Nel mondo si celebra la Giornata delle zone umide, ma ad Arcore Pedemontana asfalterà il laghetto

Il bacino artificiale nei boschi di Bernate è popolato da diverse specie ma è troppo vicino al tracciato dell’autostrada per sopravvivere al cantiere.
Si è celebrata questa settimana, in tutto il mondo, la Giornata mondiale delle Zone Umide, World Wetlands Day (2 febbraio). Lagune, stagni, laghi, paludi, risorgive sono aree chiave per la biodiversità “e, cosa meno nota – informa il sito istituzionale del WWF – anche per la nostra sopravvivenza. Sono importanti riserve idriche e ci aiutano a difenderci da eventi meteo estremi come alluvioni e siccità”.
Nella provincia di Monza e Brianza questi elementi sono sempre più rari, complici l’intensa urbanizzazione e la siccità. E oggi, con la prospettiva Pedemontana, la situazione non può che peggiorare. A perire sotto il cantiere della tratta locale dell’arteria sarà, tra le altre cose, il laghetto di Bernate, un piccolo bacino di origine artificiale che non tutti conoscono, raggiungibile dalla via Del Roccolo. Intorno a questa zona umida, diventata un’area naturalistica discretamente popolata, sono state organizzate negli ultimi anni diverse iniziative ambientaliste.
LEGAMBIENTE
Tra i protagonisti di attività , Filippo Sala, medico trentenne che da anni contesta il progetto di Pedemontana, a causa dello scempio ambientale destinata a portare nei Boschi di Bernate (e non solo). “Il laghetto è stato uno dei primi elementi sui quali abbiamo provato a puntare l’attenzione – racconta il volontario di Legambiente Usmate e Associazione Colli Briantei – anche perchè è popolato da diverse specie che si modificano nel tempo. In passato sembra vi abitasse anche la specie del tritone crestato. Oggi di certo ci sono rane e rospi e altri organismi legati a questo tipo di ambiente. Senza contare la vegetazione che prende piede sul terreno argilloso, come le canne e la tifa. Ma al di là delle singole specie, è proprio l’ambiente in sè a costituire un valore naturalistico”.

Il volontario spiega che zone di questo tipo sono sempre più rare sul nostro territorio e che le moderne vasche volano, popolate e concepite con ambienti naturali, hanno valore decisamente più contenuto perché meno consolidate nel tempo. Nei boschi di Bernate la Convenzione di Ramsar, quella che nel 1971 ha dato origine alla Giornata internazionale delle Zone Umide, potrà essere celebrata ancora per poco, se il progetto di Pedemontana andrà in porto. Poi arriveranno le ruspe e i mezzi pesanti e il laghetto, poco distante dal tracciato dell’arteria, sarà plausibilmente rimosso perché coinvolto nell’area di cantiere.
INIZIATIVE
Fino ad allora Legambiente continuerà a prendersi cura dei boschi della zona. Proprio alle zone umide è dedicata la prossima iniziativa della sezione di Usmate Velate: domenica mattina, 5 febbraio, appuntamento nel Bosco della Cassinetta di Usmate con i volontari, per dedicarsi agli stagni artificiali dell’area.