Beccato con droga e due lame, “inventa” diversi domicili per sfuggire alla perquisizione della Polizia

Il 23enne non aveva alcuna intenzione di dichiarare il proprio domicilio e, per tale motivo, è stato accompagnato presso gli Uffici della Questura di Monza e della Brianza
Ancora controlli negli scali ferroviari brianzoli. Gli Agenti della Polizia di Stato, insieme ai colleghi della Polfer di Monza e del Compartimento polizia ferroviaria per la Lombardia, del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia e Piemonte e delle Polizie Locali, hanno passato al setaccio le stazioni di Seregno, Cesano Maderno, Seveso ed Arcore, nelle fasce orarie pomeridiane di maggiore pendolarismo ed affluenza di gruppi di giovani.
Durante i controlli che si sono svolti nei Comuni di Arcore e Seregno sono state identificate 299 persone (172 delle quali comprese tra i 14 e i 18 anni), di cui 38 con precedenti di polizia per reati predatori, reati contro la persona, spaccio di sostanze stupefacenti e altro.
Fermato un cittadino italiano 23enne, con precedenti specifici per droga e per detenzione armi, che al momento dell’accertamento da parte degli operatori di Polizia aveva un atteggiamento particolarmente insofferente. Sottoposto a perquisizione, all’interno del marsupio che portava a tracolla, gli agenti hanno trovato un porta lame da taglierino con nell’interno due lame d’acciaio, nonché un barattolino di plastica con all’interno 0.86 grammi di cannabis.
Alla luce di quanto rinvenuto, gli agenti della Polizia di Stato hanno così deciso perquisire anche casa sua, ma il 23enne ha indicato come proprio domicilio dapprima un’abitazione a Meda, dove risiedeva la sorella la quale però avrebbe riferito che il fratello non viveva più a quell’indirizzo da circa tre anni; successivamente avrebbe accennato a due appartamenti a Lissone, ma anche qui gli occupanti avrebbero dichiarato che il giovane non si vedeva da più di un anno.
Insomma il 23enne non aveva alcuna intenzione di dichiarare il proprio domicilio e, per tale motivo, è stato accompagnato presso gli Uffici della Questura di Monza e della Brianza e denunciato per il reato di false dichiarazioni sull’identità o sulle qualità personali, nonché per porto d’armi od oggetti atti ad offendere, per le lame in acciaio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Analoghi servizi continueranno nei prossimi giorni.