Verso le elezioni regionali

Federico Romani, il mio impegno per una Lombardia veloce e inclusiva

Domande e risposte con il candidato di Fratelli d'Italia alle elezioni regionali: ecco le sue priorità, per la Lombardia e per la Brianza.


Ci racconta chi è Federico Romani?
Un papà, uno sportivo e un politico che ama vivere tra la gente, ascoltarne i bisogni e impegnarsi per trovare soluzioni veloci ed efficaci. Amo lo sport e sono un appassionato di calcio. Con il Monza quest’anno la soddisfazione è massima!

Come sta andando la campagna elettorale?

Sto girando ogni centimetro del nostro territorio e c’è molto entusiasmo verso Fratelli d’Italia. Si stanno aprendo nuovi circoli, ultimo quello di Verano Brianza, il primo in Italia intitolato a “Giorgia Meloni”, e anche al Comitato Elettorale stiamo incontrando e ascoltando centinaia di persone. Detto questo, la risposta la sapremo nella serata del 13 febbraio.

C’è qualcosa che la preoccupa?

L’astensionismo. Spero che tutti i lombardi comprendano quanto questa competizione elettorale sia determinante per il futuro della regione. Vorrei lanciare un appello, in particolare a chi non ha votato alle ultime elezioni o a chi è ormai lontano e disamorato della politica e ai giovani: non votare significa accettare che altri decidano per te!

Perché gli elettori di Monza e Brianza dovrebbero votare FDI?

FDI è oggi il primo partito d’Italia e guida la coalizione di centrodestra. Un elettore su 3 anche in Lombardia ha già votato per FDI, lo scorso 25 settembre, riconoscendosi nel nostro programma elettorale. A 100 giorni dalla sua costituzione, il Governo di Giorgia Meloni è già riuscito a gestire con coraggio, competenza e tempestività una fase difficilissima. Votare FDI significa creare continuità, anche a livello regionale, all’azione del Governo nazionale e accelerare la ripresa.

E perché dovrebbe scrivere Romani sulla scheda elettorale?

Per far atterrare sul territorio i progetti europei e nazionali servono amministratori capaci di costruire sinergie tra Roma, la Lombardia, le sue province e i suoi comuni. Non basta destinare le risorse alle Regioni, occorre saperle inquadrare nei contesti. Chiedo agli elettori di votarmi perché sono pronto a farlo.

Nella legge di bilancio di Regione Lombardia ci sono stati diversi interventi a sua firma per un valore di oltre 500.000 euro per supportare in diversi ambiti, dall’istruzione, allo sport, al risparmio energetico e alla messa in sicurezza di infrastrutture, come strade e ponti. Qual è il metodo, la ricetta per rendere vincenti le collaborazioni con le amministrazioni locali?

Direi che ci sono tre parole chiave essenziali: ascolto, ascolto e ascolto. “Esserci, sempre” è lo slogan della mia campagna elettorale e credo mi rappresenti al 100%. Presenza e pazienza sono i due punti cardine del mio rapporto con le persone e questo mi consente di identificare i problemi e le opportunità e di individuare poi le soluzioni.

Su che temi si impegnerà in particolare se sarà eletto?

I 6 punti cardine del mio programma saranno sanità, infrastrutture, trasporti, transizione ecologica, politiche per la famiglia, persone fragili e anziani, lavoro e imprese. Partiamo dalla sanità: da migliorare, non da radere al suolo come chiede Maiorino. Siamo un’eccellenza europea anche grazie alla sanità privata convenzionata e a strutture come IEO, Humanitas, che lavorano con la stessa qualità ed efficienza degli ospedali pubblici. Serve una sanità a portata di tutti e a misura dei cittadini. Bisogna agire sulle criticità, come le liste d’attesa e i pochi medici di base, ma rifiuto la narrazione di una certa politica che dice sempre “no” o demonizza il privato. Per agire sulla sanità serve investire: una delle mie proposte è un piano di assunzione di 10 mila medici. Come sapete la spesa per la sanità rappresenta una fetta grande del bilancio di Regione, quasi l’80%, eppure ancora non è sufficiente. Stesso discorso per le infrastrutture: dobbiamo smetterla con la politica dei no. Penso a Pedemontana, che è un’opera strategica per il territorio. Sui trasporti, invece, bisogna continuare il filone di investimenti iniziato dalla giunta Fontana.
C’è poi il grande tema ambiente: i fondi del PNRR ci spingono verso la sfida green che di fatto già stiamo vivendo.

Occorre poi stare vicini alle imprese e alle persone!

Lombardi e brianzoli hanno dimostrato un’eccezionale capacità di resilienza e, in particolare a livello industriale, siamo già tornati ai livelli pre-crisi.
Adesso occorre che anche gli altri comparti riprendano fiato, superando le violente turbolenze che il conflitto ucraino ha prodotto soprattutto in materia di costi energetici. Il commercio, le piccole e medie imprese, gli artigiani, i professionisti, sono pronti a ripartire con slancio e Regione Lombardia deve essere al loro fianco. In questi anni ho ascoltato le esigenze degli imprenditori, i bisogni delle famiglie e i problemi di chi fatica ad arrivare a fine mese. Gli anziani, le persone più fragili, chi ha perso il lavoro, persone orgogliose che vanno aiutate affinché nessuno di loro resti indietro.

Siamo in ritardo su Milano-Cortina 26?

Regione Lombardia nei prossimi 5 anni sarà chiamata a gestire sfide straordinarie e con le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 26 diventerà l’immagine dell’Italia nel mondo: dobbiamo accelerare per essere perfetti. Partiamo da un livello molto elevato in termini di qualità dei nostri impianti sportivi e di esperienza e competenza nella gestione manageriale. Occorre migliorare i trasporti locali, le infrastrutture stradali e i collegamenti tra i principali aeroporti.

Tornando alla provincia di Monza e Brianza, ci fa un’agenda delle priorità?

Dobbiamo lavorare sulla sanità assicurando a ogni cittadino lombardo il proprio medico di base. Le soluzioni ci sono, destinando le risorse necessarie. Vanno abbattute le liste d’attesa e potenziata la sinergia tra le strutture pubbliche e private. Il San Gerardo, da poco IRCSS, sarà un Hub strategico ma deve cambiare la cultura che da ospedale-centrica deve diventare territoriale e vicina ai cittadini. Digitalizzazione e telemedicina saranno gli strumenti che consentiranno di centrare questi obiettivi. Trasporti e metropolitana devono consentirci di raggiungere Milano più velocemente. Occorre rilanciare anche la vocazione turistico-culturale della nostra provincia, partendo dagli eventi sportivi e musicali, valorizzando la Villa Reale e riportando Monza e la Brianza nel circuito dei grandi eventi anche internazionali.

Per Federico Romani la Lombardia è?

È casa mia. Una Regione solidale, inclusiva e forte in cui ci sono opportunità per tutti e che ha sempre fatto da motrice per l’Italia e l’Europa e che adesso deve tornare a correre. In bocca al lupo!

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