Economia

“Da Superbonus a Supermalus” le critiche dall’Ordine degli Architetti di Monza e Brianza

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Michela Locati, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Monza e della Brianza

L’Ordine degli Architetti Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori della Provincia di Monza e Brianza, attraverso un comunicato stampa a firma della presidente Michela Locati, critica fortemente la recente decisione del Governo rispetto al Superbonus.

“Sulla questione bonus emerge chiaro il concetto che la politica, quando prende posizione rispetto a situazioni che non è in grado di valutare correttamente, come la potenzialità di crescita economica da sempre legata alla filiera delle costruzioni, è destinata ad incorrere in errori clamorosi. Due anni di continui correttivi della norma ci hanno costretti a veri e propri salti mortali per adeguarci, per rispettare tempi di esecuzione troppo brevi, per fare i conti con il costante aumento dei prezzi, legato non solo alla situazione energetica attuale ma anche allo squilibrio tra domanda e offerta.

Mi ero già espressa pubblicamente dicendo che il superbonus non sarebbe stato la panacea di tutti i mali che affliggono il nostro settore e che la legge necessitava di aggiustamenti e sanzioni in presenza di comportamenti non corretti, ma è inaccettabile subire ancora una volta la decisione repentina assunta dal Governo di cambiare nuovamente le regole, sempre senza alcun confronto con la rete delle professioni,

Impedire di ricorrere allo sconto in fattura e vietare alle pubbliche amministrazioni di acquistare i crediti fiscali, mette a repentaglio migliaia di imprese e posti di lavoro. Sancisce di fatto l’abbandono di moltissimi progetti di riqualificazione, soprattutto in caso di committenti con ridotta capienza fiscale, i quali non possono permettersi il rischio di impegni economici gravosi per migliorare le proprie abitazioni.

I professionisti hanno operato con trasparenza e correttezza, spesso assumendosi responsabilità anche maggiori del dovuto. Si sono ritrovati in balia di almeno venti modifiche delle norme e di richieste sempre più stravaganti e contraddittorie. Si ritrovano ora ad operare in modo limitato senza poter garantire il raggiungimento di quegli obiettivi di risparmio e di autonomia energetica che la politica ha dichiarato di voler perseguire.

Risulta del tutto inaccettabile il mancato ascolto delle diverse associazioni di categoria che da tempo chiedono soluzioni risolutive una volta per tutte.

Gli architetti sono disponibili a un confronto per addivenire a un quadro di regole chiare e stabili che riattivino, rivedendoli nelle loro criticità, i meccanismi virtuosi innescati dai bonus”.

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