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Bames, si riparte dopo l'”udienza beffa” di febbraio: “Gli ex dipendenti sperano nella sentenza entro il 2023”

4 marzo 2023 | 09:02
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'Bames, si riparte dopo l'”udienza
Una manifestazione del comitato degli ex dipendenti di Bames e Sem

Nuova udienza l’8 marzo del processo per bancarotta fraudolenta delle ex aziende vimercatesi Bames e Sem: saranno presenti gli ex dipendenti.

C’è attesa per la ripresa del processo Bames, con la nuova udienza fissata per l’8 marzo a cui non mancheranno, come sempre, le rappresentanze degli ex dipendenti. Si tratta di una data segnata da un mese sul calendario dal comitato che riunisce chi ha perso il lavoro dopo il fallimento nel 2013 dell’impresa vimercatese, da quando lo scorso 9 febbraio l’ultima udienza non si è potuta svolgere ed è stata rinviata perché non funzionava l’impianto di registrazione.

Una beffa per una vicenda giudiziaria per cui si attende dal 2016, dalla fine delle indagini sul fallimento delle società Bames e Sem subentrate nell’area industriale di Vimercate ex Ibm ed ex Celestica che hanno portato all’apertura del processo per bancarotta fraudolenta. Sono coinvolti nel procedimento penale 8 imputati che, secondo le accuse, a vario titolo avrebbero avuto responsabilità sulla distrazione di fondi per decine di milioni di euro che ha avuto come conseguenza il fallimento dell’ottobre 2013 e quindi la perdita del lavoro per 480 persone e la quasi desertificazione del sito industriale di Vimercate.

“Mercoledì, si spera – spiega una nota diffusa dall’ex sindacalista Gigi Redaelli che fin dall’inizio segue il comitato ex dipendenti di Bames e Sem – saranno sentiti i testi rimasti e si dovrebbe iniziare a sentire i primi consulenti tecnici indicati dalle parti così come deciso nell’udienza del dicembre scorso da parte del collegio giudicante per cercare di accelerare il procedimento. L’esame e il controesame degli altri consulenti di parte proseguirà nell’udienza spostata al  5 aprile 2023: pur lentamente ma il processo continua”.

Dopo il rinvio dell’“udienza beffa” dello scorso 9 febbraio per i problemi tecnici dell’aula, il comitato degli ex dipendenti aveva scritto una lettera al presidente del tribunale di Monza e al presidente della provincia per sottolineare la loro condizione d’attesa in corso da anni “per ottenere giustizia rispetto ai torti subiti da parte di chi li ha trascinati in questa situazione”, scrivono. Non è stata data risposta alla lettera ma “gli ex dipendenti – prosegue la nota – continuano ad augurarsi che nel corso del 2023 si possa arrivare per gli otto imputati di questo procedimento, ad una sentenza che dia loro giustizia dei torti subiti e li ripaghi per questa lunga attesa”.