Mezzago, sindacati in agitazione per il licenziamento alla Flowserve: “Inaccettabile in un’azienda di 200 dipendenti”

2 febbraio 2023 | 09:26
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Sciopero e assemblea dei lavoratori per chiedere il reintegro della collega licenziata dopo 20 anni per “soppressione della mansione”

Non si ferma l’agitazione sindacale all’azienda meccanica Flowserve di Mezzago, la sede brianzola di una multinazionale americana specializzata in pompe e valvole idrauliche dove la scorsa settimana è stata licenziata una lavoratrice con più di 20 anni di servizio. Una decisione dell’azienda giustificata dalla soppressione della mansione a cui era assegnata la dipendente quindi “formalmente è un licenziamento per giustificato motivo ma – protestano i sindacati – è inaccettabile che una realtà produttiva con 200 dipendenti solo nel nostro territorio non abbia trovato il modo di ricollocare la lavoratrice in un’altra attività”.

Contro il licenziamento è stato fatto lunedì mattina uno sciopero di un’ora nella sede Flowserve di Mezzago mentre martedì pomeriggio, davanti alla portineria dell’azienda, le rappresentanze sindacali di Monza e Brianza di Fiom Cgil e Fim Cisl, con l’Rsu Flowserve Valbart, Limitorque , Qrc hanno organizzato un’assemblea dei lavoratori a cui hanno aderito decine di colleghi.

Flowserve mb

“Siamo ancora di fronte a una multinazionale che, a fronte di una propria riorganizzazione e spostando attività dai propri stabilimenti italiani verso service esterni, ha creato degli esuberi di personale – spiega Adriana Geppert, delegata Fiom Cgil di Monza e Brianza – Per noi non è accettabile, come non lo è il licenziamento della lavoratrice della sede di Mezzago che rientra in una società che ha come organico in Italia oltre 700 dipendenti. Chiediamo che la lavoratrice possa essere ricollocata all’interno del gruppo attraverso la sospensione della procedura di licenziamento e la conseguente reintegra nel posto di lavoro”.

Le rappresentanze sindacali attendono una risposta da parte dell’azienda e annunciano che se non si troverà un punto di accordo per il reintegro della lavoratrice licenziata saranno organizzate ulteriori iniziative di protesta.

Contattata l’azienda ci siamo resi disponili ad accogliere una replica sul nostro giornale.