Costi

La stangata delle tariffe di sosta ad Arcore non piace al centrosinistra

Con gli aumenti, il parcheggio ad Arcore costa come le area di interscambio milanesi. Che però hanno la metropolitana connessa. I pendolari torneranno a intasare le tangenziali.

parcheggio stazione arcore
Le nuove strisce blu, nel parcheggio della stazione finora libero

La stangata delle tariffe di sosta nella zona stazione convincerà molti pendolari diretti a Milano a bidonare Arcore per parcheggiare l’auto in stazioni ugualmente care, ma più vicine alla metropoli. E così si disincentiva l’uso dei mezzi pubblici su ferro rimettendo i veicoli privati sulle tangenziali milanesi. Questa la posizione del centrosinistra di Arcore che boccia su tutti i fronti l’aumento del costo dei parcheggi che la giunta Bono ha deliberato. Entrerà in vigore ad aprile e interesserà sia gli stalli al servizio della stazione ferroviaria sia quelli del centro storico, con modalità differenti.

LA ZONA STAZIONE

Sotto accusa di Pd e colleghi c’è in particolare l’area di interscambio di via De Gasperi, zona cimitero, che perderà la parte a sosta libera e diventerà tutta a pagamento. “L’assenza di parcheggi gratuiti e contemporaneamente l’aumento delle tariffe renderà meno conveniente per i pendolari che vengono da fuori Arcore scegliere la nostra stazione – hanno detto il consigliere dem Michele Calloni e gli altri esponenti del centrosinistra cittadino – è una questione logica, se si pensa che le tariffe arcoresi saranno a quel punto uguali a quelle di stazioni grandi come Cologno e Gessate. Per spendere la stessa cifra in parcheggio, ai pendolari converrà scegliere quelle stazioni che sono anche dotate di metropolitana, con il significativo vantaggio di risparmiare il biglietto del treno. Questo va nella direzione opposta a quella della sostenibilità”.

 

I COSTI

Con l’aumento delle tariffe, il costo della sosta sul retro della stazione arriva a 4 euro per il giornaliero, 10 per il settimanale, 35 per il mensile e 230 per l’annuale. Questo, se si tratta di arcoresi. Per chi viene da fuori, l’annuale arriva a 275. A Cologno e Gessate, ha segnalato il centrosinistra, il mensile costa 22 e l’annuale 240. “Ci si sarebbe potuti confrontare con i comuni da cui provengono la maggior parte dei pendolari – sostiene il centrosinistra – e con Trenord, anziché caricare tutto sui viaggiatori”.

IN CENTRO

Ancora peggio in centro dove la percentuale di incremento è più alta: 350 euro gli annuali (disponibili in numero limitato) dai 300 di prima, 5 euro il giornaliero e 30 centesimi per la mezzora. “Per le soste brevi – sottolinea il centrosinistra – si è deciso di lasciare gratuiti solo i primi 20 minuti: tempi troppo stretti per qualunque acquisto che non sia un caffè al volo. Eppure nelle linee programmatiche approvate pochi mesi fa il centrodestra aveva previsto sosta libera per la prima mezzora. Ci sembrano condizioni che penalizzano il commercio”.

IL VALORE SOCIALE

Luca Monguzzi, consigliere comunale d’opposizione di estrazione civica (ImmaginArcore) ne ha fatta una questione sociale, ricordando che fino al 31 dicembre scorso la sosta era gestita da una cooperativa sociale che inserisce soggetti svantaggiati. Oggi la rivoluzione dei parcheggi chiude quella storica esperienza e prevede una gestione del Comune con un canone annuo (30mila euro) pagato al noleggiatore delle colonnine. “La scelta di andare sul mercato alla ricerca dell’offerta più conveniente economicamente ci dà questi risultati: le tariffe devono aumentare sulle spalle dei cittadini. Certo va diversamente quando un gestore non ha fini di lucro. Senza contare il valore sociale“.

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