Flavio Fumagalli: il kickboxer di Concorezzo alla conquista dell’Italia

Il ventitreenne concorezzese combatte nella categoria 81 kg per la società M.T.C di Cologno Monzese.
Concorezzo. A volte si dice che la vita è un ring, quel luogo dove ottieni ciò che vuoi solo grazie a impegno e fatica, quel luogo che a volte diventa l’occasione per riscattarsi. E questo è quello che è successo a Flavio Fumagalli, concorezzese doc classe 1999, promessa italiana della Kickboxing che sabato 4 febbraio proverà a conquistare il titolo nazionale.
“Ho iniziato a fare pugilato quando avevo 13 anni come valvola di sfogo – spiega Flavio –. Con il tempo mi sono un po’ perso ma poi ho conosciuto il mio maestro attuale, Mauro Tancredi, che mi ha rimesso in pista e da allora ho iniziato a prendere seriamente la cosa. A Mario devo tanto, per me è un fratello, mi ha dato una mano non sono nel kickboxing.”

E adesso per il giovane concorezzese l’occasione della vita, quelle che alimentano la vita di uno sportivo. Come detto sopra, sabato 4 febbraio infatti al PalaLaserra di Rozzano Flavio scenderà sul ring per quello che sarà, per il momento, il match più importante della sua carriera: la sfida che decreterà il titolo di campione italiano 81 kg. A contenderlo Emanuele Lulaj.
Per prepararsi al meglio Fumagalli si allena sei giorni su sette. Fuori dalla palestra fa l’idraulico ma nulla si può mettere tra lui e la sua passione. Ogni sera infatti, dopo il lavoro non c’è scusa che tenga: ad aspettarlo ci sono sempre i suoi guantoni e i suoi sogni.
“Lo sport mi ha dato la disciplina e l’ambizione di eccellere in qualcosa, di fare qualcosa di bello e importante soprattutto per me – continua l’atleta -. Questi sport sono visti in malo modo ma la realtà è un’altra. Possono essere di grande aiuto per i ragazzi che hanno dei problemi come li ho avuti io.”

Flavio ha già ottenuto diversi successi ma non ha intenzione di fermarsi. “Vivere solo di sport combattendo e arrivare nei migliori circuiti italiani sarebbe un sogno. Penso di avere le capacità ma il talento non basta: la differenza la fa la costanza e l’impegno quotidiano” conclude.
E ai giovani che si trovano in difficoltà come successo a lui dice: “trovate qualcosa che vi faccia stare bene, che vi distolga dai pensieri e credete in voi senza farvi condizionare da niente e nessuno.”