Per la fine del mese il nuovo piano tariffario della sosta ad Arcore entrerà in funzione. Si attende solo che la società incaricata disponga sul suolo cittadino le sue colonnine, apparecchi che registreranno la sosta ed emetteranno gli adesivi degli abbonamneti. Da quest’anno, con la scadenza dell’appalto di gestione della coop Lo Sciame, l’Amministrazione comunale ha deciso di cambiare modalità di gestione e di passare a un semplice noleggio delle colonnine che costerà all’ente circa 20mila euro all’anno e gli lascerà gli introiti delle tariffe. Tariffe che, ha deciso l’amministrazione, sono state aggiornate al rialzo con due criteri differenti per le due zone: interscambio (dietro la stazione) e centro città. Il progetto di adeguamento è stato curato dall’assessore alla partita Pino Tozzi e dal comando di Polizia locale.
STAZIONE FERROVIARIA
Nella zona dietro la stazione, come era stato anticipato, i costi saranno più contenuti. “Abbiamo applicato solo un aggiornamento istat – ha spiegato il sindaco Maurizio Bono – che porta l’abbonamento annuale da 200 a 230 euro”. Discorso valido per gli arcoresi, ha precisato il primo cittadino, mentre chi arriva da fuori avrà un sovrapprezzo del 5% in più, “ci sembra giusto, considerato che i residenti pagano già le tasse in città”. Tasto dolente sarà il provvedimento che introduce la tariffa anche nella porzione di parcheggio, dietro la stazione, finora libero (quella che fronteggia il Lait Restaurant). Rimarrà free quello accanto al vecchio passaggio a livello di via Battisti.
IN CENTRO
Per quanto riguarda il centro invece, l’incremento è più rilevante. Gli abbaonamenti saranno disponibili solo nel numero limitato di 50 (gli stalli sono 216) e costeranno 350 euro all’anno. La sosta oraria avrà i primi 20 minuti gratuiti e poi costerà 30 centesimi ogni mezzora, 5 euro per tutta la giornata. Il sistema elettronico della colonnina garantrà la rotazione, considerato che si dovrà inserire la targa e non si potrà più andare e venire per prorogare il pagamento lasciando l’auto sul posto. “Questi campbiamenti sono stati introdotti dopo una serie di confronti con commercianti e comitati – ha detto Bono – per noi si tratta un po’ dlel’anno zero, per questo contiamo di fare un bilancio tra 7 mesi e valutare se correggere il tiro o confermare le nuove modalità”.
IL CASO BORGOLECCO
Intanto resta in stallo il caso del parcheggio Borgolecco di via Sant’Apollinare – Gilera, area privata d uso pubblico. I proventi della sosta sono sempre stati gestiti e trattenuti dal privato che ne è titolare (Borgolecco Iniziative). Con una convenzione che cita 99 anni di vigore. La giunta Bono ha dichiarato di non avere trovato agli atti documenti inequivocabili che giustificassero l’incameramento dei proventi da parte del privato e ha incappucciato i parchimetri di Borgolecco, introducendo la sosta gratuita in attesa di chiarimenti. Erano i primi giorni di gennaio. “Sto aspettando che il privato mi presenti tutti i documenti che ho chiesto – ha detto Bono – soprattutto sulle spese che hanno sostenuto per la realizzazione del parcheggio e sugli impegni con il Comune”. Ma il primo cittadino non ha nascosto che “di certo la convenzione non potrà essere garantita per 99 anni, significherebbe concedere un guadagno minimo di 450mila euro al privato, su un parcheggio ad uso pubblico”.
commenta