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Desio: “Il vecchio deposito Atm diventi un museo”

2 febbraio 2023 | 17:11
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Desio: “Il vecchio deposito Atm diventi un museo”
L'ingegnere Gabriele Dell'Oglio al deposito Atm di Varedo

Il progetto è dell’ingegnere di origini pugliesi Gabriele dell’Oglio, appassionato di trasporti, che propone di salvare il vecchio deposito abbandonato e di trasformarlo in un museo.

Trasformare il vecchio deposito dei tram di Desio in un museo. Mentre si discute della nuova metrotranvia, i cui lavori partiranno il prossimo mese, c’è chi pensa a come salvare il  deposito abbandonato dell’Atm e fare in modo che da area degradata diventi un luogo di attrazione. L’idea è dell’ingegnere Gabriele dell’Oglio, appassionato di trasporti. Anche se non è mai stato a Desio, dell’Oglio si è documentato in modo molto approfondito sul deposito di corso Italia. E dalla Puglia, dove abita da parecchi anni dopo aver vissuto a Milano, ha lanciato la sua idea sui social, in particolare nel forum  “Skyscrapercity” per appassionati di urbanistica, architettura e mobilità  e nel  gruppo Facebook “I tram di Milano”, che gestisce,  con oltre 21 mila iscritti. Gli amici del blog “UrbanLife” hanno anche realizzato delle immagini per ipotizzare l’aspetto del futuro museo. “Non è ancora un progetto vero e proprio – racconta l’ingegnere dell’Oglio – Manca, per esempio, la stima dei costi. Ma spero che serva per stimolare Atm ad occuparsene”.

futuro museo atm desio

Il progetto prevede  il restauro di alcuni edifici già presenti nell’area di oltre 30 mila metri quadrati, come la palazzina centenaria per uffici situata all’ingresso e i capannoni. A questi, si aggiungerebbero due padiglioni per ospitare i tram, i bus e le metropolitane. “Potrebbero essere ospitati 15 mezzi urbani e 15 extraurbani, oltre a 3 mezzi della metropolitana” spiega dell’Oglio, che ha già in mente i particolari del suo progetto. “Immagino anche uno spazio per l’archivio fotografico e una sezione dedicata alla modellistica”.

La passione per i trasporti e le “passeggiate archeotranviarie”

Ispirandosi ad altre realtà come il museo nazionale ferroviario di Pietrarsa a Napoli, l’ingegnere pugliese ha quindi ipotizzato il museo di Desio, un sogno per molti appassionati di trasporti come lui, molto attivo nelle discussioni nei forum specializzati e sui blog. “Pur vivendo in Puglia – spiega – almeno due volte all’anno torno a Milano e nell’occasione organizzo quelle che chiamo passeggiate archeotranviarie ovvero tour di alcune ore dove illustro percorsi e linee abbandonati, ma di cui restano visibili almeno parzialmente i binari” . L’ingegnere nel corso degli anni  ha raccolto molte informazioni sul deposito desiano ed è anche riuscito ad inserirlo nell’elenco dei luoghi del cuore del Fai del 2022.

La valorizzazione dei vecchi tram

Nel deposito di Desio, tra la vegetazione che cresce selvaggia, si trovano i vecchi tram abbandonati. “Sono tutti tram dall’elevato valore storico, i più vecchi sono del 1926 e i più recenti del 1953. Sarebbe gran cosa che venissero salvati almeno quelli dal valore storico elevato, come la Littorina 114 del 1935 che in quell’anno raggiunse i 100 km/h lungo viale Monza a Milano, stabilendo il record di velocità italiana per i tram” scrivono gli esperti di Urbanlife. Lo spazio, di proprietà dell’Atm, è sottoposto al vincolo della Sovrintendenza.