Il Monza espugna Bologna e getta la maschera. Palladino: “Maturi per alzare l’asticella”

Un gol di Donati consente ai biancorossi di conquistare la quarta vittoria in trasferta, che vale il decimo posto in classifica e l’aggancio ai felsinei. Al termine della sfida mister Palladino carica i suoi: cambiano gli obiettivi stagionali?
Bologna – Continua il 2023 d’oro per il Calcio Monza. Una rete di Donati consente a Pessina e compagni di espugnare il “Dall’Ara”, inanellando l’ottavo risultato utile di fila e raggiungendo in classifica proprio la squadra di Thiago Motta, attualmente al decimo posto.
Oltre a tre punti pesantissimi per classifica e morale, questa 22° giornata lascia in eredità a tifosi e società biancorossa una importante consapevolezza: il Monza è pronto per traguardi più ambiziosi della salvezza, così come ha lasciato intendere anche il tecnico Raffaele Palladino nelle interviste concesse dopo il fischio finale.
I brianzoli hanno dimostrato di saper cambiare mentalità e modo di giocare, rinunciando al consueto atteggiamento propositivo e aggressivo per affrontare una sfida che – come da previsione – si è spostata decisamente sul piano fisico e dell’intensità.
La lettura di Raffaele Palladino ha dato i suoi frutti: un Monza quanto mai attento e grintoso ha deposto il fioretto e si è armato di sciabola, rispondendo colpo su colpo ai guizzi di Orsolini, alla muscolarità di Dominguez ed alle geometrie di Schouten. La grande applicazione di un Ciurria sempre più uomo ovunque, la fisicità di un Petagna incontenibile nell’azione del vantaggio e il mix di forza ed esperienza garantito da Izzo e Pablo Marì hanno fatto il resto, senza dimenticare Pessina e Di Gregorio, fondamentale nel finale di match.
Mister Thiago Motta mastica amaro: il suo Bologna avrebbe forse meritato il pareggio, considerando la mole di gioco sviluppata, ma l’impressione è che il livello delle due squadre – sia come interpreti che organizzazione – sia piuttosto simile. Forse l’unica differenza è proprio quella emersa nel pomeriggio: il Monza può cambiare volto, ha imparato anche ad adattarsi ad un avversario che l’ha chiamato ad una gara “sporca” e muscolare. Esame superato a pieni voti.
“Siamo maturi per alzare l’asticella” ha dichiarato Raffaele Palladino in sala stampa al termine della sfida. I tifosi sognano, e con loro anche Silvio Berlusconi e Adriano Galliani: il pensiero corre già a sabato prossimo, quando all’U-Power Stadium arriverà il Milan in quello che è il “derby del cuore” dei massimi dirigenti biancorossi.
LA CRONACA
Senza l’infortunato Carlos Augusto – fermato da un problema fisico durante la rifinitura di sabato – Raffaele Palladino sceglie di dirottare il mancino Ciurria a sinistra, inserendo Donati sul binario opposto. La mossa risulterà decisiva. In difesa, davanti a Di Gregorio, c’è Marlon con Pablo Marì e Izzo. In mediana riecco la coppia Sensi – Rovella, con Pessina chiamato a fare l’elastico tra il centrocampo e la linea d’attacco, dove Caprari spalleggia Petagna.
Il Bologna ha diverse assenza di peso: il capocannoniere Arnautovic è in panchina ed ha una ridotta autonomia, il sostituto Zirkzee è infortunato. Motta sceglie di schierare Ferguson come “falso 9”, preferendolo a Barrow e Soriano. In difesa Posch torna al centro con l’urugaiano Sosa, considerando le assenze dei titolari Lucumi e Soumaoro.
L’inizio di gara è caratterizzato dal grande intensità e fisicità: i felsinei si fanno preferire sul piano del palleggio, e firmano la prima occasione con Lykogiannis (colpo di testa sulla parte superiore della traversa, con Di Gregorio sulla traiettoria). Il Monza risponde con Caprari, che al 15’ va a terra in area dopo un contatto con Posch: l’arbitro fa proseguire, il contatto sembra minimo. Al 22’ prima Marlon mura Ferguson, poi Pablo Marì non abbocca alle finte di Orsolini. Passano 3’ e il Monza va in vantaggio: palla in verticale di Sensi per Petagna, che libera la sua progressione superando Posch e Skorupski, anche grazie a un rimpallo. La sfera arriva a Donati che da due passi non può sbagliare: Monza avanti e primo gol in biancorosso per il difensore che qualche mese fa era finito addirittura fuori rosa.
Il Bologna, colpito, fatica a reagire: al 36’ brividi per i tifosi brianzoli per un sospetto tocco di mano di Sensi in area di rigore. Dopo il check al VAR il debuttante arbitro Zuffelli fa proseguire. In pieno recupero il Monza si divora il raddoppio: Petagna liberato in contropiede cerca l’azione personale invece di appoggiare per il liberissimo Caprari.
Nella ripresa il Bologna torna in campo con maggiore determinazione: i felsinei si impossessano del pallino del gioco, e provano a schiacciare il Monza principalmente affidandosi agli spunti di Orsolini, ma Di Gregorio non viene praticamente mai impensierito. Il Monza si difende con ordine e freddezza, con Marì e Izzo che blindano la retroguardia. Motta tenta il tutto per tutto inserendo Arnautovic e Barrow, ma la reazione dei felsinei è tutta nell’iniziativa del solito Orsolini, che al 72’ conclude ampiamente a lato dopo un buon movimento con il mancino. L’ultima emozione arriva al sesto minuto di recupero: Di Gregorio fa suo un pallone in piena area piccola risolvendo una mischia che coinvolgeva almeno tre rossoblu e altrettanti difensori biancorossi.
IL TABELLINO
BOLOGNA-MONZA 0-1 (0-1)
Monza (3-4-2-1): Di Gregorio; Izzo, Pablo Marì, Marlon (34′ st Caldirola); Donati (12′ st Birindelli), Rovella, Sensi (12’st Machin), Ciurria; Pessina (34′ st Ranocchia), Caprari; Petagna (23′ st Mota Carvalho). All. Palladino. A disposizione: Cragno, Sorrentino, Antov, Carboni, Valoti, Barberis, Colpani, D’Alessandro, Gytkjaer.
Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Cambiaso, Posch, Sosa, Lykogiannis; Dominguez (31′ st Moro), Schouten (31′ st Medel); Orsolini, Aebischer (20′ st Arnautovic), Kyriakopoulos (20′ st Barrow); Ferguson. All. Thiago Motta. A disposizione: Bardi, Ravaglia, De Silvestri, Phyytia, Soriano.
Marcatore: 25′ Donati
Arbitro: Sig. Zaffelli di Udine (Bindoni-Pagliarini).
Ammoniti: Izzo (M), Marlon (M), Pessina (M), Arnautovic (B), Birindelli (M).