
Il progetto“Disciplina del carattere” è proposto dalla paestra Hatlex CrossFit nelle scuole desiane, con incontri in classe e in palestra per prevenire il bullismo attraverso lo sport. Coinvolti gli studenti dell’istituto Prati e Agnesi.
Imparare a conoscere sé stessi e a rapportarsi meglio con gli altri, per prevenire ogni forma di bullismo, attraverso lo sport. E’ l’obiettivo del progetto “Disciplina del carattere” indirizzato alle classi quarte delle scuole primarie Prati e Tagliabue di Desio, offerto gratuitamente dalla palestra Hatlex CrossFit di via XXV aprile. Un progetto già concluso nelle scuole di via Diaz e via Agnesi il mese scorso e che ora sta giungendo a conclusione anche all’istituto comprensivo di via Prati, mentre è in fase di avvio alla scuola media Pirotta. “L’iniziativa è stata molto valida e tutti i docenti vogliono ringraziare la palestra Hatlex” affermano le insegnanti. Sabato è in programma la consegna degli attestati di partecipazione agli alunni nella sede della palestra.

Una squadra di educatori, istruttori e psicologi
Il progetto prevede un percorso di 6 incontri a scuola, sia in aula che in palestra. Un primo appuntamento è dedicato alla teoria, gli altri invece sono più pratici e si svolgono in palestra. “Ci stiamo lavorando da un anno e mezzo – spiega Daniele Ratti della palestra Hatlex – Abbiamo un team di istruttori, educatori e anche psicologi. L’educatore del nostro team è specializzato in iniziative del genere da 20 anni”. L’obiettivo generale del corso è quello di costruire un meccanismo empatico nella relazione educativa e offrire uno strumento utile per non sentirsi abbandonati, dando ai bambini i mezzi per conoscere e amministrare i loro impulsi.

L’importanza del fare squadra e non lasciare indietro nessuno
Ai bambini e ai ragazzi viene spiegato che cosa significa il bullismo e la differenza con gli atteggiamenti violenti. In palestra, vengono proposte delle attività di movimento con l’obiettivo di aumentare l’autostima e la sicurezza in sè stessi. “Proponiamo anche dei lavori di gruppo per fare capire ai bambini quanto sia importante fare squadra e non lasciare indietro nessuno” spiega Daniele Ratti. Infine, vengono spiegate alcune tecniche di autodifesa. “La prima cosa da fare è la denuncia: bisogna denunciare i casi di bullismo. E’ un messaggio che sottolineiamo sempre. La prima difesa, poi, è a livello verbale. Ai ragazzi mostriamo anche alcune tecniche per difendersi fisicamente. Ma,soprattutto, ricordiamo che devono denunciare”.
Un osservatorio per prevenire il bullismo
Il progetto proposto per la prima volta quest’anno potrà continuare anche nei prossimi anni, su richiesta delle scuole. “Siamo orgogliosi della strada che stiamo percorrendo e soddisfatti del risultato raggiunto ma è soltanto l’inizio di un lungo cammino che ci vedrà protagonisti nelle scuole della nostra città. Abbiamo già in programma di proseguire con il nuovo anno scolastico lavorando sia all’interno delle scuole elementari e medie sia nella nostra struttura che diventerà nel tempo un osservatorio e un punto di riferimento per studenti genitori e insegnanti”.