Desio, al liceo Majorana è “scacchi mania”, boom di iscritti al torneo

Ben 88 studenti hanno partecipato al torneo di scacchi promosso dal professor Samuele Tagliabue, che durante l’anno tiene anche un corso, come attività extrascolastica. “E’ un gioco che dà spazio alla creatività e mette in risalto le competenze dei ragazzi”
E’ martedì pomeriggio e il liceo Majorana di Desioè pieno di studenti. Il professor Samuele Tagliabue è nell’atrio, col pc in mano, che consulta il suo schema sulle sfide a coppie. E’ il giorno del torneo di scacchi. I partecipanti sono ben 88. Quasi tutti ragazzi. Solo 3 le ragazze iscritte.”Mi piace giocare” afferma con naturalezza una delle poche studentesse presenti. Tutti sono impegnati e concentrati. Le gare si tengono in tre aule, a ciascun banco c’è una coppia di giocatori, con la scacchiera in mezzo. 10 minuti per ogni gara. Poi ci si riunisce in aula magna, dove il prof indica le sfide successive. E dà alcuni consigli. “I cavalli vanno vicino alle torri. Le donne stanno sul loro colore. Gli alfieri sui lati, accanto ai cavalli”.

Quella degli scacchi è una delle attività extrascolastiche proposte dal liceo classico e scientifico Majorana di Desio. L’idea è dell’insegnante Samuele Tagliabue, che tiene un vero e proprio corso durante l’anno, il lunedì pomeriggio. Una quarantina gli iscritti al corso, divisi tra principianti e avanzati: a lunedì alterni si tiene un corso base per ragazzi alle primissime armi e un corso avanzato, per i ragazzi più esperti. Quasi il doppio invece i partecipanti al torneo, giunto alla terza edizione. “Abbiamo iniziato durante il lockdown, online – spiega Samuele Tagliabue – e ora proseguiamo in presenza. Non mi aspettavo questa numerosa adesione al torneo”. La competizione di martedì pomeriggio è in realtà la fase della qualificazione : i primi 8 classificati si sono qualificati per la finale di maggio. I primi 4 del triennio e i primi 4 del biennio, inoltre, parteciperanno alla fase provinciale che si terrà a Monza nelle prossime settimane.

“Il gioco degli scacchi – afferma il professor Tagliabue – ha una valenza didattica. Ci sono competenze che hanno linguaggi diversi rispetto ai soliti. Gli sacchi li mettono in evidenza e sottolineano le qualità degli studenti. Il campione del mondo di scacchi, per esempio, ha la sindrome di Asperger. Tra i giocatori, ci sono anche ragazzi che hanno disturbi specifici. Gli scacchi aiutano a trovare soluzioni ai problemi in modo creativo. Sono molto orgoglioso di questo progetto”.
Anche i ragazzi sono soddisfatti. “Il gioco degli scacchi va di moda. E’ affascinante ed è anche un modo per esprimersi. Dà spazio alla creatività. Giocando, si impara a capire come pensa l’avversario” affermano Jacopo Piemonti e Samuele Nava rappresentanti d’istituto, tra i giocatori al torneo.

E c’è anche chi torna a scuola. Come Giacomo Pasquini, ex studente del Majorana, ora all’università, al primo anno della facoltà di Fisica. E’ uno degli “arbitri” del torneo. “Ho una forte passione per gli scacchi – afferma – Sono tornato al liceo per frequentare il corso avanzato del professor Tagliabue. Sarebbe bello allargare questa attività, vorremmo creare un vero e proprio circolo”
