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Arrestati 4 baby pusher: sotto la sella del motorino droga e un taser

22 febbraio 2023 | 07:06
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Arrestati 4 baby pusher: sotto la sella del motorino droga e un taser
La droga sequestrata

Giovanissimi, ma già esperti, sono stati trovati in possesso di quasi 400 grammi di hashish, un bilancino e un taser

Sono di Arcore, Usmate Velate e Vimercate, i 4 baby pusher di 16 e 17 anni arrestati dai Carabinieri alla stazione di Arcore. Giovanissimi, ma già esperti, sono stati trovati in possesso di quasi 400 grammi di hashish, un bilancino e un taser.  I militari della Sezione Radiomobile della Compagnia di Monza, sono intervenuti nei confronti di 4 minorenni sospetti, notati mentre erano intenti a prelevare degli involucri dal sottosella di un vecchio scooter. A nulla è valso il tentativo di darsi alla fuga per far perdere le proprie tracce. Mentre tre sono entrati in un locale etnico della zona, il quarto è scappato nella direzione opposta. Giunti all’interno di quell’esercizio commerciale, gli uomini dell’Arma hanno bloccato i tre ragazzini sull’uscio del bagno, recuperando i pacchetti ha avevano provato ad occultare fuori dalla finestra e risultati essere tre panetti di hashish di 100 grammi l’uno.

Il quarto complice, invece, è  stato fermato dall’altro equipaggio intervenuto nel frattempo. Le successive perquisizioni domiciliari, hanno poi permesso di recuperare  nelle abitazioni di tre di loro un altro etto di hashish, mentre il quarto aveva un bilancino di precisione e un teaser.

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Al termine delle formalità di rito, i quattro giovani (due di 16 e due di 17 anni) sono stati dichiarati in stato d’arresto dai Carabinieri di Monza per detenzione di stupefacente ai fini di spaccio, venendo condotti presso il C.P.A. di Torino, come disposto dalla Procura dei Minori di Milano.

Nel convalidare l’arresto, il G.I.P. presso il Tribunale dei Minorenni di Milano ha così argomentato: _“[…] I fatti addebitati ai minori sono gravi: gli indagati si sono resi responsabili di un reato grave, indicativo dell’esistenza in capo a loro di un’attività di spaccio organizzata e molto probabilmente non occasionale avuto riguardo al quantitativo di sostanza rinvenuta”._

Lo stupefacente, sequestrato in attesa delle rituali analisi di laboratorio, sarebbe stato destinato alla cessione a terzi, come ammesso da uno degli indagati in sede di interrogatorio di garanzia e sul mercato avrebbe fruttato all’incirca 4.000 €.