Vigilia di Monza-Samp, Palladino: “Mettiamoci testa, è un match difficile”

Il tecnico biancorosso, nonostante gli ottimi risultati di questo inizio 2023, continua a parlare di obiettivo salvezza. I sogni di grandezza, anche della società, per il momento possono aspettare.
Monza. Predica l’umiltà di chi si sente ancora un alunno in mezzo a tanti professori. Raffaele Palladino si presenta in conferenza stampa alla vigilia del match tra Monza e Sampdoria, in programma domani, 6 febbraio, alle ore 20.45, con i modi e il sorriso intelligente di chi ha voglia di imparare, è consapevole dei propri mezzi e guarda con fiducia al futuro.
Tutti elementi che dovrà continuare ad avere anche la sua squadra. Che è definitivamente balzata agli onori della cronaca con la vittoria in trasferta allo Juventus Stadium nell’ultima giornata di campionato e ormai veleggia in una tranquilla metà classifica, a poco più di un passo dall’Europa.
Eppure, nonostante i 25 punti già conquistati, il quinto posto virtuale in classifica da quando in panchina c’è Palladino e il merito di essere l’unica squadra ancora imbattuta in questo 2023, l’immagine ufficiale che il Monza vuole dare di se stesso è di una squadra che pensa a volare basso.
“Il nostro scudetto è la salvezza – ripete, come un mantra, Palladino anche alla vigilia della partita contro la Sampdoria, penultima in classifica – dobbiamo pensare passo per passo, prendiamo tutto quello di buono che abbiamo fatto fino a qui e lo custodiamo, ma non dobbiamo farci distrarre dal nostro obiettivo, che è quello di riuscire a mantenere la serie A”.

I RISCHI DEL SUCCESSO
Domani, 6 febbraio, a vedere Monza-Samp all’U-Power Stadium, nonostante la giornata feriale e l’atteso freddo serale, ci saranno circa 2mila tifosi blucerchiatie, auspicabilmente, 10mila supporter biancorossi. Che, sulla carta, sperano in 3 punti piuttosto facili da incamerare.
“Non bisogna sottovalutare la Sampdoria, che è una squadra viva a cui, anche ultimamente, non sono girati bene alcuni risultati – afferma Palladino nei panni, ormai consueti, di “pompiere” – non voglio cali di tensione, nel calcio l’aspetto mentale è fondamentale”.
“Ho un gruppo di grandi uomini, siamo circondati da un bellissimo ambiente e percepiamo il calore dei tifosi, che anche in settimana sono venuti numerosi a vederci nell’allenamento a porte aperte – continua – dobbiamo essere bravi, però, a non distrarci e a crescere attraverso il lavoro quotidiano. Quello che verrà dopo lo vedremo di conseguenza”.
I COMPLIMENTI PERSONALI
La settimana che ci sta conducendo a Monza-Sampdoria è stata particolarmente positiva per mister Palladino. Che, in pochi giorni, ha raccolto una doppia investitura. Prima quella di Fabio Capello, che in un’intervista pubblicata sulla Gazzetta dello Sport, ha esaltato le sue qualità e ha rivisto nel giovane tecnico napoletano un suo possibile erede anche nella capacità e nel coraggio dell’accoppiata Berlusconi-Galliani di scoprire e lanciare, come era stato per lui, nuovi allenatori vincenti.
Poi la cena a Villa Gernetto con il patron Silvio Berlusconi. Che, oltre a sottolineare i risultati del Monza gestione Palladino, ha addirittura parlato di obiettivo scudetto per l’anno prossimo o quello successivo. “Ringrazio i colleghi e gli attestati di stima, ma io vado avanti per la mia strada – spiega il tecnico biancorosso – amo il mio lavoro e ho tanto da imparare. Cerco di crescere giorno dopo giorno”.

“So dove mi trovo e siamo tutti consapevoli che la società è molto ambiziosa – continua – per i prossimi anni tutto è possibile e toccherà a Berlusconi e Galliani fare scelte e prendere decisioni. In questo campionato noi dobbiamo essere bravi a conservare la serie A”.
I sogni, quelli davvero grandi ed importanti, per il momento possono aspettare. Meglio pensare al presente. Che è soleggiato, praticamente senza nuvole in cielo. I venti dell’ottimismo stanno conducendo la nave Monza rapidamente nel porto della salvezza. “Mi lascia tranquillo vedere che ognuno dei miei giocatori migliora – conclude Palladino, che ha esaltato anche le qualità di leadership di Armando Izzo – questo mi fa pensare che possiamo salire ancora di livello”.