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Compagnie teatrali monzesi, gli Artivori portano al Binario 7 “La cantatrice calva”

30 marzo 2023 | 10:02
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Compagnie teatrali monzesi, gli Artivori portano al Binario 7 “La cantatrice calva”
Gli Artivori in scena con “Giorno Di Saldi”

L’opera di Ionesco, uno dei padri del teatro dell’assurdo, sarà rappresentata, con la regia di Flavio Ambrosini, mercoledì 5 aprile alle ore 21. Il racconto di Patrizia Musto, una delle protagoniste della piece.

Monza. Se un’opera teatrale conserva la sua attualità a più di 70 anni di distanza da quando è stata concepita, allora vuol dire che sicuramente si tratta di qualcosa che vale la pena di vedere ed ascoltare ancora per la sua capacità di far riflettere su quel che era ieri ed è oggi.

Nel caso di “La cantatrice calva”, una piece scritta nel 1950 da Eugene Ionesco, drammaturgo rumeno naturalizzato francese, siamo di fronte ad un esempio, tra i primi e migliori, di quel teatro dell’assurdo che, con il suo rifiuto della successione logico-consequenziale degli eventi e i dialoghi volutamente senza senso, può raccontare tanto anche della nostra società così liquida e frenetica.

artivori

Soprattutto in quest’opera di Ionesco, che al debutto a Parigi fu un sostanziale fiasco, ma poi nel giro di pochi anni divenne un successo ancora vivo in tutto il mondo, la banale ripetitività delle frasi fatte, l’ossessiva ripetizione di luoghi comuni e la perdita di senso del linguaggio, nella comicità dell’azione scenica che si svolge in un salotto borghese, ci ricollegano all’uso odierno, spesso abusato e deleterio, dei social network.

Per tutti questi motivi, ma non solo, gli Artivori, letteralmente “mangiatori di arte”, compagnia teatrale fondata a Monza nel 2012, porteranno in scena “La cantatrice calva” mercoledì 5 aprile alle ore 21 al Teatro Binario 7, nell’ambito della Rassegna organizzata dall’Associazione CTM (Compagnie Teatrali Monzesi).

LA SCELTA

Nella rappresentazione dell’opera, che vede sul palco sei personaggi, i coniugi Smith (Alberto Orsenigo e Patrizia Musto), i coniugi Martin (Carlo Scotti e Costanza Pozzoli), la cameriera Mary (Laura Sorteni) e il capitano dei pompieri (Marco Guerra), gli Artivori sono guidati dalla regia di Flavio Ambrosini, un nome di lunga esperienza nel teatro italiano.

artivori Sul palco da sin. Alberto Orsenigo, Laura Sorteni, Carlo Scotti, Patrizia Musto, Costanza Pozzoli, Marco Guerra

“Il mio incontro con gli Artivori, singolare e per certi versi unica compagnia di attori, non “sindacalmente professionisti”, ma dalla grande esperienza e dall’elevato impegno culturale, mi ha spinto a progettare con loro un ritorno ai temi ioneschiani” afferma nelle note di regia Ambrosini, che aveva diretto “La cantatrice calva” già nel 1995 al Teatro Arsenale/Piccola Commenda di Milano.

“Parlare oggi di “Perdita di senso” o di “Incomunicabilità” come “affezione” della nostra vita sociale, anche col mezzo del paradosso della Cantatrice, ha trovato gli Artivori pronti alla sfida – continua il regista, che per l’esibizione del 5 aprile al Teatro Binario 7 di Monza potrà contare anche sulle scene e i costumi di Mattia Amorelli e sulle luci di Franco Porta – una sorta di viaggio nel Super Io, alla ricerca delle radici profonde della nostra incapacità di comunicare “veramente”, ma solo attraverso insignificanti, perfino a noi stessi, luoghi comuni”.

GLI INTERPRETI

Se si narra che Ionesco ebbe l’idea di comporre “La cantatrice calva” perché colpito dalla banalità delle frasi riportate sul manuale di conversazione su cui stava cercando di imparare l’inglese, mettere in scena l’opera del drammaturgo franco-rumeno è una scommessa tutt’altra che semplice per gli Artivori.

artivoriPatrizia Musto

“Con questa produzione alziamo il livello delle nostre proposte teatrali – spiega Patrizia Musto, presidente della  compagnia teatrale amatoriale di Monza, che si definisce controller di giorno e attrice dopo le ore 17 ed è anche autrice di alcune delle commedie messe in scena dagli Artivori.

“Siamo sul palco per passione, drogati di quel brivido che ti viene quando, a sipario chiuso, il brusio del pubblico diventa sempre più insistente – continua – in una bilancia di vita, siamo equilibristi tra lavoro, famiglia e teatro“.

UN FUOCO SENZA TEMPO

La storia degli uomini e delle donne che hanno dato vita a questa compagnia teatrale, dopo essersi incontrati nel 2008 alla Scuola delle Arti di Monza diretta da Corrado Accordino e Alfredo Colina, è fatta di una passione in grado di superare anche lo scorrere degli anni.

artivori

“L’età avanza e tra una prova e l’altra i nostri discorsi sono spesso una gara tra i vari malanni che ci assillano quando l’età è un intorno del 5 davanti” racconta la presidente degli Artivori, che hanno partecipato negli anni a numerosi eventi culturali, anche a Milano e Provincia e, con i loro spettacoli, raccolgono fondi per “Armoniamente”, un’Associazione che aiuta i ragazzi con disturbi borderline.

“Siamo un gruppo di persone “normali”, non famosi, non ricchi, non belli, non figli di.. , che in nome della ricerca di un “naturale” incontro con l’arte, salgono sul palco per essere veri e ridere” conclude Musto. Mettersi in gioco, insomma, è sempre un buon modo per stare bene. Se lo si fa in scena, poi, vuol dire che si ha voglia di dimostrarlo davanti a tutti. Anche nascondendosi dietro a un personaggio.