A Concorezzo, sotto sequestro impianto di rifiuti

24 febbraio 2023 | 15:06
Share0
A Concorezzo, sotto sequestro impianto di rifiuti

Cumuli alti 10 metri, materiali miscelati anziché smaltiti, mancanza di autorizzazioni. Lo riferisce la Polizia Provinciale.

Nella giornata di oggi, 24 febbraio, la Polizia Provinciale di Monza e della Brianza ha sottoposto a sequestro parte di un impianto dedicato al trattamento e smaltimento dei rifiuti speciali sul territorio di Concorezzo. Con esso, sequestrati anche  1000 metri cubi di rifiuti che erano accatastati in cumuli alti circa 10 metri. Lo ha comunicato la Provincia di Monza  Brianza, spiegando che l’impianto era già stato precedentemente posto sotto sequestro preventivo e risultava comunque privo di autorizzazione provinciale ambientale. L’impianto coinvolto è Asfalti Brianza e il titolare dell’azienda è stato denunciato per violazione di sigilli e per illecita gestione di rifiuti speciali.

Inoltre, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, i rifiuti speciali venivano miscelati con altri già presenti (in via teorica destinati allo smaltimento), così che il nuovo composto potesse essere utilizzato all’interno di costruzioni e pavimentazioni stradali.

Di fatto il titolare, che avrebbe dovuto accedere all’area solo per eseguire quanto disposto dalla magistratura, ossia procedere a rimuovere i rifiuti già presenti, ha approfittato di tale autorizzazione per far giungere decine di camion di macerie e commercializzarle unitamente a quelle da smaltire obbligatoriamente.

IL SINDACO

La notizia è stata diffusa oggi, 24 febbraio. Finora l’informazione no era stata condivisa ufficialmente neanche con l’Amministarzione comunale. Su questa base, nell’assenza di una comunicazione ufficiale rispetto all’impianto, il sindaco Mauro Capitanio ha commentato la notizia in linea generica: “Questa è una vicenda molto grave perchè quello che emerge è una totale mancanza di rispetto delle istituzioni aggravata dal fatto che ci sono già in essere disposizioni della magistratura. Sequestro in corso, mancanza delle autorizzazioni, violazione dei sigilli sono cose molto gravi, senza contare che il tema della gestione dei rifiuti è già di per sé molto serio”.