“Operazione Icaro”, smantellata la centrale dello spaccio monzese: cessioni per mezzo milione di euro

Gli spacciatori avevano di fatto sottratto alla collettività il giardino pubblico di via Gramsci/via Artigianelli trasformandolo anche questa volta in una vera “piazza di spaccio”.
Maxi operazione anti droga della Polizia di Stato della Questura di Monza e della Brianza che, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Monza, sta eseguendo dalle ore 4.00 di oggi, giovedì 16 febbraio, una raffica di arresti e perquisizioni nei confronti dei componenti di un sodalizio composto da cittadini marocchini e nigeriani che nel centro di Monza, nel parchetto ricompreso tra la via Artigianelli e via Gramsci, avevano dato vita ad una vera e propria “centrale dello spaccio” di cocaina, hashish e marjuana.
Un centinaio gli agenti della Polizia di Stato diretti dalla Squadra Mobile della Questura di Monza, con il concorso della Squadra Mobile di Sondrio, degli equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine di Milano, Torino, Firenze e Perugia e di unità cinofile Antidroga della Polizia di Stato, stanno eseguendo 13 misure cautelari, di cui 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere, e 5 divieti di dimora nel comune di Monza, provvedimenti disposti dal G.I.P. del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica di Monza, oltre a perquisizioni e sequestri.

L’INDAGINE
L’indagine della Squadra Mobile della Questura di Monza, denominata “Icaro” è stata avviata nel gennaio 2022 ed ha consentito di delineare l’esistenza di un ben articolato sodalizio marocchino-nigeriano, molti dei quali richiedenti asilo, che avevano impiantato nel centro città una fiorente attività di spaccio di cocaina, hashish e marjuana, così come documentato dalle riprese delle telecamere della polizia scientifica posizionate in prossimità delle panchine e dalle intercettazioni telefoniche tra gli stessi spacciatori ed i clienti.
Gli spacciatori avevano di fatto sottratto alla collettività il giardino pubblico di via Gramsci/via Artigianelli trasformandolo anche questa volta in una vera “piazza di spaccio”. Sul giardino pubblico, infatti, gli indagati esercitavano un vero e proprio controllo del territorio, presidiandolo ogni giorno almeno in 20, bivaccando sui giochi per i bambini installati all’interno, monitorandone gli accessi e, all’occorrenza, usando anche una spregiudicata violenza per regolare i conti sia all’interno del gruppo, che con soggetti esterni, come testimoniato sia dai numerosi esposti presentati alle autorità dai residenti della zona, sia dai frequenti interventi delle pattuglie di polizia per episodi di ferimenti.

Il totale degli indagati dell’indagine “Icaro” ammonta a 17 soggetti, dei quali 8 destinatari di misura cautelare in carcere e 5 della misura cautelare del divieto di dimora nel territorio del comune di Monza: il procedimento si trova in fase di indagine preliminare e le responsabilità penali verranno accertate all’esito del giudizio. Sono 12 cittadini originari della Nigeria, quasi tutti richiedenti l’asilo politico e 5 del Marocco irregolari sul territorio nazionale che quotidianamente, partendo dai loro domicili di Monza, Camparada (MB), Concorezzo (MB), Lissone (MB), Villasanta (MB), Biassono (MB), Desio (MB), Cinisello Balsamo (MI), Ballabio (LC), Novara e Sondrio, si radunavano per spacciare nel giardino pubblico di via Artigianelli. A loro sono state contestate un totale di oltre 2500 tra cessioni e detenzioni di sostanze stupefacenti di varia natura che vanno dalla singola dose ad interi “panetti” di hashish, per un valore complessivo quantificabile in oltre mezzo milione di euro.
Nei confronti degli indagati richiedenti asilo, il Questore ha contestualmente attivato l’Ufficio Immigrazione per le proposte di revoca dello status di richiedenti asilo, presso le competenti Commissioni Territoriali. A margine dell’operazione di polizia sono stati rintracciati anche quattro cittadini gravati, a vario titolo, da precedenti di polizia, nei confronti dei quali è scattato il provvedimento di accompagnamento e collocamento disposto dal Questore ed eseguito a cura dei Poliziotti della Questura presso il CPR di Milano dove sono stati presi in consegna per il definitivo allontanamento dal territorio nazionale, grazie ai posti riservati e messi a disposizione dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale dell’Immigrazione.
Il Questore della Provincia Marco Odorisio ha sottolineato come “con questa operazione è stata data una doverosa risposta ai cittadini che hanno visto impiantarsi una vera centrale della droga a cielo aperto in un’area verde del centro cittadino, di fatto sottratta alla serena disponibilità e fruizione a favore delle persone. Ringrazio gli stessi cittadini che, in chiave di sicurezza partecipata, ci hanno costantemente segnalato e talvolta anche documentato quanto stava accadendo al parco di via Artigianelli dimostrando di possedere un ammirevole senso civico. Non ci fermeremo e proseguiremo nella costante attività di prevenzione ed anche giudiziaria, nella consapevolezza di dover dare quelle risposte quotidiane che il territorio e le comunità della provincia di Monza e della Brianza meritano”.