Stava passeggiando con il suo cagnolino quando, ad un certo punto, dal giardino di un’abitazione vicina sarebbe spuntato un imponente amstaff. Stando alle prime informazioni, il molosso prima si sarebbe avventato sul meticcio, poi sul padrone morsicandolo al braccio. Il fatto è accaduto oggi, sabato 25 febbraio, poco prima delle ore 10, a Busnago.
Quest’ultimo, un uomo sulla settantina, sarebbe poi tornato in casa per prendere un coltello forse con l’intento di spaventare il grosso animale. Ma, alla fine, con quell’arma avrebbe colpito a morte l’American staffordshire terrier.
DINAMICA AL VAGLIO DEGLI INQUIRENTI
Sul posto si sono precipitati i Carabinieri per le indagini e ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto.
Sul posto è intervenuta un’ambulanza della Croce Bianca di Merate in codice giallo. Il cagnolino dell’uomo avrebbe riportato solo qualche ferita. Lui, secondo quanto si apprende dall’Agenzia di Emergenza Urgenza, è stato portato all’ospedale San Gerardo di Monza per le medicazioni del caso.
Indagini in corso per chiarire le varie responsabilità.
“SERVE IL PATENTINO”
“Non entro nel merito della vicenda che deve essere ancora chiarita. Condanno solo il gesto estremo fatto successivamente, ma posso però capire quanto ci si spaventi durante un’aggressione. Io che l’ho subita, non è una esperienza facile da vivere, ma che lascia anche dei traumi ai cani e ai padroni. Certe razze, ma i cani in generale, devono essere seguiti e gestiti con consapevolezza. Io non mi capacito di quante aggressioni si leggono sui giornali che hanno come protagonisti pittbull, amstaff o molossoidi, e che nessuno prenda dei seri provvedimenti a livello legislativo. Da anni mi batto affinché il patentino sia obbligatorio, così come dei corsi per i padroni” così Barbara Zizza, referente Leidaa Monza e Brianza
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