Arcore, la Provincia restituisce i soldi del polo superiore sfumato. Che ne sarà di quell’area?

Di proprietà dell’ente provinciale, privo di destinazioni precise, il terreno è preda di una vegetazione selvaggia e dell’abbandono.
Si è chiusa, dal punto di vista finanziario, la “storia infinita” del polo scolastico superiore di via De Gasperi ad Arcore. Nell’ultima seduta di consiglio comunale, come spiegato dall’assessore al Bilancio Serenella Corbetta, è stata inserita la previsione di 350mila euro di entrate da parte della Provincia di Monza. Versamento previsto per la primavera. Sono gli ultimi fondi che dovevano essere restituiti al Comune di Arcore e corrispondono al valore del terreno comunale ceduto all’ente provinciale per il progetto una decina di anni fa.
Un progetto che, la storia è nota, non è mai decollato e da anni è slittato fuori da bilanci e strumenti urbanistici di Monza e Brianza. Nato sotto l’egida della Provincia di Milano, passato poi a quella di Monza dopo il 2009, ha succhiato milioni di euro di progettazioni che si sono susseguite per adeguare i disegni al trascorrere degli anni. Invano.

CONDIZIONI DI ABBANDONO
Oggi nel Ptcp della Provincia c’è ancora la destinazione a servizi scolastici, ma si tratta di un tassello da adeguare. Non si può sapere che decisioni prenderà l’ente ma, stando agli ultimi 5 anni, un fatto è certo: quel terreno di sua proprietà incasellato sul suolo arcorese non è tra le sue priorità. È infestato da vegetazione selvatica, impraticabile per l’essere umano, a meno che non sia munito di un mezzo o di un machete, chiuso, inattivo e talvolta anche bersaglio per il lancio di sacchetti di rifiuti abusivi.
FUTURO DA DISEGNARE
“Chiaramente ci stiamo interrogando sulla sua possibile destinazione ma c’è una serie di procedure molto complesse da seguire: a partire dalla variante al Pgt – ha commentato Corbetta – è in quel contesto complessivo e generale che vanno prese decisioni di questo genere”. Su questo fronte sta lavorando l’assessore all’Urbanistica Lorenzo Belotti, ma i tempi non sono brevi. L’avvio della variante è previsto per la seconda metà di quest’anno, impossibile procedere prima, per via dell’uscita di scena in Comune del funzionario responsabile del settore.
La vocazione principale dell’area resta comunque quella di Servizi che può essere declinata, per un’amministrazione comunale, in plessi scolastici (di cui non c’è bisogno evidente al momento), parchi, piuttosto che Rsa. Per una riformulazione della destinazione del terreno di via De Gasperi tuttavia sarà necessaria anche una variante di piano della Provincia.
Prospettive a lungo termine insomma. E fa sorridere, in questo quadro, il ricordo della campagna elettorale del 2011, quando l’amministrazione uscente targata Marco Rocchini, ignara di come sarebbero andate le cose, organizzò una cerimonia simbolica di posa della prima pietra davanti all’area verde.