Concorezzo: Sabrina: “la mia tesi per tutte quelle donne che non hanno avuto le mie possibilità”

9 marzo 2023 | 15:16
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Concorezzo: Sabrina: “la mia tesi per tutte quelle donne che non hanno avuto le mie possibilità”

Sabrina si è già iscritta ala magistrale e continuerà quindi i suoi studi in architettura, sempre al Politecnico di Milano.

Concorezzo. La giornata internazionale dei diritti della donna ricorre l’8 marzo di ogni anno, in Italia dal 1922, per ricordare non solo le conquiste sociali, economiche e politiche ma anche le discriminazioni e le violenze a cui le donne sono state, e sono ancora oggi, sottoposte nel mondo.

E quando sei una ragazza, italo albanese, in Italia da oltre 20 anni e ti laurei proprio l’8 marzo? Questo è quello che è successo a Sabrina Zazaki, giovane concorezzese che ieri, nel giorno della festa delle donne, ha discusso la propria tesi in architettura al Politecnico di Milano. Ma non è tutto. Perché Sabrina il suo elaborato dal titolo “Abitare spazi e relazioni” l’ha dedicata proprio a quelle donne che si vedono negato il diritto di studiare.

“Sono arrivata qua quando avevo due anni – spiega la neodottoressa –. Qui non ho mai avuto problemi di integrazione e né perché arrivavo da un paese straniero né in quanto ragazza. In Italia, grazie anche alla mia famiglia, ho potuto non solo studiare ma studiare quello che mi piace e non sono cose scontate.”

Sabrina, classe 2000, è arrivata in Italia 20 anni fa. Dopo le scuole medie fatte a Concorezzo, ha frequentato l’ISA, l’istituto di arte nella villa reale di Monza e, una volta finito il liceo, ha scelto la facoltà di architettura a Politecnico di Milano.

“Ho sempre visto il mio percorso di studi come una opportunità non garantita a tutti – continua la giovane concorezzese – Le donne, per questioni legali o culturali, fanno sempre più fatica degli uomini a raggiungere i propri obiettivi. Io sono fortunata, ho potuto e posso scegliere della mia vita ma sono consapevole che non è così per tutti. Per questo ho deciso di rivolgere il mio pensiero a loro, a quelle donne, ragazze e bambine che non hanno potuto e non possono studiare solo per il fatto di essere femmine.”

Nel lavoro di Sabrina si legge “a tutte le donne nel mondo a cui è stato negato il diritto allo studio. Alle ragazze che non vanno a scuola solo per il motivo di essere femmine. Alle bambine che non possono leggere e scrivere perché considerato inutile e pericoloso” nella speranza che la sua tesi possa essere un spunto di riflessione sulle disuguanglienze ancora presenti.

Sabrina Kazazi

A mettere la ciliegina sulla torta il giorno della discussione. Perché Sabrina non aveva programmato di laurearsi proprio l’8 marzo nella giornata dedicata alle donne: “avevo già in mente di fare questa dedica che poi, grazie ad una bella coincidenza, è calzata a pennello” conclude.