Consiglio Regionale, Fontana presenta in Consiglio il programma di governo

Sei giorni dopo l’insediamento, il Consiglio regionale è tornato a riunirsi a Palazzo Lombardia.
Sei giorni dopo l’insediamento, il Consiglio regionale oggi, 21 marzo, è tornato a riunirsi a Palazzo Lombardia. Presenta anche il presidente Attilio Fontana che ha illustrato in un lungo discorso il programma di governo per la XII legislatura.
Come un buon Sindaco continuerò con concretezza ad occuparmi di tutti e di ciascuno, con un’attenzione particolare ai territori più lontani così come alle aree interne”. Il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel discorso di presentazione del “Programma di governo per la legislatura”, che ha aperto la seduta consiliare odierna, ha voluto paragonare il suo impegno a quello dei Sindaci, il cui ruolo non può che essere caratterizzato da uno “spirito di servizio” che privilegia “il rapporto diretto con i cittadini”. Fontana a questo proposito ha aggiunto che “girerà in lungo e in largo la Lombardia” e ha poi illustrato le linee di lavoro della Giunta “guardando alla Lombardia del 2030”. Una regione, ha puntualizzato, che ha saputo reagire alla pandemia e alla crisi riuscendo ad anticipare il PNRR attraverso un Piano di oltre 4 miliardi che ha permesso agli enti locali di realizzare 8mila interventi.
Vogliamo una Lombardia, ha aggiunto il Presidente Fontana, “come un’unica e grande Smartland e quindi da considerare come insieme dei suoi territori, connessi tra di loro, dove i problemi e le sfide sono di tutti. E anche Milano, che rappresenta la punta di eccellenza, da sola non ce la fa. I problemi e le sfide sono di tutti: non ci si salva da soli!”. L’intervento si è poi soffermato sulle linee di lavoro di Regione che verranno più dettagliatamente specificate nel Programma Regionale di Sviluppo Sostenibile, “documento al quale si intende dare un’impronta innovativa, partendo significativamente dal nome, che richiama ora le tre declinazioni della sostenibilità: ambientale, sociale ed economica”. Si procederà, ha spiegato Fontana, per azioni strategiche non settoriali, ma basate su competenze che dovranno integrarsi virtuosamente. Si tratta di sette grandi pilastri che rappresenteranno le politiche regionali: Lombardia connessa (potenziamento della mobilità e di rete 5G e banda ultra larga); Lombardia al servizio dei cittadini (interventi per la famiglia e la natalità); Lombardia terra di conoscenza (con a tema diritto allo studio, contrasto alla dispersione scolastica, innovazione, un’attenzione particolare ai giovani tramite proposte concrete a partire dal prestito d’onore per favorirne crescita personale e professionale); Lombardia terra di impresa e di lavoro; Lombardia sostenibile (transizione ecologica e agricoltura); Lombardia protagonista (valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, posizionamento della Lombardia in Europa e nel mondo, grandi eventi); Lombardia ente di governo, votata alla programmazione.

Sono tutte linee di intervento che Fontana ha illustrato in sintesi, approfondendo comunque alcuni argomenti come il tema dello sviluppo del sistema socio sanitario (comprese le sfide della riduzione delle liste d’attesa e della riorganizzazione dei Pronto Soccorso, della necessità di realizzare nuovi ospedali e della rete territoriale). “Occorre portare la sanità al cittadino -ha detto- e non il cittadino alla sanità”.
“La grande partita di questa legislatura -ha poi aggiunto- riguarderà il grande evento delle Olimpiadi 2026, da intendere come un’opportunità di crescita e di rilancio per i territori a conferma di un impegno per le montagne lombarde che continua e continuerà. Noi ci candidiamo -ha detto inoltre- a spendere anche le risorse che altri non riescono a spendere, partendo da una constatazione: aver messo le Regioni ai margini della definizione e della realizzazione del PNRR. Rinnovo al Governo nazionale la disponibilità ad avviare questo percorso insieme”.
Per Fontana semplificazione e sussidiarietà saranno le altre stelle polari di un lavoro che ha come riferimento i cittadini e più in generale la comunità, vera forza della regione. “L’autonomia -ha detto- è innanzitutto una piena assunzione di responsabilità: non vogliamo più risorse, vogliamo poter spendere meglio quello che lo Stato spende per le funzioni che esercita e che potranno passare alla Regione. E ora -ha concluso- al lavoro, con l’orgoglio del fare, per una regione in cui chi fa più fatica trova sempre qualcuno che lo sostiene e chi può correre viene liberato dagli impacci”.
Al termine del suo intervento il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani ha aperto il dibattito: “I problemi come il caro energia, oggi in netta discesa, l’inflazione, i fenomeni che hanno accentuato le turbolenze economiche nella fase di uscita e ripartenza dalla pandemia vanno risolti in modo definitivo -ha sottolineato Romani-. Per superare questi momenti difficili, il nostro impegno dovrà essere ancora più intenso e puntuale nell’ascolto di imprese e famiglie. Le sfide sono molte, ma il ruolo di questa assemblea sta nell’affrontarle e nel vincerle cercando di sublimare le eccellenze e la dignità di tutti i territori della nostra regione. Dobbiamo farlo usando sempre una parola chiave: semplificazione. Oggi tutto va veloce e sarebbe sbagliato non assicurare tempi rapidi per dare risposte certe”.