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Sigilli ad un centro massaggi a “luci rosse”: un uomo preso a colpi di mannaia

16 febbraio 2023 | 07:46
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Sigilli ad un centro massaggi a “luci rosse”: un uomo preso a colpi di mannaia
Carabinieri di Desio

Tutti i proventi, sia dei massaggi che dei trattamenti extra, venivano incassati esclusivamente dal marito, titolare del centro. Insomma una vera e propria casa d’appuntamenti che poco aveva a che vedere con il wellness.

Un giro di prostituzione nascosto dentro le mura di un centro benessere. Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Desio hanno proceduto a sottoporre a sequestro preventivo un centro massaggi di Desio, risultato di proprietà di un cittadino 43enne di origini cinesi, già noto alle Forze dell’Ordine per reati contro la persona, prostituzione, falsità personale e ingresso e soggiorno illegale nel territorio italiano.

Le indagine sono partite ad ottobre 2022 quando i militari, a seguito di una richiesta telefonica sono intervenuti nel centro cittadino, dove era stata segnalata un’aggressione nei confronti di un giovane 22enne, originario del Kenya e residente nella bergamasca, violentemente picchiato e ferito in varie parti del corpo.

La vittima avrebbe raccontato che, nel corso della notte, aveva contattato una donna tramite un sito di incontri per consumare un rapporto sessuale. Previo pagamento anticipato della prestazione, l’aveva poi raggiunta all’interno di un centro massaggi da tempo divenuto “hot”.

Ma qualcosa era andato storto e l’uomo, dopo aver richiesto indietro i suoi soldi, era stato colpito prima dalla donna con un bastone, poi dal marito con una mannaia. Una “trasgressione” che gli era valsa una prognosi di 20 giorni per varie ferite e trauma cranico.

I Carabinieri erano così giunti alla coppia di origini cinesi la cui base logistica era appunto un centro massaggi non poco lontano. Nell’esercizio commerciale i militari avrebbero trovato i segni di un business basato sulla prostituzione: rendiconti e documenti, il bastone e la mannaia utilizzati dagli indagati – arrestati per lesioni personali aggravate in concorso e denunciati per violazioni in materia di immigrazione.

La donna 37enne, costretta da anni a vendersi tutti i giorni, fino a notte fonda, ad uomini prevalentemente di età avanzata, prevedeva un “trattamento aggiuntivo a luci rosse”, variabile dai 20 ai 50 euro a seconda della prestazione. Tutti i proventi, sia dei massaggi che dei trattamenti extra, venivano incassati esclusivamente dal marito, titolare del centro. Insomma una vera e propria casa d’appuntamenti che poco aveva a che vedere con il wellness.

La coppia, che dovrà rispondere di sfruttamento della prostituzione, è stata anche segnalata al Nucleo Ispettorato del Lavoro Carabinieri per ulteriori accertamenti connessi a presunte irregolarità lavorative.