Monza, ex Lavatoio: la storia di un degrado che potrebbe vedere la fine

C’è un futuro per l’ex Lavatoio di Monza? Pare di si. A far trapelare qualcosa è l’Assessore all’Urbanistica, Marco Lamperti
LA STORIA
L’ex Lavatoio di via Marsala era una sorta di hammam dove fare bagno, doccia e lavare i vestiti. Frequentato fino agli anni Settanta da centinaia di persone senza servizi igienici privati in casa, lo stabile è una piccola testimonianza del Liberty lombardo. Era aperto da venerdì a domenica e farsi un bagno costava 150 lire, la doccia 100.
Realizzato ai primi del 900, risale più o meno negli stessi anni in cui fu costruito anche l’ex Macello comunale di via Procaccini, altra area completamente degradata e abbandonata a se stessa da decenni.
La superficie complessiva dell’immobile è di poco superiore a mille metri quadrati. Lo stabile davanti ospitava l’ingresso e l’abitazione del custode, docce e bagni. In mezzo il cortile, il magazzino e un grosso lavabo in granito.
L’ex Lavatoio ha smesso di funzionare nella prima metà degli anni Ottanta. Poi è stata sfruttata come sede di associazioni e per ospitare nei primi anni 2000 una mezza dozzina di ragazze strappate alla strada. Poi, sono calati silenzio e oblio.