Monza, ex Lavatoio: la storia di un degrado che potrebbe vedere la fine

10 febbraio 2023 | 11:17
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Monza, ex Lavatoio: la storia di un degrado che potrebbe vedere la fine
Ex Lavatoio a Monza

C’è un futuro per l’ex Lavatoio di Monza? Pare di si. A far trapelare qualcosa è l’Assessore all’Urbanistica, Marco Lamperti

C’è un futuro per l’ex Lavatoio di Monza? Pare di si. A far trapelare qualcosa è l’Assessore all’Urbanistica, Marco Lamperti, che ha commentato: “Tra via Agnesi e via Marsala c’è un’area dismessa pubblica che va restituita alla Città con nuove utili funzioni. Ieri un sopralluogo e tante idee. A breve fondi e progetti”.
Sarà un’area polifunzionale al servizio del quartiere e delle associazioni. Sarà nel piano delle opere pubbliche nel 2024. Inizieremo a sistemare la parte che affaccia su via Agnesi” spiega ad MBNews l’assessore.
Quella dell’ex palazzina Bagno pubblici di via Marsala è una storia di lenta agonia. Tra gli edifici più suggestivi del capoluogo brianzolo, ed essa sono legati i ricordi di una città dagli stili di vita che non esistono più. L’ex Lavatoio oggi sta letteralmente cadendo a pezzi, un mattone dopo l’altro, e in passato ha visto diverse incursioni. Il cancello che si affaccia su via Marsala è stato infatti più volte sfondato e chiunque vi è potuto entrare indisturbato. La Polizia Locale in più di un’occasione è intervenuta per “ripulire” dal degrado ma il problema si era riproposto dopo poco.

LA STORIA

L’ex Lavatoio di via Marsala era una sorta di hammam dove fare bagno, doccia e lavare i vestiti. Frequentato fino agli anni Settanta da centinaia di persone senza servizi igienici privati in casa, lo stabile è una piccola testimonianza del Liberty lombardo. Era aperto da venerdì a domenica e farsi un bagno costava 150 lire, la doccia 100.

Realizzato ai primi del 900, risale più o meno negli stessi anni in cui fu costruito anche l’ex Macello comunale di via Procaccini, altra area completamente degradata e abbandonata a se stessa da decenni.

La superficie complessiva dell’immobile è di poco superiore a mille metri quadrati. Lo stabile davanti ospitava l’ingresso e l’abitazione del custode, docce e bagni. In mezzo il cortile, il magazzino e un grosso lavabo in granito.

L’ex Lavatoio ha smesso di funzionare nella prima metà degli anni Ottanta. Poi è stata sfruttata come sede di associazioni e per ospitare nei primi anni 2000 una mezza dozzina di ragazze strappate alla strada. Poi, sono calati silenzio e oblio.