La questione

Monza, Buon Pastore: il vincolo resta, ma il Comune “corregge” il Comitato

Il Consiglio di Stato respinge il ricorso presentato dalla proprietà, la Bp Real Estate. Mentre si discute sul progetto edilizio, l'assessore Lamperti risponde su responsabilità e intenzioni dell'amministrazione.


Monza. Era una notizia attesa, forse quasi scontata. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato da BP Real Estate srl contro il Ministero per i Beni e le Attività Culturali confermando la validità del vincolo posto dalla Soprintendenza l’8 febbraio 2005 sull’area Buon Pastore, storica zona monumentale e verde di circa 28mila metri quadrati, l’ultima rimasta a due passi dal centro di Monza.

Le decisione del Consiglio di Stato, che conferma la sentenza del Tar del 2018 già avversa al ricorso presentato dall’attuale proprietà privata che nel 2005 ha acquistato il Buon Pastore dalla congregazione delle suore di Nostra Signora di Carità del Buon Pastore, a cui apparteneva la fondatrice dell’Istituto religioso, Giuseppina Milani, non è sicuramente l’ultima puntata di una vicenda già ricca di episodi tra progetti, ricorsi e petizioni dei cittadini.

A rendere la questione in un certo senso ancora più indecifrabile, mentre resta all’ordine del giorno la salvaguardia della settecentesca Villa Angela, dell’antica Villa Uboldi, della Chiesa panottica e degli altri edifici che fanno parte del complesso monumentale del Buon Pastore, circondato da oltre 20mila metri quadrati di Parco secolare, è il fatto che il Comitato pro Buon Pastore ‘Salviamo Villa Angela’ e il Comune di Monza sembrano avere una visione piuttosto diversa dell’attuale situazione e delle prospettive.

LA POSIZIONE DEI CITTADINI

Al centro c’è il progetto edilizio della Bp Real Estate, al quale la Soprintendenza ha dato parere preliminare favorevole, che prevede sull’area del Buon Pastore la costruzione di 3 palazzi tra i 29 e i 38 metri d’altezza, 2 nuovi passi carrai su via Pellettier e quasi 200 box in due piani interrati.

“Per quanto ci consta non esiste una norma che impedisca al Comune di rilasciare una licenza edilizia su di un’area sottoposta a vincolo – afferma l’ingegner Antonio Gatti, referente del Comitato Buon Pastore – inoltre il parere favorevole con prescrizioni al nuovo progetto con le tre torri, rilasciato dalla Soprintendenza ad agosto 2020, ha peggiorato la situazione, ed è per questa ragione che, insieme a Legambiente, abbiamo a suo tempo presentato ricorso al Tar per l’annullamento di questo parere”.

Antonio Gatti

Il potere decisionale è in mano all’amministrazione comunale che non avendo mai rilasciato alcuna licenza di costruzione può sempre, a salvaguardia di un bene storico ed in nome dell’interesse pubblico, impedire le costruzioni sull’area verde di pertinenza o meglio concordare con la proprietà un trasferimento di volumetrie, ovvero far costruire a BP Real Estate anche volumetrie superiori a quella previste su aree dismesse di proprietà comunale” aggiunge Gatti.

LA REPLICA DEL COMUNE

Se il Comitato Buon Pastore spinge su un intervento deciso di salvaguardia dell’area monumentale e verde vicina al centro storico di Monza da parte di Piazza Trento e Trieste, che in questo modo agirebbe “in nome del rispetto del programma elettorale che l’ha portata a vincere le elezioni”, l’amministrazione comunale prova a mettere i classici puntini sulle i.

“In primo luogo mi fa specie che il Comitato da un lato lotti per mantenere il vincolo della Soprintendenza, cosa su cui sono assolutamente d’accordo, e poi dall’altro faccia ricorso contro un parere preliminare favorevole al progetto della proprietà privata espresso dallo stesso ente” spiega l’assessore all’Urbanistica del Comune di Monza, Marco Lamperti.

Marco Lamperti

“Su questo punto vorrei anche chiarire che non è assolutamente vero, come ripetono da tempo gli esponenti del Comitato Buon Pastore, che Luca Rinaldi, ex Soprintendente Archeologia, belle Arti e Paesaggio della Lombardia Occidentale, fosse contrario all’attuale Piano sull’area e, anche per questo, sarebbe stato sostituito – continua – in realtà Rinaldi ha dettato le prime prescrizioni alla Bp Real Estate che ha poi partorito l’ultimo progetto edilizio“.

La ratio alla base della discussione in essere sul Buon Pastore, secondo l’esponente della Giunta Pilotto, è che “tutelare non vuol dire che un luogo non debba essere più toccato – afferma Lamperti – quindi bisogna andare, come avviene ovunque in Italia, verso una rigenerazione, che ha dei costi e sia nel rispetto del luogo. Il vincolo, comunque, può essere esercitato solo dalla Soprintendenza e quindi è questo ente, non certo il Comune, a poter eventualmente fare causa alla proprietà privata“.

LE PROSPETTIVE

Se questa è la cornice, il quadro che dipingerà il futuro dell’area del Buon Pastore, dove nei decenni passati alcuni edifici del complesso monumentale sono stati adibiti ad aule scolastiche di diversi istituti di Monza, in ultimo la succursale dell’Itc Mosè Bianchi, deve ancora essere terminato.

“Con la Bp Real Estate, a cui, a dispetto di quanto recentemente dichiarato dal Comitato di cittadini, farei attenzione a chiedere i danni visto che l’ammaloramento in particolare di Villa Angela era iniziato prima dell’acquisto, è in fase di negoziazione il Piano attuativo” spiega l’assessore all’Urbanistica del Comune di Monza.

“Con l’operatore privato, che sta effettuando dei lavori di manutenzione e dovrebbe occuparsi anche della bonifica di 2mila metri quadri del Parco, contaminati da idrocarburi, stiamo trattando la cessione all’amministrazione comunale della Chiesa panottica ristrutturata” annuncia Lamperti.

“Non sarà per 30 anni, come si è detto in giro, ma per sempre e con una destinazione culturale, che potrebbe essere una biblioteca civica – conclude l’assessore – anche il porticato e la parte soprastante devono essere messe a norma”.

 

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
leggi anche
La questione
Monza, area ex Buon Pastore in bilico: il Comitato sollecita il Comune
Monza
Monza, area Buon Pastore anno nuovo, problemi vecchi: Comitato e amministrazione a muso duro
Lettera
Area Buon Pastore: la lettera di un gruppo di cittadini
La questione
Monza, Buon Pastore: Comune e Italia Nostra dialogano, il Comitato attacca