Regionali, intervista al candidato Alessandro Corbetta (Lega): “Fontana? Un grande Presidente. Io in campo per sicurezza, trasporti e difesa del Made in Brianza”

Il capolista della Lega in Brianza racconta a MBnews l’ultima settimana della campagna elettorale. Ma anche quello che è stato il suo impegno in questi ultimi 5 anni in Regione e su cosa vorebbe ancora lavorare. Idee chiare e dice “il mio partito sta recuperando consensi”
Monza. Quando mancano pochi giorni al voto e si è impegnati in una campagna elettorale in prima persona bisogna essere pragmatici. Idee chiare, nette, senza giri di parole, ribadendo posizioni e convinzioni che hanno caratterizzato il proprio percorso politico e di militanza. Strada per strada, elettore per elettore. Così è per Alessandro Corbetta, capolista della lista della Lega in Brianza che corre per un secondo mandato in Regione Lombardia.
Ci crede, Corbetta. Nel suo candidato, Attilio Fontana, ma anche che la Lega possa fare un buon risultato, specialmente in Brianza. Eppure, le difficoltà non mancano, racconta in una intervista esclusiva per MBNews, ad esempio quelle legate al fatto che troppe poche persone sanno che il 12 e 13 febbraio i lombardi saremo chiamati alle urne per un voto, quello regionale, che si tiene una volta ogni 5 anni. E da qui parte la nostra intervista.
Corbetta, che aria sta respirando in questa campagna elettorale, di fatto velocissima?
Una campagna veloce ma molto impegnativa, in quanto prima di tutto bisogna informare e convincere gli elettori ad andare a votare domenica 12 e lunedì 13 febbraio. Alcuni ancora non sanno che fra pochi giorni ci saranno le elezioni regionali. La sensazione, stando in mezzo alla gente e volantinando nei mercati, è che la Lega stia recuperando posizioni e consenso rispetto alle ultime consultazioni.
Attilio Fontana è il vostro candidato Presidente. Perché reputa che sia la persona giusta per guidare regione Lombardia?
Fontana è la persona giusta perché ha già dimostrato, in questi cinque anni, di saper governare e di saper affrontare anche situazioni di estrema difficoltà come quelle vissute durante la pandemia. Fontana è il Presidente che ha avuto l’intuizione di mettere in campo un piano da 4 miliardi di euro, a favore degli Enti Locali, per far ripartire l’economia nella nostra regione. Di fatto ha anticipato sia lo Stato che l’Unione Europea che solo mesi dopo hanno varato il Pnrr. Fontana rappresenta inoltre una garanzia per quanto riguarda l’autonomia, un tema sul quale gli altri candidati governatori tergiversano o rappresentano forze politiche dichiaratamente contrarie.

Parliamo della sua ricandidatura. Quali sono i temi a lei più cari e che intende portare in Regione, in caso di elezione. Gliene chiedo tre.
La priorità è sicuramente la sanità con il rafforzamento della medicina territoriale e la forte riduzione delle liste d’attesa, anche tramite il potenziamento della telemedicina. Tra i temi che più mi stanno a cuore c’è sicuramente la sicurezza sui mezzi pubblici e nelle stazioni, favorendo la presenza di guardi giurate e polizia locale. Occorre poi proseguire con rapidità sulla realizzazione delle infrastrutture, mettendo a frutto la collaborazione e l’operatività che sta dimostrando il Ministro Matteo Salvini, a partire dalla metropolitana a Monza. I collegamenti viabilistici come la terza corsia sulla SS36, riattivare la tramvia Milano-Limbiate, progettare la metrotranvia Cologno – Vimercate, realizzare i sottopassi ferroviari a Seveso, Biassono e Meda e progettarli a Varedo e Villa Raverio. Continuerò infine a riservare una grande attenzione per la filiera enogastronomica del nostro territorio, con la valorizzazione dei prodotti tipici brianzoli e la promozione di percorsi turistici.

Lei è un giovane candidato, classe 1989, seppur con tanta esperienza. Quali sono le politiche che Regione deve mettere in pista per aiutare i giovani lombardi?
Sono convinto che la migliore assicurazione sociale sia un posto di lavoro e per avere la certezza di uno stipendio adeguato e la possibilità di programmare la propria vita è necessario imparare un mestiere. La Lombardia è già la prima regione in Italia per quanto riguarda la formazione professionale e dobbiamo continuare su questa strada implementando politiche che garantiscano ai giovani lombardi lo stesso futuro e le stesse opportunità che oggi a volte è possibile trovare all’estero. Occorrono inoltre politiche per favorire il volontariato tra i giovani, anche aumentando le risorse a sostegno di una misura che ho fortemente voluto e sostenuto nella passata consiliatura: quella della Leva Civica Lombarda.
Monza e la Brianza rappresentano una delle zone più produttive del Paese. Si stima una partita iva ogni 9 persone e un’impresa ogni 12 abitanti. Il tema del supporto alle attività e agli imprenditori è quindi uno dei più sentiti sul territorio, oggi forse più che mai vedendo le grandi difficoltà del 2022. Come la politica può rispondere alle istanze delle imprese e dei lavoratori?
I commercianti, gli artigiani, i piccoli e medi imprenditori non chiedono altro che poter lavorare in pace, senza il rischio concreto e quotidiano di dover soccombere a una tassazione esasperata e una burocrazia asfissiante. Meno tasse e meno burocrazia: nell’ultima legislatura siamo riusciti, tramite emendamenti che ho presentato in prima persona, a scontare del 15% il bollo auto per chi sceglie la domiciliazione bancaria e a garantire l’azzeramento dell’Irap per 3 anni a chi apre un’attività nei nostri centri storici. Dobbiamo continuare su questa strada, implementando queste misure. La Regione inoltre deve potenziare il sostegno agli investimenti per imprese ed attività economiche, semplificando e pubblicizzando di più i bandi. Dobbiamo aiutare le imprese a installare sui propri tetti impianti fotovoltaici e continuare il percorso verso l’autonomia energetica. Altro fattore importante è legato alle infrastrutture, che devono essere all’altezza dello spirito imprenditoriale del nostro territorio. Regione Lombardia ha stanziato, negli ultimi anni, centinaia di milioni per il sostegno alle imprese, con particolare attenzione all’innovazione tecnologica, e continuerà ad essere al fianco di chi vuole fare impresa, creando ricchezza e posti di lavoro.
Ha fiducia che il messaggio della Lega arrivi tra i suoi elettori? Per usare altre parole, pensa che alle urne le battaglie del suo partito troveranno riscontro positivo nel voto dei lombardi e dei brianzoli?
Sono fiducioso che il buongoverno della Lega, dimostrato in tanti anni dai nostri amministratori nazionali, regionali e locali, possa incontrare il favore dell’elettorato. Il buon inizio del nuovo governo di centrodestra e il ruolo centrale che sta svolgendo la Lega possono rappresentare fattori importanti anche per quanto riguarda il voto in Regione. Chi vuole l’autonomia sa che può contare solamente sulla forza e determinazione della Lega. La Lega è nata in Lombardia per difenderla e liberarla dal centralismo e dal peso dell’assistenzialismo. Solo una Lega forte potrà continuare a dare voce e degna rappresentanza alle milioni di persone che nell’ottobre 2017 si sono recate alle urne per chiedere l’autonomia della nostra regione.