa fra 15-20 anni, agendo a piccoli gruppi, talvolta armati di tirapugni e bottiglie di vetro, si scagliavano contro la vittima, circondandola e colpendola ripetutamente, cagionando, in alcuni casi, gravi ferite, talvolta non refertate per timore di ritorsioni.