Daniele, l’ingegnere che nel tempo libero ripulisce Monza

1 febbraio 2023 | 18:39
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Daniele, l’ingegnere che nel tempo libero ripulisce Monza
Daniele Bosca, durante la raccolta effettuata domenica.

Quella di via Timavo non è una discarica a cielo aperto, ma la montagna accumulata dal Referente di Plastic Free e puntualmente segnalata al Comune.

Una discarica a cielo aperto in via Timavo… che inciviltà”. Ma questa volta c’è un perché dietro all’ennesimo cumulo di rifiuti indifferenziati accatastati per strada. E il perchè, paradossalmente, è un esempio di impegno civico. Sacchi e rifiuti misti segnalati con numerose foto sul gruppo Facebook Monza Segnalazioni sono infatti il frutto del lavoro di un giovane monzese che ha raccolto, pezzo per pezzo, la spazzatura abbandonata nella roggia che fuoriesce dal letto del Lambro, a poca distanza dal punto di accumulo. Obiettivo: ripulire una zona piena di sporcizia e facilitare il lavoro dell’impresa che si occupa di nettezza urbana.

IL VOLONTARIO

“Domenica avevo un’oretta di tempo e mi sono organizzato per questo servizio”, ha raccontato Daniele Bosca, 33enne originario dell’astigiano, monzese da 2 anni e mezzo. Laureato in Ingegneria per l’ambiente e territorio, occupato in una ditta che svolge monitoraggio delle acque anche in Brianza, è uno dei 5 referenti di Plastic Free della città. Ed è con questo ruolo che domenica si è armato di guanti e attrezzi per dedicare un po’ del suo tempo libero a quella che è ormai diventata la sua città.

IL PATTO CON IL COMUNE

“Con il Comune di Monza – ha spiegato come referente di Plastic Free – abbiamo siglato un patto di collaborazione. Non si concretizza solo con eventi organizzati insieme all’ente pubblico, ma anche con piccoli interventi volontari di pulizia del territorio, come quello che ho svolto io domenica. Indossiamo sempre la maglietta con il logo di Plastic Free per farci riconoscere”. E, magari, per conquistare alla buona causa qualche potenziale volontario. Questi interventi a spot, ha spiegato Bosca, possono partire su iniziativa dei referenti e coinvolgere eventualmente altri volontari.

LA SEGNALAZIONE

Il secondo step è la comunicazione dell’esito del servizio agli uffici comunali che, a loro volta, segnalano le coordinate alla società incaricata: “normalmente io comunico la posizione con gps, foto e informazioni generali sul materiale trovato -spiega il volontario-  oltre a una stima dei volumi, in modo che chi deve intervenire abbia un’idea precisa. In questo caso si trattava di circa 200 chili di rifiuti di diverso genere”. Il ritiro avviene poi abbastanza rapidamente, a volte in più riprese, ma indicativamente nell’arco di 2-3 giorni. Un prezioso aiuto, quello del giovane volontario, che potrebbe moltiplicare i buoni risultati con un coinvolgimento sempre più ampio di volontari.